lunedì 5 settembre 2011

Manovra bis: via gli assessori e patto di stabilità per i piccoli comuni

dal sito de "Il Giornale di Vicenza"



PATTO DI STABILITÀ ANCHE SUI MINI-COMUNI. Altra mazzata. È stabilito che dal 2013 il Patto di stabilità si applicherà anche ai Comuni da mille a 5 mila abitanti: in pratica, lo Stato "paralizza" altri soldi nelle casse comunali per far figurare a Bruxelles che i conti italiani sono in ordine. Una norma che «strozza gli investimenti, comprime l'economia e impedisce ogni attività di salvaguardia ambientale o sicurezza idrogeologica», sbotta Enrico Borghi, vicepresidente Anci con delega alle aree montane.
UNIONI DI COMUNI OBBLIGATORIE. La nuova versione della Manovra impone poi l'obbligo ai piccoli Comuni con meno di mille abitanti, anche non confinanti, di confluire in "Unioni dei Comuni": tutte le funzioni saranno gestite in forma associata. E dal 2014 la mazzata dell'applicazione del Patto di stabilità cadrà anche su queste Unioni. Le proposte di Unione andranno spedite in tempi rapidi alla Regione, che poi deve garantire entro la fine del 2012 in ogni caso la costituzione delle Unioni e dare eventuali "aggiustamenti" alle regole. Non solo, i Comuni tra i mille e 5mila abitanti entro la fine dell'anno prossimo dovranno allearsi per gestire in forma associata, per almeno 10 mila abitanti, le sei funzioni centrali: amministrazione generale, vigili, scuole, viabilità-trasporti, territorio, sociale. Da notare che in sostanza tutti saranno soggetti al Patto di stabilità.
GIUNTE E CONSIGLI "DIMAGRITI", E RIUNIONI SOLO DI SERA. Come noto, arriva la scure anche su giunte e consigli. Per i Comuni fino a 10 mila abitanti: il numero di consiglieri viene praticamente dimezzato e poi niente assessori, oppure al massimo 2 o 4 via via che la dimensione dei Comuni sale da 1000 a 10 mila. E anche per le Province: per quelle come Rieti, ad esempio, si passerà da 24 consiglieri a 12, e da 8 assessori a 4. Ma anche qui c'è di più: nell'ottica di intralciare il meno possibile l'attività lavorativa, è previsto che nei Comuni fino a 15 mila abitanti le riunioni di giunta-consiglio si facciano solo di sera.
NIENTE PERMESSI AI CONSIGLIERI. Altra novità, salta il permesso giornaliero per i consiglieri comunali: potranno lasciare il lavoro solo per "il tempo strettamente necessario" a partecipare alle sedute.
LIBERALIZZAZIONI, O RISCHIO COMMISSARIAMENTO. Infine l'ultima tegola: per i Comuni che non rispettano l'obbligo di "liberalizzare" entro la fine del 2012, dismettendo ad esempio le società partecipate per realtà sopra i 50 mila abitanti, i prefetti dovranno dare un ultimatum e poi, in caso, commissariare gli enti.

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