venerdì 28 marzo 2008

CITTADINO MAGLIANESE DETENUTO IN MOLDAVIA

Siamo venuti a conoscenza ,prima tramite un articolo di Paolo di Basilio sul corriere di Rieti del 27 Marzo,poi da Alfredo Graziani( che ha effettuato delle ricerche su internet) della notizia di un nostro concittadino,Giovanni Giuliani detenuto gia' da cinque anni presso il carcere di Chisinau in Moldavia.

Questa sera,sempre da Alfredo Graziani,siamo stati convocati come associazione insieme ai rappresentanti di tutte le forze politiche maglianesi non entrando tanto nel merito delle vicende giudiziarie ma solo per mettere in risalto l'aspetto "umano" della vicenda dato che questo nostro concittadino sia fisicamente( nel periodo fin'ora detenuto ha avuto tre infarti) che psicologicamente e' estremamente provato.
Si è data vita questa sera a uno scambio di soluzioni per "aiutare" il nostro concittadino , si vorrebbe generare anche un Comitato sulla questione, che comunque si presenta delicata per molti motivi, ma ripeto presa molto in considerazione dal lato "umano" di uomo , cittadino Italiano nonche' cittadino Maglianese.
Pubblico di seguito la lettera inviata al nostro Ministro degli Esteri in merito alla situazione del cittadino Giovanni Giuliani, detenuto presso il carcere di Chisinau da Mons. Cesare Lodeserto

"Ho da poco terminato una visita presso il carcere di Chisinau (Moldova) al cittadino italiano Giovanni GIULIANI (nato a Magliano Sabina il 25.01.1943), detenuto ormai da cinque anni nelle strutture penitenziarie di questo paese.Ho incontrato un uomo logorato dalla difficile detenzione, ormai al sessantacinquesimo anno di età, fortemente malato, stanco di lottare alla ricerca della verità, soprattutto solo e sostenuto unicamente dalla solidarietà dei connazionali.E’ stato un incontro difficile e sofferto, per questi motivi ho ritenuto opportuno scrivere alla Sua cortese attenzione questa lettera, perché possa essere valutata ogni possibilità, anche quella di chiedere la concessione della ‘grazia’ al Presidente della Repubblica di Moldova Signor Vladimir Varonin.Non entro nel merito delle vicende giudiziarie che hanno indotto le Autorità di questo Paese a stabilire tale misura cautelare, come non è giusto da parte di nessuno giudicare, ed a me per primo, come insegna il Vangelo in cui credo.Però lo stesso Vangelo mi propone l’immagine della povera vedova che bussa con insistenza alla porta del giudice, ed anche di notte, per chiedere giustizia e per la sua insistenza otterrà quanto richiesto.Signor Ministro, io chiedo e mi appello alla Sua nota sensibilità perché sia Lei a bussare alla porta delle Autorità moldave e quindi chiedere tale beneficio, chiedere un gesto di comprensione ed attenzione ad un uomo che soffre.In breve tempo si aprirà in Moldova la Rappresentanza diplomatica italiana, per cui quale occasione migliore di questa per chiedere un gesto di umana considerazione.Nel corso del mandato governativo Lei ha spesso svolto difficili ruoli di mediazione, e con grandi risultati dal punto di vista umano. Le chiedo, anche se allo scadere del mandato governativo, di prendere in considerazione questa mia lettera, ma non per me, ma per Giovanni Giuliani, un uomo come tanti, che avrà anche commesso degli errori, però la sua sofferenza è oggi tale da dover essere valutata nel giusto modo.La ringrazio per quanto potrà fare e con me La ringrazia la Comunità degli italiani in Moldova, che mi auguro vogliano condividere questa richiesta, perché diventi ‘grazia’.
Mons.Cesare Lodeserto
Andrea_Sabinamente_staff
Aggiornamenti sulla vicenda su http://www.melaverde2007.blogspot.com/

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Al di la dei reati commessi, SE commessi, essendo il carcere un luogo non piu' ideale per lui a causa delle sue condizioni di salute, è indubbio che lo stato italiano si debba attivare per far valere i diritti di un suo cittadino detenuto in uno stato straniero.
Quindi non capisco il perchè la decisione sia difficile da prendere. E' una questione di diritto prima che morale.

www.stirperomana.splinder.com

Anonimo ha detto...

Esatto,Ci raccontava Alfredo Graziani che Mons.Cesare metteva in risalto il "pesante" stato in cui i detenuti vengono trattati in questo carcere tanto da paragonarli , come condizioni ,a quelli del primi dell'ottocento.
Da cio' ne scaturisce il dovere di aiutare questo concittadino cercando che sia assicurata la "dignita'" anche di chi ha sbagliato; tramite leggi e cercando di coinvolgere anche il caso ai media e alle peronalità "addette ai lavori".
Diciamo che il nostro compito finisce quando la cosa riesce ad arrivare in mano alle autorita' competenti.

Anonimo ha detto...

Questo Paese, la Moldova, è sempre stato considerato un popolo di straccioni, anche quando è stata semplicemente una delle repubbliche socialiste sovietiche; non per colpa loro, bensì per l'altissimo tasso di corruzione tra funzionari burocrati, polizia, magistratura, guardie di dogana.
Questo Paese non ha risorse, vive esclusivamente di rimesse di suoi cittadini migranti all'estero e di una agricoltura ancora povera e frantumata.
Ho sinceramente pietà per questa gente poiché conosco qualche cittadino di questa Nazione e debbo dire onesti nel proprio lavoro.
Se qualcuno di voi ha la possibilità di andare la domenica mattina nel piazzale dei vecchi mercati generali a Roma, troverà parcheggiati dei furgoni che raccolgono pacchi di connazionali che inviano ai loro familiari nel loro Paese.
Toccherete con le vostre mani quella tragica e povera realtà.

Certo che non c'entra niente con l'episodio di Gianni, ma aiuta certamente a capire di più quali siano i problemi.

Una pena enormemente spropositata rispetto al reato, anche se questo, truffa e corruzione ai danni di povera gente sembra individuare, è uno dei più meschini.

Chiedere l'estradizione per motivi di salute sembra essere la riciesta
più fattibile e sensata, oltre a quella strettamente attinente alla richiesta di un perdono per motivi umanitari.
carlo

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con te Carlo.

Anonimo ha detto...

Ragazzi,ho appena parlato con don Cesare, che è stato a trovare Gianni questa mattina nel carcere di Chisinau.Gli ha consegnato la lettera che ho scritto a nome di tutti i maglianesi e nella quale assicuravo la nostra solidarietà e impegno."Ringrazi tutti i Maglianesi a mio nome,sono una gran bella popolazione, non merito tanta attenzione per come mi sono comportato ma
da oggi mi sento meno solo,grazie, grazie, grazie." Sono le sole parole che è riuscito a dire a don Cesare tra la commozione e le lacrime. Avanti così! Ci vediamo lunedi sera da don Filippo e portate quanta più gente potete.

Anonimo ha detto...

Bene doc! ....ci fa' piacere ..ci vediamo lunedi'!

Anonimo ha detto...

Si tratta di un "caso umano" e come tale và aiutato dato che molti stranieri nel nostro paese per reati anche piu' gravi godono di arresti domiciliari in residence!
Che paghi cio' che deve pagare quindi ma in Italia nel pieno dei suoi diritti.

Anonimo ha detto...

Non sono daccordo e riprendo quello che dice carlo in merito a quel reato che è uno dei più odiosi e meschini.
Vi rendete conto che qualche moldavo o moldava si possa essere anche venduto un rene per quel visto?
Sempre carlo dice che quel popolo è sempre stato considerato ai margini delle società, sia ex socialiste, sia adesso libere e liberiste, perché allora approfittare di questa estrema povertà per truffare anche questa?
No,
che se ne stia a marcire in galera, il perdono lo chieda a Dio e a quelle povere persone scippate anche di un boccone di pane dalla loro bocca e a quella dei loro bambini.

Poi andate un po a vedere chi è quel prete su internet digitando il suo nome su google.

Anonimo ha detto...

ci sono cose più serie a mio avviso. quest'uomo ha palesemente sbagliato e ora sta pagando il male fatto a molti.provate a farvi un giro tra quei maglianesi gabbati da questo individuo o fate una riunione con loro e sentite che ne pensano.

Anonimo ha detto...

E il nostro vechietto detenuto in un cassaforte Russa a Chissinau, e da sottoliniare che il SIG Giuliani gli e stata revocata la sentenza dalla Corte Europea dei diritti Umani a gia sofferto e gli sono venuti 3 infarti e gli anno dato un sacco di botte.
Per i visto che a facilitato sicuramente cera coinvolto qualche funzionario di Ambasciata che se la spassa e lui e rimasto in carcere alla fine il visto lo dava Ambascita e non Giuliani, quindi aiutiamolo.
Si deve fare una petizione al Presidente della Repubblica .
E unica strada afinche Giuliani esca e forti pressioni diplomatiche , ricordatevi che i Moldavi se ne sono infischiati della Revoca della corte quindi non concorderebbero la trasferenza giudiziaria del detenuto.
Saluti

Anonimo ha detto...

CARI LETTORI
IL SIG GIOVANNI GIULIANI e chissa uno dei nostril cittadini Italiani uno dei piu anziani detenuto fuori italia con 3 infarti e una condizione orribile che non si puo nemmeno comparare a una dittatura sudamericana.
La Moldova non a intersse a far uscire GIULIANI perche ? La sentenza e stata REVOCATA DALLA CORTE EUROPEA DI STRASBURGO , forse perche ci sono messe Autorita Moldave nello scandalo dei visti e magari anche qualche funzionario Consolare?
Unica cosa che anno disponibile i Cittadini Maglianesi e di Chiedere a S.E. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA di intervenire presso le autorita Moldave , di scrivere anche una lettera al Nuovo Premier Italiano per sensibilizarlo.
Se le autorita Italiane non faranno nulla si dovra sensibilizare AMNESTY INTERNATIONAL , veramente il Signor Giuliani e chiuso in una maledetta cassaforte e sinceramente e una triste vergogna che un paese cosi per bene come ITALIA lasci marcire in un marcato di frutta e verdure a un Italiano cosi in precarie condizioni sanitarie.
La Moldova e cosi povera ancora piu del ALBANIA ! siete voi i Cittadini di Sabina a dover sensibilizare le autorita Italia e sopratutto la STAMPA!
Come mai nessun partito politico difende gli Italiani detenuti fuori dal nostro paese e una vergogna ...
Saluti e buona serata!

Anonimo ha detto...

Ciao vi posso consigliare un sito dei moldavi in Italia

Moldavia in Italia

Tutto in italiano

http://moldavia-italia.blogspot.com/

Anonymous ha detto...

Ciao vi posso consigliare un sito dei moldavi in Italia

Moldavia in Italia

Tutto in italiano

http://moldavia-italia.blogspot.com/

la giustizia ha detto...

Non sono daccordo e riprendo quello che dice carlo in merito a quel reato che è uno dei più odiosi e meschini.
Vi rendete conto che qualche moldavo o moldava si possa essere anche venduto un rene per quel visto?
Sempre carlo dice che quel popolo è sempre stato considerato ai margini delle società, sia ex socialiste, sia adesso libere e liberiste, perché allora approfittare di questa estrema povertà per truffare anche questa?
No,
che se ne stia a marcire in galera, il perdono lo chieda a Dio e a quelle povere persone scippate anche di un boccone di pane dalla loro bocca e a quella dei loro bambini.

Poi andate un po a vedere chi è quel prete su internet digitando il suo nome su google.

Anonymous ha detto...

ci sono cose più serie a mio avviso. quest'uomo ha palesemente sbagliato e ora sta pagando il male fatto a molti.provate a farvi un giro tra quei maglianesi gabbati da questo individuo o fate una riunione con loro e sentite che ne pensano.

carlo ha detto...

Questo Paese, la Moldova, è sempre stato considerato un popolo di straccioni, anche quando è stata semplicemente una delle repubbliche socialiste sovietiche; non per colpa loro, bensì per l'altissimo tasso di corruzione tra funzionari burocrati, polizia, magistratura, guardie di dogana.
Questo Paese non ha risorse, vive esclusivamente di rimesse di suoi cittadini migranti all'estero e di una agricoltura ancora povera e frantumata.
Ho sinceramente pietà per questa gente poiché conosco qualche cittadino di questa Nazione e debbo dire onesti nel proprio lavoro.
Se qualcuno di voi ha la possibilità di andare la domenica mattina nel piazzale dei vecchi mercati generali a Roma, troverà parcheggiati dei furgoni che raccolgono pacchi di connazionali che inviano ai loro familiari nel loro Paese.
Toccherete con le vostre mani quella tragica e povera realtà.

Certo che non c'entra niente con l'episodio di Gianni, ma aiuta certamente a capire di più quali siano i problemi.

Una pena enormemente spropositata rispetto al reato, anche se questo, truffa e corruzione ai danni di povera gente sembra individuare, è uno dei più meschini.

Chiedere l'estradizione per motivi di salute sembra essere la riciesta
più fattibile e sensata, oltre a quella strettamente attinente alla richiesta di un perdono per motivi umanitari.
carlo

cittadino naglianese ha detto...

Si tratta di un "caso umano" e come tale và aiutato dato che molti stranieri nel nostro paese per reati anche piu' gravi godono di arresti domiciliari in residence!
Che paghi cio' che deve pagare quindi ma in Italia nel pieno dei suoi diritti.

Alfredo ha detto...

Ragazzi,ho appena parlato con don Cesare, che è stato a trovare Gianni questa mattina nel carcere di Chisinau.Gli ha consegnato la lettera che ho scritto a nome di tutti i maglianesi e nella quale assicuravo la nostra solidarietà e impegno."Ringrazi tutti i Maglianesi a mio nome,sono una gran bella popolazione, non merito tanta attenzione per come mi sono comportato ma
da oggi mi sento meno solo,grazie, grazie, grazie." Sono le sole parole che è riuscito a dire a don Cesare tra la commozione e le lacrime. Avanti così! Ci vediamo lunedi sera da don Filippo e portate quanta più gente potete.

andrea_sabinamente_Staff ha detto...

Esatto,Ci raccontava Alfredo Graziani che Mons.Cesare metteva in risalto il "pesante" stato in cui i detenuti vengono trattati in questo carcere tanto da paragonarli , come condizioni ,a quelli del primi dell'ottocento.
Da cio' ne scaturisce il dovere di aiutare questo concittadino cercando che sia assicurata la "dignita'" anche di chi ha sbagliato; tramite leggi e cercando di coinvolgere anche il caso ai media e alle peronalità "addette ai lavori".
Diciamo che il nostro compito finisce quando la cosa riesce ad arrivare in mano alle autorita' competenti.

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