martedì 25 novembre 2008

L'ostello per l'alberghiero

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

L’ex convento della Madonna delle Grazie, che prima doveva diventare un ostello e poi un albergo a 4 stelle, potrebbe essere la sede che ospiterà la scuola alberghiera di Magliano (corso di formazione per cuochi o camerieri). E’ stato questo l’esito del sopralluogo effettuato domenica mattina dal presidente della Provincia Fabio Melilli nei locali dell’immobile di proprietà del Comune di Magliano. Dopo l’annuncio a sorpresa è seguita la visita dell’inquilino di Palazzo d’Oltre Velino insieme al sindaco Angelo Lini e ad una delegazione del Pd maglianese. Melilli avrebbe giudicato fattibile il progetto di ospitare il corso in quei locali: certo c’è da sistemarli (dopo 10 anni di lavori!), ma non dovrebbe essere un problemaa anche nella prospettiva di creare un convitto. “In settimana - dice Gian Piero Marroni, presidente dell’Istituzione formativa della Provincia che organizzerà il corso - metteremo a punto tutti i dettagli tecnici e sceglieremo la sede più opportuna”. In ballo rimane anche l’opzione del Polo didattico di viale XIII Giugno. “E’ un grande risultato - esulta Francesco Urbanetti, segretario del Pd di Magliano - anche se attendiamo le prossime ore, dopodiché si farà chiarezza anche sull’assegnazione o meno di un istituto tecnico per tracciare un bilancio definitivo”. Sale infatti l’attesa per l’ufficializzazione della rete scolastica provinciale: i bene informati dicono che Magliano avrebbe ottenuto anche l’istituto tecnico (non si sa se Geometri o l’Agrario) anche se dal consiglio d’istituto vogliono vedere, ovviamente visti i precedenti, tutto nero su bianco. La notizia dell’istituzione del corso di formazione alberghiero ha fatto rumore anche dalle parti dell’opposizione. Il principale gruppo - “Magliano Insieme” si è mostrato scettico: “Interesse per il paese o manovre elettorali? Quale delle due viene prima?”, si chiedono gli appartenenti del movimento in un articolo pubblicato sul blog. Per la minoranza infatti si tratta di “ una decisione calata dall’alto, avremmo preferito - continuano - aprire un tavolo per analizzare le necessità di Magliano, invece, dopo anni di noncuranza, ancora oggi si è preferito che fossero altri a scegliere”. A sparare a zero contro Melilli è anche Pietro Galadini, ex segretario dei Verdi e presidente dell’associazione “La Sabina Territorio ed Ambiente” che torna a ricordare come negli anni scorsi propose al presidente della Provincia l’istituzione di una alta scuola culinaria al convento del Giglio. Progetto che poi svanì - a detta dell’ambientalista - per le incertezze della Provincia.

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