lunedì 1 dicembre 2008

Leonessa: vincono i sì ma non bastano

Riportiamo la notizia del risultato del referendum a Leonessa. Anche se il tema non riguarda direttamente Magliano non c'è dubbio che influisce e influirà sul dibattito nostrano del cambio regione.

dal sito de "Il Messaggero"


RIETI (1 dicembre) – Leonessa non lascerà il Lazio, anche se ha vinto il sì, i sostenitori della secessione non hanno ottenuto i numeri richiesti. Con 926 sì, 238 no, 19 schede bianche e 24 nulle a fronte di un totale di 1.207 cittadini andati alle urne, pari al 52,7% della popolazione, il referendum sulla secessione di Leonessa dalla provincia di Rieti e dal Lazio per migrare verso l'Umbria, ha sancito il mantenimento dello status quo.

Ci sarebbero voluti almeno 1.146 voti a favore per far vincere il Comitato del sì, guidato dall'ex sindaco di Leonessa, Paolo Trancassini. «Il risultato del referendum - ha detto Giuseppe La Bella, coordinatore del Comitato per il no - ha dimostrato che i leonessani vogliono rimanere nella Regione Lazio. Spero che ad un momento di sovraesposizione non segua il silenzio e per questo ho coinvolto anche alla vigilia del referendum il presidente della Provincia Fabio Melilli, e la consigliera regionale Anna Maria Massimi, chiedendo loro impegni sostanziali e non formali per Leonessa».

Ritiene che sia stato sconfitto il partito dell'astensionismo Paolo Trancassini, che alla notizia del risultato ha annunciato le dimissioni da capogruppo di An in Provincia e dal partito. «Quando uno si batte in prima persona e scopre di avere al suo fianco persone semplici ed il territorio ed il tuo partito non capisce e pensa solo ai numeri della confluenza di An nel Pdl - ha detto Trancassini - ho capito di non voler rimanere nel partito».

Soddisfatto Marrazzo «È un Comune che non vogliamo perdere, perché rappresenta una parte importante del nostro territorio che la Giunta regionale intende valorizzare e far crescere insieme a tutta la provincia reatina», sottolineato il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo. «Nella soddisfazione per la scelta dei cittadini di Leonessa, non voglio dimenticare - aggiunge- che, come rappresentante di tutti, ho il dovere di ascoltare le richieste anche della minoranza che ha votato per il distacco e comprenderne le ragioni. Colgo, quindi, l'occasione per tranquillizzare questi cittadini e invitarli a non sentirsi esclusi. Dico loro, anzi, che è il momento di tornare al confronto, anche perchè, con la Giunta, stiamo lavorando con senso di responsabilità per lo sviluppo di Leonessa, per favorirne il turismo nel rispetto dell'identità e di quelle bellezze naturali che la rendono un polo d'attrazione non solo nella nostra regione. Restare nel Lazio rafforzerà Leonessa, non la indebolirà».

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa è la dimostrazione che il popolo bue ha quello che si merita.

Anonimo ha detto...

ANDARE AL VOTO E' UN DIRITTO MA SOPRATTUTTO UN DOVERE, CHI NN VA A VOTARE NN PUO' ESSERE ARTEFICE DI UNA DECISIONE!

Anonimo ha detto...

Pienamente d'accordo e sono d'accordo anche con Socrate che diceva:
ASSOMMARE I VOTI DEGLI STOLTI E DEGLI INCOMPETENTI PER DECIDERE LE COSE ESSENZIALI DELLA VITA IN COMUNE, COSI’ COME NOI FACCIAMO QUI IN ATENE CON QUESTO SISTEMA CHE SI CHIAMA “ DEMOCRAZIA” MI PARE QUANTO DI PIU’
FOLLE POSSA CONCEPIRSI.

SOCRATE

Anonimo ha detto...

discorso saggio che condivido in pieno, peccato però che quando ci sono di mezzo i referendum, e anche a livello nazionale gli esempi non sono pochi, ci sia qualche demente che spinga sempre per l'astensionismo.per demente intedendo qualche politico, senza fare nomi. conseguenza: arretratezza e dispendio di denaro pubblico.

Anonimo ha detto...

mi serve l'email di Niccolò...qualcuno può girarmela all'indirizzo paolo.dibasilio@email.it.
Grazie

Anonimo ha detto...

Commento in diretta dal treno dirottato. stop.
stamo senza bijetto. stop
Se majano non passa in Umbria, a poggio mirteto, dirottamo ER treno. stop

- I ragazzi del treno dell'una e treqquarti.

Anonimo ha detto...

Una cosiderazione personale sulla vicenda di Leonessa.Quanto accaduto mi convince ancora di più, che cambiare in questo nostro paese è sempre più difficile e con nostro paese intendo Magliano.Che relazione c'è, fra quanto accaduto a Leonessa e quanto stà accadendo da diversi anni nella nostra cittadina? Un gruppo di persone decide di fare ciò che la politica non riesce o non vuol fare;a Leonessa gli impianti, a Magliano una nuova amministrazione, che releghi gli interessi di parte(partitici appunto),in una posizione subordinata all'interesse della collettività.In tutti e due i casi vince la paura di cambiare,il vecchio,il potere esercitato dai partiti e dai suoi lacchè.Ma questa è la volontà espressa democraticamente dagli elettori e come tale và rispettata.Una critica però mi sento di farla a coloro che capiscono e non fanno nulla per far crescere tra la gente, la consapevolezza che ciò che è nuovo non può e non deve spaventare.Si dirà, che nel nostro movimento ci sono persone che poi tanto nuove non sono.Di nuovo c'è il modo di intendere la politica,che va vista come impegno rivolto,non allo scontro ideologico, non alla conservazione delle cariche provinciali o regionali, ma alla soluzione dei problemi che affliggono le persone e tra queste sopratutto quelle meno fortunate.Da quello che vedo e sento, temo che il risultato di Leonessa potrà essere simile a quello che avrà Magliano il prossimo anno.Accadrà alla fine che gli apparati si ricompatteranno. A Leonessa la sinistra ha contrastato il referendum apertamente e comprensibilmente in quanto al potere in provincia e regione.La destra lo ha ostacolato non partecipando,tanto che il promotore si è dimesso.Tutto ciò fregandosene del vero problema ma pensando a cosa avrebbero perso, in potere,se al referendum avessero vinto i si.Nonostante la sfiducia ci proveremo, l'entusiasmo nel tentativo sarà direttamente proporzionale alla partecipazione della gente e in special modo alla vostra.

Anonimo ha detto...

Si dirà, che nel nostro movimento ci sono persone che poi tanto nuove non sono.Di nuovo c'è il modo di intendere la politica,che va vista come impegno rivolto,non allo scontro ideologico, non alla conservazione delle cariche provinciali o regionali, ma alla soluzione dei problemi che affliggono le persone e tra queste sopratutto quelle meno fortunate.

Ho selezionato questo passo dell'intervento qui sopra fatto da Alfredo e gli faccio notare che tutti i partiti si pongono l'obbiettivo di migliorare le condizioni di vita dei cittadini, siano essi di Magliano, della nostra provincia, della regione e dell'Italia tutta; c'è bisogno di fondarne di nuovi? perché anche il vostro è un partito, una coalizione che si unisce intorno ad un determinato programma, che vuole risolvere determinati problemi, rilanciare il lavoro e l'economia, di fatto è di parte, dalla parte dei cittadini, come lo sono altri partiti ed independenti coalizzati.

Dove vedi prevalere le ideologie in tutto questo!
forse SD, PD, altri ed eventuali partiti che si apprestano a dare battaglia onde poter vincere le elezioni, approfittano di queste per imporre la propria ideologia se ancora la dovessero avere? o non per poter migliorare quelle condizioni suddette, come appunto anche voi vi accingereste a fare?

Il problema in questo caso è un'altro e non di poco conto.
La vostra coalizione, almeno da ciò che conosco, è formata oltre che dai cosiddetti indipendenti, anche dai partiti che in questo momento governano il Paese Italia, i risultai sono sotto gli occhi di tutti; tagli in prevalenza la dove la gente ha più bisogno come la scuola, la sanità, il cosiddetto welfare state, o stato sociale che dir si voglia; ci sono le mense scolastiche a rischio, il servizio di scuolabus, il centro anziani, il finanziamento per attività culturali quali la musica, il cinema ed il teatro ed un elenco infinito di soppressioni; come si fa allora condividere simile politica e porsi addirittura quali candidati ad amministrare una cittadina?
Come fa la gente ad avere fiducia di voi se al vostro interno vi sono rappresentanti di questo governo che sta letteralmente maciullando i tre quarti degli italiani?

Allora avrei visto bene, e giuro avremmo dato un apporto anche noi, una coalizione di veri indipendenti, una coalizione giovanissima e davvero con una visione della politica e della democrazia molto più moderna ed innovativa, ponendo si quale obbiettivo una vittoria, ma che, anche senza di questa non sarebbe stato un dramma e si sarebbe davvero iniziato un nuovo corso.

Così come siete, siete uguali a tutti gli altri e Magliano resterà così ancora per anni.
carlo

Anonimo ha detto...

voglio fare delle riflessioni riportando dei passi di altri commenti:

"In tutti e due i casi vince la paura di cambiare,il vecchio,il potere esercitato dai partiti e dai suoi lacchè"
"la consapevolezza che ciò che è nuovo non può e non deve spaventare."

queste sono parole che sposo in toto.è proprio questo che ha espresso graziani il succo della vicenda che accomuna i due paesi. è proprio questo.
personalmente firmai in quel gazebo che si apprestava a dare forma all'iniziativa dei ragazzi di sabinamente, ascoltai con interesse le loro ragioni e le ragioni di tutte le forze politiche presenti in sala consiliare. purtroppo però anche li è emerso proprio questo concetto. sarò più chiaro:

"Un gruppo di persone decide di fare ciò che la politica non riesce o non vuol fare [...]
che releghi gli interessi di parte(partitici appunto),in una posizione subordinata all'interesse della collettività"

mi sono permesso di riportare queste parole sig.graziani perchè credo che rappresentino anche la nota vicenda sul cambio regione. quella sera i dubbi da parte di tutti sono emersi in maniera chiara e in più come soluzione si è optato per eventualmente cercare qualcuno che possa essere eletto all'interno del consiglio provinciale, qualcuno di magliano ben inteso. non avremmo comunque voce in capitolo in nessuna delle provincie o regioni nelle quali andremmo a confluire, si diceva.scusate, ma siamo alle solite. si ritorna al sistema dello scendere a compromessi, dell'avere santi in paradiso, di clientelismo.
non è questo lo spirito con cui si attua un cambiamento per il bene della comunità.non voglio far polemiche ma personalmente mi aspettavo un consistente appoggio all'idea di questi ragazzi, non solo di MI ma anche di altre forze.
dico questo perchè sono convinto che occorra cambiare "gli attori", tanto per riutilizzare una sua espressione, ma non credo che questo basti per migliorare le nostre condizioni.
c'è molta gente scontenta dei servizi che questo paese ha offerto negli ultimi anni e non sono, lo scontento riguarda anche gli orrori che abbiamo duramente subito.
ben venga un nuovo progetto, dell'aria fresca, una nuova passione e perchè no una nuova amministrazione che possa cercare di riportare sulla retta via questo paese, ma si faccia ben attenzione: continueremo a contare ben poco nell'ambito di questa provincia. per troppi anni siamo stati abbindolati da false promesse-spot eletorali e con le spalle al muro da ricatti di ogni sorta.
era arrivato il momento di far vedere che magliano era stufa e che aveva la forza, perchè tutti uniti, di essere artefici del proprio futuro, un futuro diverso lontano dai nostri carcerieri di un tempo.

Anonimo ha detto...

Il nostro caro grillo dice tral'altro:
...non voglio far polemiche ma personalmente mi aspettavo un consistente appoggio all'idea di questi ragazzi, non solo di MI ma anche di altre forze.

Accetta ti prego il mio linguaggio colorito, e ti chiedo:
Ma che sei strabico? hai un occhio che guarda a nord e l'altro ad est?
Ma dove hai appreso che MI appoggia i ragazzi sulla loro iniziativa di cambiare regione! e chi ti ha detto che non ci sono altre forze politiche che non appoggiano quella sacrosanta iniziativa!
In settebre, anticipando gli stessi ragazzi di sabinamente, uscì un articolo sul messaggero di Rieti dove il nostro movimento di SD proponeva ciò che i ragazzi successivamente si accinsero a porre in essere con la raccolta delle firme.
Vero è che non siamo la corazzata Potemkin (Потёмкин), ma sempre forza di prestigio, credo.

Unknown ha detto...

"In settembre, anticipando gli stessi ragazzi di sabinamente, uscì un articolo sul messaggero di Rieti dove il nostro movimento di SD proponeva ciò che i ragazzi successivamente si accinsero a porre in essere con la raccolta delle firme."
vero cio che il vostro movimento fece, ma la nostra iniziativa usci sui giornali a ferragosto, e già li si paventava una raccolta firme.
giuro non è una polemica o ripicca, ma solo un dare il giusto ordine temporale a questa importante vicenda, sulla quale auspichiamo sempre la massima convergenza.

Rispondendo poi a Grillo, sono stati sd, verdi, ma anche pdl, a dare un segnale forte. Per quanto riguarda MI, il movimento ha dato piena libertà di espressione ai suoi aderenti, e molti sono daccordo con noi.

Anonimo ha detto...

allora qui forse non si è capito quel che ho scritto.
rispondo prima a carlo dicendo: il senso di quello che ho detto è che mi aspettavo maggiore sostegno e collaborazione dai vari esponenti politici, MI fra tutte, che tanto si prodiga per i grandi cambiamenti.con "maggior sostegno" intendo non le semplici parole di apprezzamento o condivisione che tutti noi siamo in grado di esprimere, ma una mano sostanziale e concreta nelle varie iniziative. questo sempre se ci si crede veramente in un progetto. senza togliere nulla a SD che è sembrata da sempre favorevole, anche loro si sono tenuti alla larga da iniziative concrete. poi mi sposto al rappresentante del PDL. qui vorrei fare un commento che può sembrare polemico, ma che in fondo è il quadro di una realtà evidente:
il PDL ha perso molto negli ultimi decenni della sua spinta politica, e pensare che di governi berlusconi ce ne sono stati due. purtroppo emergono solo nel momento in cui si avvicinano le amministrative. nel corso dell'anno non rammento interventi o iniziative portate avanti da questo movimento. il coordinatore di questo movimento politico, oltre a dire "si siamo favorevoli alla proposta" si è poi concentrato con il suo discorso sull'ospedale andando completamente fuori tema. esatto fuori tema. se si interviene a tale dibattito ci si concentra su quelli che possono essere i pro e i contro della questione, come fatto da niccolò, e non si incentra un discorso scarno sulla tematica "ospedale" che è solo un aspetto del tutto.

sono rimasto colpito dalla passione e dalle parole pronunciate invece da antonello de angelis, esponente di SD.come vedi caro carlo non ho un occhio che guarda a nord e uno che guarda ad est.
ho fatto riferimento in primis a MI perchè, e qui rispondo allo staff di sabinamente, data la posizione favorevole e la libertà di pensiero legata ai singoli rappresentanti e, ripeto, dato l'obiettivo che questo gruppo si prefigge, mi aspettavo maggior sostegno. tutto qui.
le ragioni e le argomentazioni che sono state proferite sono tutte ben accette, ma consentitemi la mia opinione e consentitemi di avere un leggero "amaro in bocca" per l'occasione sfumata. vedendo l'impegno con cui vi siete prodigati, sono sicuro che non sarò l'unico ad essere amareggiato.

Anonimo ha detto...

Va bene "sabinamente", non volevo assumermi la prima paternità dell'iniziativa, ho soltanto voluto ricordare a grillo che siamo stati noi i "secondi" dichiarandosi favorevoli per "primi" tra le forze politiche.
Così va meglio?

So che certe forme di linguaggio possono dar fastidio e forse mi fido troppo della buona fede di chi legge certe mie metafore.

Comunque, non abbiamo voluto intralciare l'iniziativa di sabinamente per una precisa scelta; non vogliamo cavalcare proteste in corso per non dare fiato ai soliti tromboni, lasciamo libera iniziativa a questi ragazzi sapendo però, che possono fare affidamento al momento riterranno opportuno di SD.

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