sabato 15 novembre 2008

La protesta dei LSU

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Paolo Di Basilio

Una settimana di sciopero con assemblee permanenti nei luoghi di lavoro. I lavoratori socialmente utili dissotterrano l'ascia di guerra e scelgono la lotta. Da lunedì fino al 21 novembre incroceranno le braccia per chiedere certezze per il futuro che si fa sempre più a tinte fosche. La mobilitazione è stata indetta dalle Rappresentanze sindacali di base al grido "è finito il tempo delle attese! E' l'ora della protesta". Una protesta alla quale hanno aderito - secondo la referente della Rdb nel Reatino, Elisabetta Callari - i "precari" che operano in numerosi Comuni ed amministrazioni del Reatino: dai lavoratori non ancora stabilizzati della Provincia a quelli della Comunità Salto Cicolano, da Magliano (dove hanno aderito tutti i 38 lavoratori) ad Antrodoco (stesso discorso), poi Collevecchio, Fara Sabina, Selci, Forano, Borbona, Borgorose. "Tanti Comuni - dice la Callari - ci devono dare ancora la risposta, ma ci aspettiamo un'adesione massiccia alle nostre adesioni". Sì perché questa volta sembra esserci in gioco non tanto la stabilizzazione, sulla quale ovviamente i lavoratori insistono, ma l'esistenza stessa dei progetti Lsu. "Per il 2009 - scrive la Rdb in una nota che sta facendo il giro di tutti i Comuni - non c'è alcuna disposizione che permetta agli enti di proseguire le attività lsu o stabilizzare il personale lsu con assunzioni in deroga al patto di stabilità o al limite di spesa. Nel mirino finisce l'emendamento per i precari recentemente approvato che ‘dimentica gli lsu’ e blocca le stabilizzazioni a giugno 2009. "Perciò – concludono i lavoratori – se dobbiamo tornare disoccupati facciamo i disoccupati subito: blocco delle prestazioni in tutti i servizi pubblici che sono assicurati dagli enti con il lavoro degli lsu, la cui attività è diventata strumento esclusivo di risparmio per gli enti locali e per lo Stato che sopperisce con i ‘disoccupati lsu"’ alle storiche carenze di organico. Perciò spegniamo i computer, scendiamo dagli scuolabus, appendiamo grembiuli, scope e piumini e compatti lottiamo per mantenere il nostro posto di lavoro". Dal 17 gli lsu timbreranno, poi convocheranno assemblee permanenti nei luoghi di lavoro, contemporaneamente partirà una raccolta firme in tutti i Comuni coinvolti e per venerdì 21 è previsto un presidio con gli amministratori che aderiranno davanti alle Prefetture, compresa quella di Rieti. Una protesta che rischia di "paralizzare" i servizi di molte amministrazioni, per questo dalla Rdb si scusano preventivamente per "gli inevitabili disagi della protesta, ma non abbiamo altra scelta: di fronte al 'licenziamento' siamo costretti a sospendere le nostre prestazioni".

Link al documento dei LSU (prima parte, seconda parte)

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