venerdì 19 novembre 2010

Gente di Magliano: Daniele Vessella



 Proseguiamo con la nostra rubrica "Gente di Magliano" intervistando Daniele Vessella, grande sceneggiatore nostrano.

Mini-bio: Daniele Vessella. Rompe il suo uovo il 27 aprile 1982, a Magliano Sabina. All’età di 14 anni incontra il mondo Disney ed è il colpo di fulmine, tanto che inizia a covare il desiderio di diventare un disegnatore disneyano. Negli anni successivi, frequenta ragioneria, ma i conti non fanno decisamente per lui e, appena terminati i cinque anni di superiori, vola alla Scuola Romana dei Fumetti per concretizzare la sua passione sul disegno. Ma Massimo Vincenti, sceneggiatore e direttore della SRF, gli sconsiglia quella strada e, valutando qualche suo scritto, gli suggerisce di puntare sulla sceneggiatura. Cosa che fa, storcendo un po’ il naso: lui voleva diventare un disegnatore e non sapeva neanche cosa fosse una sceneggiatura, ma gli bastava entrare nel mondo dei fumetti e in quello Disney… in un modo o nell’altro. Durante i corsi, si appassiona subito nell’essere il direttore d‘orchestra di una storia, appende la matita al chiodo, e il 22 agosto 2003 raggiunge il suo obbiettivo: la Disney gli approva un soggetto e inizia a collaborare con loro come sceneggiatore. Daniele, però, non si considera un talento puro nello scrivere storie disneyane e sta imparando come gestire i soggetti coi paperi sbagliandoli. Ma nel suo arco non ci sono solo i personaggi Disney. Infatti, nella sua bisaccia ci sono due fumetti storici per Le Nuvole, sotto l’etichetta della Blacksmoking ed è riuscito a riempirla di storie Disney e non, espandendo così la sua scrittura a 360 gradi, pubblicando anche fumetti per la Francia con personaggi suoi.


 1)Tutti noi siamo cresciuti leggendo topolino o guardando i cartoni di natale della Disney, com'è Daniele entrare in prima persona in quel mondo?
Allucinante, davvero. Scrivere per la Disney sembra facile, ma in realtà è tostissimo. Dopo oltre 70 anni di pubblicazioni, creare nuove e originali storie non è semplice soprattutto per le regole di quel mondo. I paletti, come in una pista da sci, danno la pista da seguire e aiutano nella conoscenza dei personaggi, ma non si può uscire da quella scia sennò cadi… ossia, ti bocciano il soggetto. A volte, per trovare una buona idea che rispetti tutte le regole disneyane, si dà veramente di matto. Ma si impazzisce volentieri per un’emozione… per l’aver raggiunto un sogno che si vuol continuare a coltivare. Entrare in prima persona in quell’universo regala sensazioni uniche, ogni volta che mi accettano una storia mi brillano gli occhi, come se fosse il primo incarico. Poi, amo talmente tanto quei personaggi che non credo li lascerò mai… gli devo pur qualcosa.


2) E' possibile spiegare con le parole l'emozione di poter viaggiare con la fantasia nei mille mondi che descrivi con le tue sceneggiature?

No.
Scherzo!
La mente è in un viaggio perpetuo e costante, a volte ci si isola dal mondo reale per entrare in quello immaginario per capire come vogliono agire i personaggi e assecondarli. Ed esplorare nuovi mondi crea sublimi sensazioni che ti fanno sentire come un Dio perché la creazione di un universo nasce dallo stomaco per poi “vomitarla” sulla carta. Paragonarsi a Dio potrebbe apparire blasfemo, ma se ci riflettete il nostro operato non è così diverso da quello di Dio: dal nulla generiamo mondi con storie diverse capaci di emozionare, di far commuovere, di far eccitare… proprio come accade nella vita di tutti i giorni. Finzione e realtà si fondono nell’Arte del fumetto, ed è questa l’emozione più grande: rendere credibile un personaggio, dandogli spessore caratteriale e motivando le sue azioni, fa credere al lettore di interagire con persone vere… non più cartacee. O almeno, a me succede questo quando leggo un fumetto ben fatto. Un’altra cosa che mi esalta è creare situazioni che nella vita reale non farò mai: tipo, uccidere e tutte le azioni più oscure del mondo. Infatti, i miei personaggi fanno quasi sempre una brutta fine… credo che prima o poi mi si rivolteranno contro. Eh, eh!

3) Un classico delle interviste...i tuoi prossimi progetti?
Troppi! Sto scrivendo il secondo, ed ultimo, volume di Lady Doll… ho in corso due erotici… devo preparare delle lezioni di sceneggiatura per un’associazione culturale e devo aggiustare una storia disneyana. Oltre a questi, sto portando avanti una serie animata da realizzare e svariati progetti fumettistici da proporre in Francia, e chissà quanti ne andranno in porto. Ma, considerando che esploro tutti i generi, spero che la mia versatilità venga appezzata e che le mie storie siano di buona qualità. Purtroppo, però, le storie da sole non bastano; servono anche eccellenti disegnatori e sono sempre alla ricerca di nuovi talenti che possano dar corpo a ciò che scrivo.

Grazie Daniele per la disponibilità!
Cliccate per conoscere il suo blog "Sogna tra immagini e parole"


4 commenti:

Mau A ha detto...

Non vi è neanche il bisogno che mi basi sull'intervista redatta per esporre il mio giudizio su quella splendida creatura denominata DANIELE.

Daniele per me è un AMICO, tra i migliori (e pochi) che io abbia mai avuto. Posso prendermi la libertà di dichiarare il rapporto stupendo che vivo con lui, giorno dopo giorno. Ho avuto modo di leggere le sue opere pubblicate, e non solo, anche soggetti e sceneggiature riposte nel cassetto. Non nutro dubbi nel dire che sia un talento, ossia un individuo che fa della sua mente una ragione di esistenza.

E' una persona sensibile, comprensiva, serena, dotata di lampi di eccentricità che fanno di lui un personaggio raro e a dir poco piacevole.

Continua così amico mio, dimostra a tutti cosa significa accettare ogni contorno, deformarlo a tuo piacimento e sublimarlo a tal punto da identificarlo come autentica VITA.

Daniele Vessella ha detto...

ohhh, Mau... sembra quasi una dichiarazione d'amore ^^

Mau A ha detto...

Si, io ti amo... e tu lo sai! A presto amico.

Daniele Vessella ha detto...

ohhh, Mau... sembra quasi una dichiarazione d'amore ^^

Related Posts with Thumbnails