martedì 4 dicembre 2012

I burini e Renata Polverini

dal sito de "Il Giornale di Rieti"


di Gianfranco Paris


Tutti sanno che la governatrice del Lazio vinse nel 2010 contro Emma Bonino per merito dei voti degli elettori delle 4 province, di quelli che a Roma vengono chiamati “i burini”. [...] Renata cominciò subito a ricambiare il favore ricevuto con una serie di provvedimenti a catena che i meschini non si sarebbero mai aspettati. 
[...] Affondò il bisturi nella sanità eliminando ospedali e presidi zonali e riducendo posti letto per concentrare il più possibile la sanità sulla capitale. Un tour de force impressionante di fronte al quale niente hanno potuto le proteste dei sindaci e dei sindacalisti dei burini. Pensate che a Magliano Sabina e ad Amatrice Renata aveva vinto a mani basse. Non un cenno di dissenso di Antonio Cicchetti che di quei voti era stato il viatico principale!
Ora è arrivato l'ultimo regalo. Tutti sanno che il consiglio regionale è squilibrato su Roma che elegge più dei due terzi dei consiglieri. I consiglieri regionali eletti in rappresentanza dei burini contano poco o niente. Quelli di Rieti meno di niente. Se qualche volta i sabini hanno ottenuto un assessorato, sempre meno di niente. Vedasi quello ultimo della Sentinelli. L'unico vantaggio lo hanno ottenuto gli eletti che hanno ricevuto laute prebende, quelle si! Ai burini le sole chiacchiere. Tutto questo accadeva quando il consiglio regionale era composto da 70 consiglieri, come prevedeva lo statuto dell'ente.
Ieri Renata ha deciso in modo diverso. Ha firmato un decreto con il quale indice le elezioni per il 10 e l'11 febbraio e un decreto che stabilisce che il numero dei consiglieri regionali sarà di 50, anziché 70, di cui 10 nel listino del candidato presidente. Con questo numero di consiglieri da eleggere la rappresentanza nel consiglio regionale delle province sarà ulteriormente ridimensionata e se oggi non contiamo un tubo, dopo queste elezioni sarà come se non ci fossimo. Il consigliere sabino poi ci potrà essere solo attraverso il listino del vincitore. [...]

Di fronte a questa situazione gli uomini politici che guidano il “gregge” dei burini di terra sabina si battono strenuamente per mantenere la provincia di Rieti nel Lazio. A fronte del Comitato che sta raccogliendo le firme per indire un referendum per verificare la volontà dei sabini sulla possibilità di transitare in Umbria, Melilli, Petrangeli, Lodovisi, Perilli ecc..si battono per rimanere nel Lazio, per ora accorpati alla provincia di Viterbo, ma con il programma futuro di vederci parte dell'area metropolitana di Roma. Una proposta veramente degna di raffinate prospettive politiche per la nostra terra! Qualche giorno fa Fabio Melilli, l'attuale presidente della moritura provincia di Rieti, dichiarando ufficialmente di essere contrario alla prospettiva di trasferire la Sabina in Umbria, dichiarò anche che ciò non serviva perché allo stato attuale la regione Lazio ci garantiva con la elezione comunque di consiglieri regionali, se però questa prospettiva andava a farsi benedire con una riduzione del numero totale sarebbe stato necessario rivedere questa posizione. Che dice ora che questa riduzione è avvenuta? Sarà favorevole al referendum? [...]

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