«I cittadini reatini sono stati penalizzati dalle politiche gestionali miopi di chi ha amministrato la sanità e di chi ha scelto l’attuale dirigenza. Non è giusto che siano loro a pagare ed è per questo che, come sindacato, siamo pronti a lanciare una class action per chiedere i danni ai responsabili». Il segretario generale della Uil di Rieti, Alberto Paolucci, è pronto a passare ai fatti dopo l’annuncio degli ennesimi tagli al sistema della sanità reatina fatto dal direttore generale della Asl di Rieti, Rodolfo Gianani.
«Si è parlato di altri 300 tagli nella sanità – spiega Paolucci – finalizzati allo scopo di risparmiare diminuendo i costi del personale. Questo non è accettabile. Nel corso degli ultimi anni sono stati spesi milioni di euro per migliorare l’ospedale di Amatrice, l’ospedale di Magliano Sabina e l’ospedale di Rieti. Soldi spesi inutilmente, visto che le prime due strutture sono state smantellate mentre al De Lellis ci sono macchinari e sale operatorie che non possono essere usate per mancanza di personale».
«Di chi è la colpa di tutto ciò? - aggiunge Paolucci - Gli stessi politici che hanno scelto l’attuale classe dirigente della Asl reatina debbono sentirsi responsabili del danno arrecato a tutta la cittadinanza. Non possiamo più tollerare aumenti ingenti delle tasse, come quello che c’è stato per l’Irpef, ai quali corrisponde un calo dei servizi offerti e un conseguente calo della qualità della sanità reatina. È tempo che chi ha sbagliato paghi, per questo motivo - conclude il segretario reatino della Uil - stiamo predisponendo un’azione legale collettiva, una class action, affinché Rieti e i reatini vengano risarciti per il danno che hanno subito».
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