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domenica 4 marzo 2012

Parte la sterilizzazione delle colonie feline



L'ordinanza prevede che:
la sterilizzazione dei gatti liberi e successiva riammissione all’interno della colonia di provenienza, a cura del Comune e della Azienda Sanitaria Locale;
le colonie feline non possono subire maltrattamenti né possono essere di norma spostate dal luogo ove abitualmente risiedono;
eventuali trasferimenti potranno essere effettuati esclusivamente per la loro tutela o per comprovate e documentate esigenze ambientali territoriali o sanitarie;
la cattura dei gatti liberi, solo per la cura, la sterilizzazione e l´eventuale trasferimento potrà essere effettuata sia dall´Azienda Sanitaria Locale che dalle gattare/gattari o dalle Associazioni di volontariato appositamente incaricate dal comune;
il divieto per chiunque di ostacolare od impedire l´attività di gestione di una colonia felina o di gatti liberi nonché asportare o danneggiare gli oggetti utilizzati per la loro alimentazione e cura (ciotole, ripari, cucce, ecc.);
il Comune riconosce l´attività delle persone o associazioni che si adoperano costantemente o in maniera episodica per la cura ed il sostentamento delle colonie feline, tali soggetti, sono obbligati: a rispettare le norme per l´igiene del suolo pubblico, evitando la dispersione di alimenti, depositandoli in apposite ciotole;
a provvedere alla pulizia della zona dove i gatti sono alimentati dopo ogni pasto;
a posizionare apposite lettiere, che dovranno essere periodicamente svuotate;

• sulle aree pubbliche è permesso il posizionamento di cucce, mangiatoie e lettiere per gatti previa comunicazione al Comune, che potrà disporre prescrizioni in merito;
in ogni caso dovranno essere posizionate in modo tale da permettere il passaggio di mezzi di locomozione nelle aree viabili e di carrozzine per disabili sui marciapiedi;

L'ORDINANZA DISPONE ALTRESI’ che in sede di prima attuazione della presente ordinanza, si proceda alla sterilizzazione dei gatti liberi, decorsi 30 giorni dalla pubblicazione sull’Albo Pretorio, la più ampia diffusione e la pubblicazione del censimento delle colonie feline sul sito istituzionale del Comune, in modo che i cittadini possano prenderne visione e indicare, nello stesso termine di 30 giorni, se Taluno dei gatti censiti, sia il proprio animale di affezione, ovvero comunicare la disponibilità ad occuparsene, curandone il sostentamento, nel rispetto delle norme per l´igiene del suolo pubblico.

martedì 6 dicembre 2011

Parte il censimento dei gatti

dal sito de "il Corriere di Rieti" 


venerdì 21 ottobre 2011

Ritrovato Darky a Magliano: ne parla il Corsera

dal sito de "Il Corriere della Sera"

LA STORIA SBALZATO DALL' AUTO, DARKY ERA SPARITO NEL NULLA

Perdono il micio nell' incidente Facebook lo ritrova 3 mesi dopo Torna a casa Darky, il micio nero senza coda, per il quale il popolo di Facebook si era mobilitato questa estate. Storia commovente e storia vera quella del micio di quattro anni che, il 6 agosto scorso, è stato sbalzato fuori dall' auto nella quale viaggiava insieme ai suoi padroni. Il mezzo è stato tamponato violentemente sull' autostrada, mentre la famiglia era in viaggio per le vacanze, nelle vicinanze di Magliano Sabina, al confine tra Umbria e Marche (ndr, possibile che non si vadano a vedere una mappa?). I proprietari sono finiti in ospedale. Il micio con il trasportino è volato nei campi, lontano dal luogo dell' incidente. Nel caos seguito ai soccorsi, nessuno ha fatto caso alla cesta, che nell' impatto si era aperta. Per Roby, 46 anni, e il marito, dimessi dall' ospedale e rientrati a Milano, è cominciata una ricerca quasi disperata. «Avevo un po' di amici su Facebook. In poco tempo sono decuplicati, ora sono seicento - racconta Roby -. Ho lanciato un gruppo per Darky e grazie a questa rete è partita una ricerca a tappeto che ha dei risvolti veramente commoventi. C' è stato chi, nei mesi scorsi, ci chiamava soltanto per sapere come stavamo, io e mio marito, gente sconosciuta che ha partecipato con slancio a questa incredibile ricerca». Darky è stato trovato ieri, a due mesi e mezzo dall' incidente e non lontano dallo stesso luogo nel quale si era perso. L' appello della Rete è stato raccolto e ha funzionato. Per Darky sono state organizzate «battute» di ricerca nei campi attorno all' autostrada. Setacciate cantine e aziende agricole. L' associazione animalista locale, Incrociamo le zampe, ha rilanciato il tam-tam. Finché Darky non è stato avvistato. E, ieri appunto, catturato. «Certo due mesi e mezzo sono un tempo record - commenta Laura Borromeo, comportamentista milanese -. È risaputo che i gatti rimangono il più vicino possibile alla zona dove si perdono, cercano un riparo, una tana. Hanno una strategia molto diversa, se non opposta, a quella dei cani: prima pensano, poi agiscono. Sono più filosofi. In concreto, si nascondono e studiano ciò che accade attorno, suoni, rumori, movimenti. Per capire se possono muoversi, se rischiano di diventare, loro che sono predatori, delle prede». I gatti hanno una incredibile resistenza. «Anche alla fame. Possono stare giorni e giorni senza mangiare. Si spostano solo quando sono certi che il territorio è sicuro. Ma si muovono al buio». Per questo vanno sempre cercati di notte. «Non credo di sbagliarmi se dico che in questi due mesi e mezzo Darky ha trovato di che sfamarsi. Non avrebbe potuto sopravvivere altrimenti». Ma la prova di resistenza la dice lunga sulle capacità di resistenza dei felini. Ieri Darky si è appallottolato sulle ginocchia di Roby strafelice. «Bene ha fatto la sua proprietaria a non arrendersi. Un micio, anche quando cambiamo casa o andiamo in vacanza, può rimanere nascosto anche una settimana al sicuro sotto ad un mobile. Neppure la nostra presenza nella nuova casa è garanzia sufficiente per uscire allo scoperto», conclude Borromeo.
P. D' A.
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