mercoledì 17 dicembre 2008

Una palazzina sull'acqua

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Una palazzina che si sta trasformando in una palafitta. Sotto a quell'immobile, da anni, c'è acqua in abbondanza e gli abitanti hanno lanciato allarmi rimasti perlopiù inascoltati. Stiamo parlando della Palazzina G delle case popolari dell'Ater in via Tito Oro Nobili a Magliano Sabina, dove alcuni dei condomini, stanchi delle continue "trasferte" a Rieti negli uffici dell'Ater oppure in quelli del Comune, hanno deciso di rendere pubblica la loro situazione. Una storia assurda quella che raccontano, fatta di mille appelli che sono rimbalzati contro una burocrazia che, incomprensibilmente, ha rinviato continuamente la soluzione del problema. Gli abitanti si erano accorti da anni che sotto la loro palazzina c'era dell'acqua da molti segnali inequivocabili: l'acqua insalubre che risale sui rubinetti o l'odore nauseabondo che esce da uno dei tombini vicino all'immobile. Da quello che si è appreso, a generare gli allagamenti sotterranei sarebbero perdite nelle condutture di scarico dei lavandini, anche se nessuno a distanza di anni sa fornire una spiegazione certa. Da anni gli abitanti segnalano il problema, fino a che nel 2007 hanno inviato una nota al Servizio igiene pubblica della Asl. Questa è intervenuta nell'ottobre di quell'anno stilando un verbale in cui si evidenziava il pericolo di infiltrazioni nella struttura della palazzina per la presenza di acqua. Fu rilevata anche la presenza di topi e di zanzare. Anche la Polizia Municipale nel tempo ha stilato, sulla base di queste segnalazioni, alcuni verbali sulla situazione di rischio igienico-sanitario, tanto da mettere insieme un corposo fascicolo. Si arriva al marzo 2008 quando la Asl, ancora sollecitata, torna per un sopralluogo che conferma la situazione rilevata qualche mese prima rimettendo ogni decisione al Comune per eventuali ordinanze o provvedimenti. "Perché - si chiedono alcuni condomini - se il Comune sa di questa situazione da marzo ancora non è stato fatto nulla? Siamo cittadini di serie B?". Ma la storia non è finita. Qualche settimana fa sono iniziati i lavori dell'Ater per risolvere il problema: un'impresa ha aperto il cantiere, poi qualche settimana fa tutto si è fermato. Gli abitanti sono quindi tornati alla carica. "Siamo venuti a sapere che l'intervento è molto più grande di quanto si era previsto, perciò ci sarebbe bisogno di altri soldi: i lavori dovrebbero ripartire a gennaio ma non ci fidiamo e vogliamo rassicurazioni certe". Per questo gli abitanti chiedono aiuto al Comune

Paolo Di Basilio

1 commenti:

Anonimo ha detto...

ecco come funziona in questo paese: occorre sempre arrivare a estremi rimedi prima di essere presi in considerazione.

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