domenica 6 luglio 2008

Estate Contadina a Chiorano 11-12-13 luglio

CHIORANO - MAGLIANO SABINA 11-12-13 luglio 2008

il comitato festeggiamenti di Chiorano con il patrocinio del Comune di Magliano Sabina organizza
1° ESTATE CONTADINA
Nell'ambito della festa si svolgerà la tradizionale TREBBIATURA del grano con macchina d'epoca azionata da un motore di fine 1800
VENERDI 11:
- ore 20:00 apertura stand gastronomico
- ore 21:00 La serata danzante sarà allietata dalla fisarmonica di IVANO SALVATI
SABATO 12:
- ore 20:00 apertura stand gastronomico
- ore 21:00 Tutti in pista con IVANO PAGANI BAND
DOMENICA 13:
- ore 11:00 INIZIO TREBBIATURA presso l'azienda agricola Pagani Adriano con esposizione macchine e attrezzature agricole d'epoca
- ore 13:00 pranzo tradizionale della trebbiatura (con prenotazione ai num. 0744.919193 o 3880427993)
- ore 17:30 conclusione della trebbiatura
- ore 20:00 apertura stand gastronomico
- ore 21:00 Serata danzante con VALENTINO e GIADA

5 commenti:

Unknown ha detto...

Complimeti a chi non scorda le nostre radici, a chi non dimentica che, per costruire l'avvenire e contribuire al moderno, bisogna sempre ricordarsi da dove si viene.

Nella tradizione contadina sta l'essenza del nostro paese. ma in questa tradizone, fatta di tanto sacrificio, lavoro e socializzazione.

in bocca al lupo di cuore

Unknown ha detto...

Completamente d'accordo, in bocca al lupo anche da parte mia!
Andrea

Anonimo ha detto...

E’ cosa buona riproporre il passato, che fa parte della nostra cultura, delle nostre tradizioni; è il mondo da cui proveniamo, ma che dobbiamo prepotentemente spingere verso il futuro. Spesso, elencando le problematiche locali, si fa cenno all’agricoltura, senza mai parlarne in maniera più dettagliata.
Oggi, a Magliano come altrove, l’agricoltura è chiamata a rispondere a nuovi (ma altrettanto pressanti) bisogni da parte della comunità: maggiore qualità e salubrità degli alimenti, conservazione del paesaggio, tutela dell’ambiente e della biodiversità, mantenimento delle tradizioni alimentari e della cultura rurale, fruizione ai fini di svago e relax, produzione di beni e servizi “no-food” (energia, biomasse, biocarburanti, bioplastiche, ecc.).
Su questi temi nella nostra Sabina si deve avviare un percorso indirizzato a:
- sviluppare un’agricoltura no-food, con l’obiettivo primario di creare un’aziende agricole a zero imput energetico, capaci cioè di soddisfare il proprio fabbisogno energetico e di utilizzare l’eventuale surplus per la cessione di energia a terzi;
- promuovere produzioni agro-alimentari di eccellenza;
- sviluppare filiere corte, anche attraverso la vendita diretta;
- favorire l’attività di ricerca, di sperimentazione e divulgazione delle energie rinnovabili di origine agricola;
- creare alta formazione in campo agricolo e sulle agri-energie.
A tale scopo sarebbe utile istituire un “Polo di eccellenza della ricerca, sperimentazione, formazione e divulgazione in campo agricolo”, un polo dove poter svolgere allo stesso tempo le ricerche (in laboratorio), la sperimentazione (in campo) e la formazione (in aula) nel campo dell’agronomia.
La presente bozza di progetto intende sollecitare le opportunità che oggi si delineano per le imprese agricole, cooperative di giovani, amministrazioni e comunità locali, alla luce delle recenti acquisizioni scientifiche e del nuovo quadro giuridico.

Un esempio di energia rinnovabile di origine agricola: la produzione di biocarburante.
Col termine “biocarburanti” (biofuels) si indica tutta una serie di combustibili di origine vegetale che, puri o in miscela, possono essere utilizzati nei motori per produzione di energia o per auto-trazione.
I principali biofuels sono:
- Biodiesel
- Bioetanolo
- Olio vegetale puro
- Altri: metanolo, H2, ecc.
Il Biodiesel è un combustibile prodotto tramite un processo industriale che, partendo dall’olio vegetale ed utilizzando metanolo ed un catalizzatore, permette di ottenere un combustibile molto simile al gasolio tradizionale. Il Biodiesel viene tipicamente utilizzato in miscela, al 5%, col gasolio. Il pregio di tali combustibili è quello di poter essere utilizzati nelle tecnologie tradizionali, necessitando di modifiche minime ai sistemi. Diversamente da questo, l’olio vegetale puro viene semplicemente estratto da semi oleaginosi (colza, girasole, ecc.) e risulta per questo più indicato per lo sviluppo di filiere di produzione corte. Richiede tuttavia interventi sulle tecnologie di utilizzo.
I benefici derivanti dall’impiego di questi combustibili sonoi connessi a diversi settori:
In agricoltura si possono individuare i seguenti vantaggi:
- incremento nell’uso delle risorse agricole e forestali;
- nuove opportunità di reddito per l’agricoltore, e sviluppo delle aree rurali.
Per quanto riguarda gli effetti sull’ambiente si può affermare che l’uso di questi combustibili comporta una riduzione dell’inquinamento su piccola e grande scala (intesa come locale e globale).
Benefici effetti si hanno anche sul fronte dell’occupazione, ed in particolare:
- creazione di posti di lavoro, con riferimento alle aree a vocazione rurale;
Infine è importante sottolineare gli aspetti strategici dell’uso dei biofuels, primo fra tutti la diminuzione della dipendenza dalle importazioni (domestic renewable fuels).

sabinamente.blogspot.com ha detto...

Completamente d'accordo, in bocca al lupo anche da parte mia!
Andrea

Lorenzo Ballanti ha detto...

E’ cosa buona riproporre il passato, che fa parte della nostra cultura, delle nostre tradizioni; è il mondo da cui proveniamo, ma che dobbiamo prepotentemente spingere verso il futuro. Spesso, elencando le problematiche locali, si fa cenno all’agricoltura, senza mai parlarne in maniera più dettagliata.
Oggi, a Magliano come altrove, l’agricoltura è chiamata a rispondere a nuovi (ma altrettanto pressanti) bisogni da parte della comunità: maggiore qualità e salubrità degli alimenti, conservazione del paesaggio, tutela dell’ambiente e della biodiversità, mantenimento delle tradizioni alimentari e della cultura rurale, fruizione ai fini di svago e relax, produzione di beni e servizi “no-food” (energia, biomasse, biocarburanti, bioplastiche, ecc.).
Su questi temi nella nostra Sabina si deve avviare un percorso indirizzato a:
- sviluppare un’agricoltura no-food, con l’obiettivo primario di creare un’aziende agricole a zero imput energetico, capaci cioè di soddisfare il proprio fabbisogno energetico e di utilizzare l’eventuale surplus per la cessione di energia a terzi;
- promuovere produzioni agro-alimentari di eccellenza;
- sviluppare filiere corte, anche attraverso la vendita diretta;
- favorire l’attività di ricerca, di sperimentazione e divulgazione delle energie rinnovabili di origine agricola;
- creare alta formazione in campo agricolo e sulle agri-energie.
A tale scopo sarebbe utile istituire un “Polo di eccellenza della ricerca, sperimentazione, formazione e divulgazione in campo agricolo”, un polo dove poter svolgere allo stesso tempo le ricerche (in laboratorio), la sperimentazione (in campo) e la formazione (in aula) nel campo dell’agronomia.
La presente bozza di progetto intende sollecitare le opportunità che oggi si delineano per le imprese agricole, cooperative di giovani, amministrazioni e comunità locali, alla luce delle recenti acquisizioni scientifiche e del nuovo quadro giuridico.

Un esempio di energia rinnovabile di origine agricola: la produzione di biocarburante.
Col termine “biocarburanti” (biofuels) si indica tutta una serie di combustibili di origine vegetale che, puri o in miscela, possono essere utilizzati nei motori per produzione di energia o per auto-trazione.
I principali biofuels sono:
- Biodiesel
- Bioetanolo
- Olio vegetale puro
- Altri: metanolo, H2, ecc.
Il Biodiesel è un combustibile prodotto tramite un processo industriale che, partendo dall’olio vegetale ed utilizzando metanolo ed un catalizzatore, permette di ottenere un combustibile molto simile al gasolio tradizionale. Il Biodiesel viene tipicamente utilizzato in miscela, al 5%, col gasolio. Il pregio di tali combustibili è quello di poter essere utilizzati nelle tecnologie tradizionali, necessitando di modifiche minime ai sistemi. Diversamente da questo, l’olio vegetale puro viene semplicemente estratto da semi oleaginosi (colza, girasole, ecc.) e risulta per questo più indicato per lo sviluppo di filiere di produzione corte. Richiede tuttavia interventi sulle tecnologie di utilizzo.
I benefici derivanti dall’impiego di questi combustibili sonoi connessi a diversi settori:
In agricoltura si possono individuare i seguenti vantaggi:
- incremento nell’uso delle risorse agricole e forestali;
- nuove opportunità di reddito per l’agricoltore, e sviluppo delle aree rurali.
Per quanto riguarda gli effetti sull’ambiente si può affermare che l’uso di questi combustibili comporta una riduzione dell’inquinamento su piccola e grande scala (intesa come locale e globale).
Benefici effetti si hanno anche sul fronte dell’occupazione, ed in particolare:
- creazione di posti di lavoro, con riferimento alle aree a vocazione rurale;
Infine è importante sottolineare gli aspetti strategici dell’uso dei biofuels, primo fra tutti la diminuzione della dipendenza dalle importazioni (domestic renewable fuels).

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