venerdì 17 aprile 2009

Magliano Sabina - Agibilità, accesso agli atti in massa.

In Comune sono in arrivo circa 200 di richieste dai genitori. Gli amici di Beppe Grillo vogliono visionare i certificati delle scuole.

Il certificato di agibilità delle scuole maglienesi diventa un caso. Nelle prossime ore il Comune sarà costretto a protocollare una montagna di richieste agli atti-fotocopia che richiedono tutte più o meno la stessa cosa: ossia i documenti che attestano l’agibilità e la sicurezza degli edifici scolastici e della mensa delle scuole di Magliano. A far scoppiare il “caso” - che in un momento di ansia generale dovuta al terremoto ha fatto presa tra la popolazione - è stato Antonio Ruscito, uno dei membri del gruppo di “Beppe Grillo” di Magliano. Dopo che si è visto negare l’accesso agli atti dal Comune l’uomo - un commerciante del posto - ha fatto partire una campagna che avrebbe coinvolto centinaia di persone: “Sono già circa 200 - dice - le persone che hanno compilato le richieste di accesso agli atti che protocolleremo nei prossimi giorni, ne abbiamo già depositate una trentina”. Insomma l’ufficio del Comune rischia di ingolfarsi per la richiesta di documentazione sulla scuola. L’accesso agli atti era stato negato, con un prennuncio confermato giusto ieri, al signor Ruscito con la motivazione che “non sono ammissibili istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell’operato delle pubbliche amministrazioni”. E nella stessa lettera il Comune diceva al richiedente che nelle richieste dovevano essere indicati in maniera chiara gli estremi degli atti richiesti. A quel punto il membro del gruppo di Grillo ha scritto un’email alla Prefettura illustrando il caso. Il viceprefetto Grieco ha risposto dicendo chiaro e tondo che l’Ente proprietario sarebbe tenuto a fornire “tutte le indicazioni del caso indipendentemente dall’aver corrisposto o meno la richiesta di accesso agli atti”. Nella stessa nota di riposta si specifica che l’ufficio “ha disposto opportuni accertamenti sulla situazione dell’edificio interessato dal punto di vista della sicurezza”. Ruscito aveva richiesto i certificati di agibilità e tutti i documenti che la legittimano, il fascicolo che attesta la regolare applicazione della legge 626 per la sicurezza sul lavoro, il certificato definitivo di prevenzione incendi ed il fascicolo sul parere della Asl. “Molti cittadini hanno accettato la nostra proposta di richiedere in massa la documentazione - dicono dal gruppo di Beppe Grillo - mentre i politici di maggioranza ed opposizione si sono tirati indietro”.
Paolo di Basilio.

10 commenti:

otello ha detto...

cosa cerca questo personaggio dalla comunità maglianese?
si è affiancato a quell'altro facendogli da spalletta, da presta faccia.
ha utilizzato il nome grillo per le sue battaglie personalistiche, per le loro battaglie personalistiche.
ora attaccano maggioranza e opposizione e fino all'altro giorno sono stati avvistati ance ad alcune riunioni politiche.
mi meraviglio di come ancora si dia spago a gente del genere.

paolo ha detto...

facciamo un po' di chiarezza prima di prendere le solite CANTONATE:

"legge 241/90
Capo V - Accesso ai documenti amministrativi
art 22.

1. Al fine di assicurare la trasparenza dell'attività amministrativa e di favorirne lo svolgimento imparziale è riconosciuto a chiunque vi abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti il diritto di accesso ai documenti amministrativi, secondo le modalità stabilite dalla presente legge.

2. E' considerato documento amministrativo ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni, formati dalle pubbliche amministrazioni o, comunque, utilizzati ai fini dell'attività amministrativa.

3. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge le amministrazioni interessate adottano le misure organizzative idonee a garantire l'applicazione della disposizione di cui al comma 1, dandone comunicazione alla Commissione di cui all'articolo 27.

23.

1. Il diritto di accesso di cui all'articolo 22 si esercita nei confronti delle amministrazioni dello Stato, ivi compresi le aziende autonome, gli enti pubblici ed i concessionari di pubblici servizi.

24.

1. Il diritto di accesso è escluso per i documenti coperti da segreto di Stato ai sensi dell'articolo 12 della legge 24 ottobre 1977, n. 801, nonché nei casi di segreto o di divieto di divulgazione altrimenti previsti dall'ordinamento.

2. Il Governo è autorizzato ad emanare, ai sensi del comma 2 dell'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti intesi a disciplinare le modalità di esercizio del diritto di accesso e gli altri casi di esclusione del diritto di accesso in relazione alla esigenza di salvaguardare:

a) la sicurezza, la difesa nazionale e le relazioni internazionali;

b) la politica monetaria e valutaria;

c) l'ordine pubblico e la prevenzione e repressione della criminalità;

d) la riservatezza di terzi, persone, gruppi ed imprese, garantendo peraltro agli interessati la visione degli atti relativi ai procedimenti amministrativi, la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i loro interessi giuridici.

3. Con i decreti di cui al comma 2 sono altresì stabilite norme particolari per assicurare che l'accesso ai dati raccolti mediante strumenti informatici avvenga nel rispetto delle esigenze di cui al medesimo comma 2.

4. Le singole amministrazioni hanno l'obbligo di individuare, con uno o più regolamenti da emanarsi entro i sei mesi successivi, le categorie di documenti da esse formati o comunque rientranti nella loro disponibilità sottratti all'accesso per le esigenze di cui al comma 2.

5. Restano ferme le disposizioni previste dall'articolo 9, L. 1° aprile 1981, n. 121, come modificato dall'articolo 26, L. 10 ottobre 1986, n. 668, e dalle relative norme di attuazione, nonché ogni altra disposizione attualmente vigente che limiti l'accesso ai documenti amministrativi.

6. I soggetti indicati nell'articolo 23 hanno facoltà di differire l'accesso ai documenti richiesti sino a quando la conoscenza di essi possa impedire o gravemente ostacolare lo svolgimento dell'azione amministrativa. Non è comunque ammesso l'accesso agli atti preparatori nel corso della formazione dei provvedimenti di cui all'articolo 13, salvo diverse disposizioni di legge.

25.

1. Il diritto di accesso si esercita mediante esame ed estrazione di copia dei documenti amministrativi, nei modi e con i limiti indicati dalla presente legge. L'esame dei documenti è gratuito. Il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione, salve le disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché i diritti di ricerca e di visura.

2. La richiesta di accesso ai documenti deve essere motivata. Essa deve essere rivolta all'amministrazione che ha formato il documento o che lo detiene stabilmente.

3. Il rifiuto, il differimento e la limitazione dell'accesso sono ammessi nei casi e nei limiti stabiliti dall'articolo 24 e debbono essere motivati.

4. Trascorsi inutilmente trenta giorni dalla richiesta, questa si intende rifiutata.

5. Contro le determinazioni amministrative concernenti il diritto di accesso e nei casi previsti dal comma 4 è dato ricorso, nel termine di trenta giorni, al tribunale amministrativo regionale, il quale decide in camera di consiglio entro trenta giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso, uditi i difensori delle parti che ne abbiano fatto richiesta. La decisione del tribunale è appellabile, entro trenta giorni dalla notifica della stessa, al Consiglio di Stato, il quale decide con le medesime modalità e negli stessi termini.

6. In caso di totale o parziale accoglimento del ricorso il giudice amministrativo, sussistendone i presupposti, ordina l'esibizione dei documenti richiesti."

piu' chiaro di così, e poi, dai, finiamola di ETICHETTARE, chiunque ha diritto di fare quanto sopra legiferato, non cadiamo nelle solite vecchie COMARATE!
(remember manifestazione EUROSPIN dentro al Teatro Manlio?)

otello ha detto...

ma quale diritto e diritto.
il diritto di servire la comunità o lo si ha da sempre o non lo si ha mai.
questa pagliacciata di vestirsi da paladini della giustizia non nasce dall'interesse di servire per una giusta causa, ma a detta loro, perchè da loro ho sentito queste parole, "hanno voluto la guerra e mo la guerra avranno".
il comune doveva chiudere un'occhio e loro, o lui, avrebbero continuato tranquillamente i loro affari.
così non è stato ed è stato scatenato il putiferio.
sempre le solite ripicche.
ecco la realtà.
lasciamo questo compito a chi davvero è spinto da nobili sentimenti e non dall'arrivismo personale.

paolo ha detto...

rimango dell' idea che, se previsto da una legge dello stato, CHIUNQUE ha il diritto di far valere le proprie ragioni nei modi indicati dalla normativa.

capito? CHIUNQUE.

che tu una persona la veda santo o diavolo, ha gli stessi tuoi diritti, poi se vogliamo andare avanti con comportamenti omertosi o diffatori fai pure.
ti faccio un es: se QNO non avesse alzato tutto il polverone sulla Masan 5 anni fa, facendo venire a galla tutta la storia, mi dici tu cosa ci sarebbe adesso nel tuo piatto?
poi, guarda caso, nei successivi anni le persone che si erano interessate alla questione sono state additate da gran parte della popolazione come "ROMPICOGLIONI"....
poi se qno ti sta sulle scatole, e' un' altro discorso, qsiasi cosa faccia, x te la farà sempre male!
vedi te...

otello ha detto...

stai prendendo un granchio.
mai avuto nulla in contrario con coloro che fecero emergere le irregolarità sulla masan.
mai additati costoro, che mi creda oppure no.
ma tu sai di chi stiamo parlando in questo caso e sai anche come è solito operare tale individuo.
non si tratta di antipatie, è la realtà dei fatti.
ha il diritto di fare qualsiasi cosa, ma se lo avesse fatto in tempi non sospetti, non avrebbe creato alcun risentimento tra la gente.
questa che si sta combattendo è una guerra personale mascherata da finto per benismo.
fai due chiacchiere con loro e con chi gli svolazza intorno poi capirai cosa voglio dire.
altra cosa: se non ti va a genio questa amministrazione ricorda che c'è modo e modo per operare affinchè le cose cambino.
a me pare che il più pulito qui c'ha la rogna

c.g. ha detto...

Abbiamo avuto durissimi scontri io e te vero "otello"? bene, devo confessarti che stai parlando come se io stesso ti avessi suggerito quelle cose, le condivido in toto e non aggiungo altro non perché non avrei novità da suggerire, ma per non accendere un nuovo falò.
in bocca al lupo.

otello ha detto...

quello che tu stesso hai detto tempo fa è qualcosa cui avresti dovuto fare a meno di dire, e forse avresti fatto meglio a chiedere scusa.
hai perfino creduto che io fossi qualcuno del gruppo.
sei arrivato anche ad insultare.
come vedi poi in qualcosa non siamo così distanti allora.
ribadisco che se ci si adopera per il bene della comunità bisogna farlo sin da tempi non sospetti, per non generare i doverosi dubbi.
poi, visto quello che dice paolo, visto che la legge lo permette, ognuno può fare i passi che preferisce, ma poi non meravigliamoci se la gente è schifata da quello che sta succedendo.
questo paese è diventato una gabbia di matti.

c.g. ha detto...

Mi identifico in quella gente, ma non è il paese una gabbia di matti, sono soltanto alcuni di loro.
E colgo l'occasione per riportare un mio piccolo e sintetico commento fatto su aprile:

"L'individualismo elevato alla massima potenza, il punto di non ritorno, l'egoismo prevalente e diffuso in maniera omogenea; causa di tutto questo la sottocultura dei più, quella sommaria di pochi e che questa prevale su quella dei rari".

Qualche volta, qualche pensiero di saggezza lo produce anche il mio cervello.

Anonimo ha detto...

Molto raramente purtroppo.

grillo c'è ha detto...

stavo riflettendo su come si sia arrivati a portare avanti delle battaglie utilizzando il mezzo del meetup e sfruttando il nome di beppe grillo.
curioso davvero.
mi sento in parte in sintonia con quello espresso da otello.
ricordo la comarata, come la definisce paolo, del teatro manlio, ma un pò tutti in quel momento, almeno i più informati, sapevano di chi erano le colpe e sapeva cosa il sig taizzani si sarebbe sforzato di proporre.
ormai c'è una mancanza di credibilità intorno alle loro azioni.
riassumendo: battaglie giuste con mezzi e con tempistiche sbagliate

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