domenica 10 aprile 2011

Il voto per l'Umbria è molto probabile

dal sito de "Il Messaggero"

Non è detta l’ultima parola. Questa settimana si saprà se Magliano, il cui consiglio comunale aveva votato a maggioranza il ritiro del referendum, dovrà comunque andare al voto per il distacco del comune dal Lazio. Il consiglio dei ministri dovrà pronunciarsi sul ritiro e qualora non lo facesse, il 15 e 16 maggio i cittadini saranno chiamati alle urne. Il referendum, nato come arma di ricatto contro la presidente Polverini per evitare la chiusura dell’ospedale, era stato bloccato dalla stessa maggioranza che lo aveva ideato, non più convinta della sua efficacia, «vista la freddezza della Regione Umbria, l’assenza di appoggio politico e i costi elevati». Il sindaco Alfredo Graziani, dopo essersi confrontato con la Prefettura, pensava che per ritirarlo bastasse approvare una delibera di autotutela che ne evidenziava i rischi per il Comune. Ma così non è stato e sulla Gazzetta ufficiale del 30 marzo ne sono state pubblicate la data e le disposizioni relative. La Corte di Cassazione ha rigettato la richiesta di ritiro inviatale dal Comune, definendosi non competente in mancanza di un palese errore nelle procedure. La palla passa così al consiglio dei ministri. Qui pare che, nonostante il caso maglianese sia al vaglio degli uffici legislativi, le possibilità di ritiro siano bassissime (segue).

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