sabato 15 novembre 2008

Magliano Sabina (TR)...

Voglio innanzitutto ringraziare nuovamente tutte le persone che, pazienti, hanno assistito al forum di ieri sera, cosi come un ringraziamento sentito va a tutte le forze politiche convenute.
La struttura della serata, che prevedeva solo interventi senza replica, ha precluso però di dibattere su alcune tematiche più nello specifico. Approfitto del nostro spazio per apporfondire anche se brevevente quanto detto nel mio piccolo ed emozionato intervento.

Le motivazioni addotte da Niccolò ad inizio serata, fornendo differenze percentuali del sistema fiscale, non sono affatto la chiave per convincre la cittadinanza che la strada umbra sia quella maestra. Non è certo una 0,25 in meno di aliquaota IRPEF che farà mobilitare la cittadinanza verso il refendum. Ma è il mondo che sta alle spalle di queste cifre che lo deve fare! il mondo reatino e quello umbro. Bravo è stato Niccolò a chiarire questo concetto, anche lui, nell'ultimo intervento, parlando apertamente di diversi sistemi di gestione della cosa pubblica provinciale, parlando di sviluppi e impegni, addotti da chi crede che rimanere a Rieti sia giusto, che però non potranno mai vedere luce in questa provincia.

Capisco che chi fa parte di un partito non possa dire liberamente ciò che pensa, a differenza nostra. Ma non si può parlare di impegno affinchè Magliano si sviluppi o goda di progetti atti a migliorare le condizioni socio-economiche del nostro territorio nel 2008! E fin'ora?
E' chiaro che Magliano non rientra nei piani di sviluppo della nostra provincia. E questo mio convincimento è supportato anche da alcuni fatti, quale lo sviluppo dell'area "salaria" della nostra provincia, o i finanziamenti non distribuiti in maniera equa. Parlando con un mio amico di un paese reatino ho saputo che li la provincia organizza una "Woodstock Sabina" spendendo fior fior di euro, mentre qui a Magliano per far arrivare un finanziamento dobbiamo metterci in Piazza Garibaldi a fare le capriole!

Non si tratta, sindaco, di piccolezze nelle cifre erariali o di semplice comodità nel raggiungimento degli uffici esattoriali o della previdenza sociale, si tratta di una provincia che essa per prima non ci considera suo territorio, se non come mero bacino elettorale!
Dunque il nostro invito è a convertire questa battaglia in una battaglia di popolo, in un puntare i piedi e imporre i nostri aut aut! Far valere i nostri diritti, i nostri sacrosanti diritti, per non vedere più "treni" che passano solo sulla Salaria! Per far si che Magliano possa far la voce la voce grossa rivendicando quelo che ci spetta, ossia AVERE LA STESSA CONSIDERAZIONE CHE HANNO NELLE SEDI ISTITUZIONALI GLI ALTRI PAESI DEL REATINO.

francesco

40 commenti:

Anonimo ha detto...

Ringrazio tutti i partiti per aver partecipato attivamente alla serata. Sono stato contento.

Quello che ho tenuto a precisare durante il mio ultimo intervento è:
non c'è dubbio che chi fa un paese siano le persone, ma avere una provincia e regione che ti prendano in considerazione è anche questo troppo importante! Magliano non lo è stata, non lo è e forse mai lo sarà. 60 sono gli anni in cui tutti i treni reatini non sono passati di qui. Come dice francesco, questo è un dato di fatto.

Vorrei poi sottolineare il tema dell'ospedale e delle scuole. Saremmo i primi a ripensare la nostra posizione se queste due strutture vengono ignorate dall'Umbria, ma se le scuole e l'ospedale ogni anno corrono il rischio di chiudere, allora tanto vale agire indipendentemente da queste due realtà.

Anonimo ha detto...

purtroppo siamo e saremo ancora legati ad un meccanismo che si rifà all'ideologia della raccomandazione...votare un candidato maglianese (cosa non semplice data la mancanza di personale "qualificato" e della circoscrizione in cui è inserito il nostro paese) che ci rappresenti a livello provinciale, all'unisono da parte di tutte le forze politiche locali, secondo me è qualcosa che rasenta l'utopia. in un paese diviso come il nostro è praticamente imossibile generare un tale accordo.

Anonimo ha detto...

Concordo sull'analisi ma non sulle soluzioni,gali-cow.La divisione del nostro paese,anche in provincia di Tr rimarrebbe,come pure la mancanza di persone qualificate.Ma su questa seconda affermazione vorrei aggiungere che rimango convinto dell'esistenza di persone valide,queste ci sono e ci sono soprattutto fra voi giovani.Resto dell'idea che le divisioni vanno e possono essere abbattute.Spero che questa vostra iniziativa, non sia altro che "un cavallo di Troia".Una iniziativa che vi permetta di avviare,insieme ad altri vostri coetanei,un nuovo percorso. Un percorso che porti alla sostituzione degli attuali attori ma in questo teatro che è la nostra Magliano, in questa provincia e in questa regione.

Anonimo ha detto...

Non sapevo che anche Melilli fosse daccordo con noi. vi riporto quanto ho appreso dal sito del Messaggero:
«Con il conferimento dei poteri speciali a Roma, il Lazio rischia di non esistere più o, comunque non avere più senso». Ma con la Regione in dissoluzione «la mia Provincia non potrebbe far altro che guardarsi intorno e cercare nella vicina Umbria o in Toscana una nuova collocazione istituzionale». Così parlò - secondo il lancio Ansa delle 13,53 - Fabio Melilli al convegno su “Province e distretti per lo sviluppo economico del territorio” promosso dall’Upi a Viterbo. Concetto già espresso, vero, quello di un Lazio che non ha più ragion d’essere con Roma Capitale (e metropolitana) e le provincie intorno ridotte ad ectoplasmi, ma la brutalità della sintesi giornalistica delle tesi espressa a Viterbo - «allora è meglio andare in Umbria» - nel versante reatino suona come una stecca formidabile. Con un referendum di secessione praticamente in corso a Leonessa (e proprio per andare in Umbria) che vede il presidente della Provincia discretamente impegnato a sgonfiarne esiti ed effetti.
«Letto le agenzie? - colpisce rapido Paolo Trancassini da Leonessa - Se pure Melilli vuole andare in Umbria a questo punto io, promosso un referendum in tal senso in tempi assolutamente non sospetti, posso poi pensare di candidarmi alla presidenza della Provincia». «Il fatto è che non ce lo vogliono i suoi di An, per questo si è inventato il referendum», prova a schivare il colpo Melilli. «Però quella dell’Umbria e della Toscana è una dichiarazione che non ho fatto, o per lo meno che va interpretata nel suo contesto». Che sarebbe? «Quello di un Lazio che con Roma capitale con poteri pari o superiori a quelli della stessa Regione vedrebbe rimanere sul campo quattro provincie senza più collante istituzionale. E con Latina che medita di fare una superprovincia del sud con Frosinone, Rieti e Viterbo sarebbero naturalmente spinte verso a Nord». E a nord troverebbero Umbria e Toscana: «Vabbé, diciamo l’Etruria». E pensare che tutte le strade, un tempo, portavano a Roma...

Anonimo ha detto...

probabilmente la mia è una visione un po troppo pessimista e me ne rendo conto. in effetti cambiare regione, provincia e rimanere ai margini non risolverebbe i problemi di questo paese. probabilmente occorre partire proprio da qui, da questo paese, dagli attori che operano dentro le nostre mura. niccolò ieri sera ha detto, in un posto dove mancano le risorse umane il luogo stesso non progredisce...troviamo queste persone, iniziamo allora a rivedere l'intero panorama politico, avviciniamo i nostri coetanei (davvero nauseati e forse menefreghisti sotto questo punto di vista) alla cosa pubblica provando a dare loro nuovi stimoli come li abbiamo trovati noi. Magliano Insieme sta cercando di dare un nuovo volto a questo paese, una nuova linfa, aprendo anche a noi giovani in maniera cristallina. un grazie ad alfredo per la partecipazione, per l'onestà intellettuale e, detto sinceramente, anche per la considerazione (visto che nei blog non ho mai visto un commento proveniente da alcun esponente dell'attuale amministrazione) nonostante la differente posizione su questo argomento. anche questa è democrazia

Anonimo ha detto...

e aggiungo, anche questo è rispetto ed educazione

Anonimo ha detto...

Un avvenire si costruisce e non possono costruircelo gli altri;
Questo è fondamentale se si vuole poi in future essere liberi ed indipendenti,
però!
eh si, c'è un però;
Qualcuno ha ricordato che son trascorsi 60 anni e Magliano è rimasta sempre com'èra, se non peggio; le colpe non sono delle amministrazioni sino ad oggi succedutesi, esse hanno sempre agito in funzione e nella ricerca di un benessere da dare ai cittadini; le colpe sono da altre parti, dalla povertà di idee degli amministratori provinciali, non in grado di individuare progetti per i comuni della provincia, appropriandosi di quelli degli altri.
Di esempi ne avete una enormità, dalle scuole alla sanità, all'università breve, agli uffici amministrativi pubblici, fino ad arrivare nell'organizzazione del territorio agricolo, avendo istituito una infrastruttura quale la VI CO SA con le ottime produzioni di olio e vino, fino ad arrivare alle aziente di allevatori con le loro "botteghe" integrate nella produzione di carne.
Di tutto questo si è creato una gelosia tale nei comuni della provincia, da boicottare tutto ciò che Magliano proponeva e se non si riusciva in questo, poi durante gli anni, tutto ciò costruito veniva inevitabilmente trasferito.
Melilli mi ha "fregato" l'iniziativa... infatti anch'io sono daccordo nella sua analisi; Roma capitale toglierà tutte le iniziative che i comuni e le province del lazio si appresteranno a porre in essere, le province a sua volta e tra queste la più piccola che è Rieti, saranno soltanto piccoli satelliti che ruoteranno intorno al gigante Roma e che tutto ciò si riperquoterà sui piccoli comuni quale è il nostro.
Ma non ci si accorge che la regione Lazio è Roma? che Marrazzo adesso è in competizione con Alemanno fregandosene di tutto il restante territorio penalizzando in particolare quelli ai confini della regione?
Gli stessi nostri problemi li hanno Acquapendente, ai confini con la Toscana, Fondi e Formia, ai confini con la Campania, Amatrice con le marche, Borgorose con l'abbruzzo e noi con l'Umbria.
Anche le province si misurano sempre più con il comune dove hanno la sede; decine di volte abbiamo fatto rilevare tale anomalia, la Provincia di Rieti non riesce a considerare provincia il territorio, bensì l'area che delimita i confini comunali di Rieti, proprio come la regione con Roma.
Ci siamo espressi per una secessione da questo modo di vedere dei nostri piccoli amministartori, l'Umbria per cultura, ed io mi sento tale, è più democratica, meno propensa ai favori ed a qualsiasi tipo di pressioni, i diritti e le autonomie sono molto più rispettate.
Non è un tentativo di fuggire davanti alle difficoltà il nostro, il motivo è che siamo giunti ad una situazione di degrado che non lascia più spazi ad un purché minimo di fiducia in queste istituzioni dirette in maniera clientelare; non più rinviabbile un tentativo, forse estremo, di poter cambiare e liberarci definitivamente di questo cappio al collo.

Anonimo ha detto...

Mi trovo in piena sintonia con l'analisi di gali e , come lui, confido molto nel continuare a trovare giovani che , come si dimostra all'interno di Sabinamente, hanno tutta la voglia di collaborare e lavorare a 360° per il paese dove vivono.
Mi ritrovo ,come menbro dell'Associazione,nella definizione di Alfredo "cavallo di Troia" (riferito alla questione cambio regione)...perche' come lui credo che non sia tanto una soluzione..ma un inizio di un importante percorso!
Personalmente, e questo va' al di la' di ogni tipo di discorso politico, credo...anzi ne sono sicuro..tramite tali percorsi si puo' raggiungere il fondamentale target di ritrovare tra le file di chi collabora e lavora nel sociale del nostro paese tanti giovani finalmente di nuovo fieri di farlo con serenita' ed orgoglio!!
Un ringraziamento a tutti i cittadini e gli esponenti politici intervenuti ieri sera anche perche',dopo tantissimo tempo,e' stato anche un piacere ,al di la' delle ideologie e scelte, vedere tutti gli esponenti locali sedersi intorno ad un tavolo ed esprimere un parere su una questione che riguarda tutti.
Un ringraziamento particolare ad Afredo che non manca di partcipare attivamente anche all'attivita' del blog esprimendo anche in questo panorama le sue idee.

Andrea

Anonimo ha detto...

Mi trovo inoltre in sintonia anche con alcuni aspetti dell'analisi fatta da c.g.


"... l'Umbria per cultura, ed io mi sento tale, è più democratica, meno propensa ai favori ed a qualsiasi tipo di pressioni, i diritti e le autonomie sono molto più rispettate.
Non è un tentativo di fuggire davanti alle difficoltà il nostro, il motivo è che siamo giunti ad una situazione di degrado che non lascia più spazi ad un purché minimo di fiducia in queste istituzioni dirette in maniera clientelare; non più rinviabbile un tentativo, forse estremo, di poter cambiare e liberarci definitivamente di questo cappio al collo."

Ad esempio concordo con tale concetto.

Anonimo ha detto...

Io invece ringrazio voi di Sabinamente. Lo faccio perchè sono convinto che voi avete iniziato un percorso, un cammino che, se costantemente perseguito, potrà portare questo nostro paese verso traguardi migliori. Il forum di ieri sera, al di là delle legittime posizioni di ognuno, ha reso possibile una cosa che a Magliano avevamo forse dimenticato: il confronto. porsi intorno ad un tavolo e discutere pacatamente e civilmente di un tema difficile e complesso non è certo cosa da poco. Un nuovo modo di porsi e di porre i problemi che ha come fondamento la partecipazione attiva dei cittadini. Questo paese, a mio avviso, ha bisogno di tante cose ma di una credo ci sia una fondamentale necessità. Bisogna sensibilizzare la gente ad essere parte integrante della comunità, è necessario che tutti si interessino della comunità intesa nel modo più nobile del termine. C'è bisogno che i nostri concittadini abbiano più informazione e che maturi in tutti il vero senso civico. Un salto culturale non da poco e che deve realizzarsi attraverso un lavoro lungo e costante. Il lavoro di tutti coloro che credono ancora che questa nostra città possa avere ancora un futuro. Non voglio in questo ambito richiamare responsabilità ma è necessario riflettere su un metodo che io ho ritenuto da sempre sbagliato. Fin da quando in un comizio in piazza mi permisi di "rovesciare la piramide" che qualcuno aveva voluto per il nostro comune. Voi ieri sera mi avete restituito una speranza che pian piano nel tempo si era forse affievolita. La speranza che questo paese possa crescere e cambiare. Magari si potranno ancora compiere degli errori. ma che questi siano in futuro gli errori di tutti e non le scelte di qualche persona che ha deciso per noi! Complimenti sinceri: mi siete piaciuti.

Anonimo ha detto...

Un grazie sia a nome di tutti i membri dell'associazione che da parte mia.
Con molto piacere vedo che hai messo in risalto un importante aspetto di ieri sera:

" Il forum di ieri sera, al di là delle legittime posizioni di ognuno, ha reso possibile una cosa che a Magliano avevamo forse dimenticato: il confronto. porsi intorno ad un tavolo e discutere pacatamente e civilmente di un tema difficile e complesso non è certo cosa da poco."
Esatto... hai ribadito un aspetto davvero importante anche da me , poco pima, messo in risalto.

"Questo paese, a mio avviso, ha bisogno di tante cose ma di una credo ci sia una fondamentale necessità. Bisogna sensibilizzare la gente ad essere parte integrante della comunità, è necessario che tutti si interessino della comunità intesa nel modo più nobile del termine.."

Altro concetto molto importante quanto vero...e, nel raggiungimento di tale realta', spero che il contributo dell'associazione Sabinamente sia sempre maggiore!!!

Un grazie anche a te per essere spesso presente nel commentare qualsiasi evento.

Andrea

Anonimo ha detto...

Come ho detto ieri sera: bisogna distinguere due piani, quello interno (Magliano) e quello esterno (enti provinciali e regionali).

Non c'è dubbio che per progredire ci sia bisogno che sul piano interno ci siano persone capaci e valide. Ma vorrei aggiungere che, per la bellezza dello spettacolo, una stessa commedia è sicuramente più gradevole se vista in un teatro ben fatto rispetto ad un teatro malandato o abbandonato. Questo per dire che anche gli enti territoriali regionali e provinciali influiscono anche a magliano, con le proprie competenze. E' di questo che vorrei si tenesse conto. Ossia del fatto che a volte, anche una provincia e regione diversa potrebbe fornire il suo apporto.

Anonimo ha detto...

come detto ieri,
"alle volte bisogna resettare e ricominciare da zero, piuttosto che vegetare aspettando di vedere come va".
grazie a tutti, ora fateci vedere cosa sapete fare...

Anonimo ha detto...

credo che potremmo pensare anche ad una tregua, purche entro febbraio si abbia il nome dell'unico candidato in provincia per magliano...
che ne dite?

Anonimo ha detto...

Francè! Ma forse stanotte hai sognato e ancora, da sveglio, continui a farlo? Un candidato unico credo sia utopia pura. Nessun partito aderirà mai a questa proposta. Ogni forza politica presenterà il suo candidato che ognuno penserà essere il migliore. Nell'ipotesi meno negativa avremo 5/6 candidati consiglieri provinciali. Di questi forse solo uno avrà la possibilità di essere eletto. Quasi certamente nessuno sarà nominato assessore poichè la giunta è nominata al di fuori del consiglio e di solito è già decesa a monte dalle compagini che si presenteranno. Non so se i partiti di Magliano saranno in grado di pretendere un assessore ma posso ipotizzare già da adesso quali possono essere i candidati e anche l'eventuale assessore (semmai qualcuno concederà a Magliano questa opportunità)

Anonimo ha detto...

e allora la voglia di cambiare rotta dov'è? avere un candidato unico sarebbe cosa buona per il bene del nostro paese.L'idea di fra non mi sembra da poterla escludere ...basta parlarene

Anonimo ha detto...

per scegliere un candidato unico occorre un atto di umiltà di tutti quanti i partiti.umiltà.umiltà.umiltà.come parola suona abbastanza diversa da arrivismo, non credete?

Anonimo ha detto...

hai perfettamente ragione.Fare atto di umiltà non equivale ad essere deboli.Facciano i partiti,tutti, un piccolo e leggero passo indietro tralasciando arrivismo politico e mettendosi a disposizione dell'intera comunità maglianesee forse....quache treno ,forse, si potrebbe ancora prendere.

Antonello Ruggeri ha detto...

Sul nostro blog abbiamo inserito un sondaggio ed un post su questo argomento. Fateci una visita, votate e commentate.

Anonimo ha detto...

mettersi seduti intorno ad un tavolo non è poi così difficile(sabinamente docet)Se il fine comune di tutti gli schieramenti politici è MAGLIANO non ci dovrebbe essere alcun problema affinchè ciò si faccia.Un solo candidato per dare forza e considerazione a Magliano.

Anonimo ha detto...

Credo sia possibile, se si vuole, mettersi seduti ad un tavolo rotondo per ricercare un daccordo su di un candidato a sindaco presentando due liste concordate (ma questa nostra proposta credo la conosciate già), più difficile per un candidato unico alla provinca, a meno che non si ritrovi un accordo su entrambe le consultazioni, quella comunale e quella provinciale.

Anonimo ha detto...

Alle prossime elezioni provinciali contatteremo i due candidati presidenti e a chi dei due prometterà un assessorato, all'eletto da Magliano, daremo il nostro voto.Non voteremo per partito preso o per ideologia, ma soltanto facendo l'interesse della nostra collettività, preferendo fra i due quello che riterremo più valido.Se Melilli vorrà i nostri voti dovrà promettere un assessore,così pure dovrà fare il candidato del Pdl.Se lo faranno , che vinca il migliore,se non lo faranno M.I potrebbe presentare un suo candidato.

Anonimo ha detto...

E certo, essendo la vostra una organizzazione locale "onnivora"... come si fa a pronunciarsi per, oppure contro qualcuno candidato da un partito?
Torno a ripetere e non per un qualsivoglia pregiudizio nei vostri confronti, siete la copia di quello che fu il "Melone" triestino negli anni fine 80, una effimera coalizione di variopinti colori (tra cui il nero) che portò al collasso quella amministrazione, tanto che qualche tempo dopo venne eletto sindaco Illy a capo di una giunta di centrosinistra.
Sono convinto che a Magliano non gioverà una eventuale e siffatta amministrazione, conosceremo sicuramente periodi più bui e di difficile governabilità.
Dammi retta Alfredo, modifica quella composizione oppure candidati in seno ad un partito, così sei troppo esposto.

Anonimo ha detto...

Esposto? a che?

Anonimo ha detto...

Bene. Penso proprio che MI sia bene che cominci a pensare a un suo candidato per la provincia. Forse sarebbe la sola ed unica soluzione possibile.

Anonimo ha detto...

alfredo dice"se lo faranno che vinca il migliore ".....e non lo faranno via da rieti

Anonimo ha detto...

correggo:se non lo faranno....via da rieti

Anonimo ha detto...

direi di vedersi di nuovo e fare uscire un nome di una brava persona, di qualsiasi partito che possa fare il bene di Magliano li. se prevarranno gli interessi di partito suggerisco a MI di non presentare un candidato ma di invitare, come faremmo del resto anche noi al NON VOTO PER LA PROVINCIA!

Anonimo ha detto...

Attenzione a non mettere troppa carne sul fuoco ragazzi, concentratevi su alcune vere e rivoluzionarie riforme quali quelle di un cambio di regione, ci sarà molto da fare.
Lasciate perdere il voto o non voto, anche perché suggerendo di non votare è politica anche questa e voi in questo momento non ne avete bisogno.

Anonimo ha detto...

Visto che il nostro voto è la sola cosa che interessa a questi parassiti, che viaggiano a stipendi stratosferici,lo useremo come meglio riterremo opportuno,anche non votando.

Anonimo ha detto...

Scusa se insisto e vorrei tu ne capissi il senso, indicando il non voto è comunque una indicazione, magari potrebbe nascondersi per paradosso il partito del non voto e ti schiereresti comunque con qualcuno.
L'impegno che vi siete assunti è gravoso ed impegnativo, non avete bisogno identificarvi con eventuali schieramenti partitici poiché per ottenere i migliori risultati occorre essere molto equilibrati.
Questo il consiglio mi sento darvi, poi siete liberi di fare ciò che volete.

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti e grazie per i pochi momenti che mi concederete.
Sono un ternano che un po' per caso è capitato in queso vostro sito, e spinto dalla curiosità mi sono letto un po' di articoli, che mi sembrano davvero interessanti. Non conosco la situazione di Magliano, e perciò mi incuriosisce il perché della vostra volontà di passare nella nostra provincia, al pari di ciò che sta accadendo a Leonessa.
Conosco però bene la situazione dell'Umbria,e proprio per questo non riesco a capacitarmi di come possiate pensare che questa Regione possa tutelare al meglio i vostri interessi. Da quando è stata istituita, nel 1970, il progetto centrale, l'idea guida degli amministratori è stata sempre quella di considerare l'Umbria come un'unica città-regione, dato che il numero degli abitanti è quello di una media città europea, e quindi come tale, investire solo ed esclusivamente nel capoluogo (Perugia) di fatto marginalizzando tutte le altre aree. In quasi 40 anni da parte della Regione non è mai stato fatto nessun investimento a lungo periodo nella provincia di Terni, nessuna iniziativa che potesse davvero migliorare le condizioni economico-sociali del nostro territorio. Negli ultimi dieci anni, ad esempio, a causa della costruzione del nuovo ospedale unico regionale sono stati completamente azzerati i finanziamenti per la sanità ternana, che rischia seriamente di venire spogliata di tutte le eccellenze a favore dell'ospedale perugino. Le aree marginali di questa città-regione sono così destinate ad essere dei quartieri dormitori, in quanto solo il centro deve essere valorizzato, e perciò, come in tutte le grandi città, si è costretti a farsi anche un'ora di macchina per motivi di studio, di lavoro, di svago e quant'altro.
Poi, io sarei bel felice che Magliano passasse sotto la Provincia di Terni, ma purtroppo non farebbe finire i vostri problemi di marginalizzazione all'interno della Regione Lazio.
Negli anni novanta, il sindaco Ciaurro propose addirittura l'intero passaggio della provincia ternana nel Lazio, perché riteneva che fosse l'unico modo per non rimanere schiacciati da una politica centralistica della Regione. Così come periodicamente nel territorio orvietano spuntano movimenti che esprimono la volontà di aggregarsi alla Provincia di Viterbo e della Tuscia.
Vi ringrazio ancora per la vostra disponibilità, e spero di tornare a trovarvi presto!!!

Anonimo ha detto...

ciao marco sono uno dei ragazzi che gestisce il blog. Grazie mille della visita e dell'attenta analisi. purtroppo la situazione descritta da te qua è ancora peggiore. Abbiamo esempi nei paesi limitrofi (Calvi e Otricoli), recentemente rinnovati in toto...e con quali soldi? vedi nei piccoli centri basterebbe questo. non chiediamo che Terni monti in sito un polo indistriale ci mancherebbe! non abbiamo questa presunzione!
comunque se vuoi contattarci per qualsiasi cosa --> sabinamente@live.it

Anonimo ha detto...

Ciao!! Rieccomi di nuovo... Come dicevo prima, mi farebbe molto piacere che Magliano passasse nella mia provincia, soprattutto se questo fosse utile per far superare un bel po' di problemi che ha il vostro territorio. Ma purtroppo non so fino a che punto questo sia possibile. Avevo letto che uno dei motivi per i quali avete lanciato questa iniziativa era legato al vostro ospedale, ebbene, saprete che è in progetto la chiusura degli ospedali di Narni e Amelia, e la costruzione di una nuova struttura comprensoriale lungo il raccordo Terni-Orte. Per questo temo che comunque vadano le cose l'ospedale maglianese difficilmente rimarrà in servizio. Saprete poi che all'interno del consiglio regionale siedono 24 consiglieri eletti in provincia di Perugia e solo 6 in quella di Terni, e che, ma non solo per questo, la Provincia ternana è spesso marginalizzata dalla politica regionale. E se viene marginalizzata un città di quasi 120mila abitanti, con un tessuto sociale ed economico di tutto rispetto, capite che difficilmente i vostri legittimi interessi difficilmente verranno tutelati meglio in Umbria. Poi, è ovvio che creare un ambito con Calvi e Otricoli sia più facile all'interno della stessa struttura amministrativa, e davvero vi auspico i migliori successi, ma non vorrei che vista dall'esterno l'Umbria sembri quello che non è.
Di nuovo, un saluto

Anonimo ha detto...

Ciao sono ternano anche io, sinceramente sono rimasto sorpreso(in positivo è chiaro) dalla vostra ventilata ipotesi di un ingresso nella nostra provincia.
Che dire...leggendo in questo sito capisco benissimo le difficoltà che possono esistere in una regione in cui Roma fagocita tutto, ma anche da noi Perugia non scherza.
Detto ciò sarei molto contento se voi poteste entrare a far parte della provincia di Terni, un po' perchè aiuterebbe a riequilibrare le province umbre eppoi perchè comunque conoscendo un ragazzo del vostro paese(che ha frequentato il liceo a Terni) posso dire che come dialetto non siete molto diversi dal nostro.

Un saluto.
Nicola.

Anonimo ha detto...

ciao nicola, grazie per l'appoggio e per aver partecipato alla discussione.ti invitiamo in futuro a frequentare ancora questo blog. un saluto

Anonimo ha detto...

Per gli amici ternani ricordo di aggiungere il nostro contatto messenger!
sabinamente@live.it

Anonimo ha detto...

Solo per chiarire:
ritengo che il problema vero per Magliano non sia (addirittura) contare in Regione, ma contare almeno un po' in provincia!

Nessuno ha la presunzione che l'Umbria si prostri ai piedi di Magliano, ma che Terni ci ignori meno di Rieti!

Niccolò ha detto...

Solo per chiarire:
ritengo che il problema vero per Magliano non sia (addirittura) contare in Regione, ma contare almeno un po' in provincia!

Nessuno ha la presunzione che l'Umbria si prostri ai piedi di Magliano, ma che Terni ci ignori meno di Rieti!

MArco ha detto...

Ciao!! Rieccomi di nuovo... Come dicevo prima, mi farebbe molto piacere che Magliano passasse nella mia provincia, soprattutto se questo fosse utile per far superare un bel po' di problemi che ha il vostro territorio. Ma purtroppo non so fino a che punto questo sia possibile. Avevo letto che uno dei motivi per i quali avete lanciato questa iniziativa era legato al vostro ospedale, ebbene, saprete che è in progetto la chiusura degli ospedali di Narni e Amelia, e la costruzione di una nuova struttura comprensoriale lungo il raccordo Terni-Orte. Per questo temo che comunque vadano le cose l'ospedale maglianese difficilmente rimarrà in servizio. Saprete poi che all'interno del consiglio regionale siedono 24 consiglieri eletti in provincia di Perugia e solo 6 in quella di Terni, e che, ma non solo per questo, la Provincia ternana è spesso marginalizzata dalla politica regionale. E se viene marginalizzata un città di quasi 120mila abitanti, con un tessuto sociale ed economico di tutto rispetto, capite che difficilmente i vostri legittimi interessi difficilmente verranno tutelati meglio in Umbria. Poi, è ovvio che creare un ambito con Calvi e Otricoli sia più facile all'interno della stessa struttura amministrativa, e davvero vi auspico i migliori successi, ma non vorrei che vista dall'esterno l'Umbria sembri quello che non è.
Di nuovo, un saluto

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