martedì 23 agosto 2011

Un punto di vista sui "cedri" di Viale San Lorenzo

Nel corso della giornata di ieri, grazie al blog Terra si è diffusa la notizia che i cedri di Viale San Lorenzo saranno abbattuti. Contestualmente alla diffusione via blog si è scatenato anche un piccolo tam-tam sul social network facebook. Cittadini indignati per il taglio che discutevano delle eventuali azioni sia di protesta che di sensibilizzazione volte ad impedire il taglio di alberi che fanno parte del panorama maglianese da almeno 50 anni.
Per capire ancora meglio la questione è però a mio avviso necessario leggere la delibera n° 145 del 03/08/2011 "Alberature in V.le S.Lorenzo: determinazioni", documento di pubblico dominio in quanto presento nell'albo pretorio on-line del sito comunale.
Dalla lettura di tale documento si evince come il taglio sia conseguente a segnalazioni di cittadini maglianesi e venga giustificato da una perizia di un tecnico laureato. E' altresi importante riportare, per una visione globale che c'è chi dice che sarebbe bastato uno studio accurato sulla potatura e ricorda le posizioni che assunse l'allora forza di opposizione MI per il taglio dell'ippocastano di Viale XIII Giugno.
 
La questione è dunque complessa perchè alla coscienza ecologista che tutti dovremmo possedere si aggiunge una perizia firmata che giustifica il taglio di alberi per motivi di sicurezza. Come comportarsi allora? Incatenarsi agli alberi? Dire che è per la sicurezza e lasciare fare?
Una soluzione, anzi una pretesa che il cittadino della strada deve fare sua secondo me è la seguente, anzi sono le seguenti:
- Trattandosi del parere di un tecnico laureato fondato su motiviazioni legate all'incolumità delle persone credo esso vada rispettato, perchè ognuno deve fare il proprio lavoro e rispettare quello degli altri. Ma come ad esempio letto anche sul blog Aprile, quello che si può chiedere è un reimpianto contestuale al taglio. Ok, quegli alberi sono un pericolo? Mettiamo l'area in sicurezza senza per questo lasciarla al solo cemento e parcheggi. Tale soluzione è presente nella delibera e l'Amministrazione dovrà però attuarla nell'imminente, per non lasciare spoglio uno scorcio al quale siamo da sempre abituati.
- Qualora non sia possibile un espianto che garantisca il proseguio della vita della pianta, giocoforza verranno creati alcuni metri cubi di legna. Che si "tracci" allora il destino di questo combustibile, e anzichè fargli prendere strade "alternative", essa potrebbe essere venduta dal comune stesso e il ricavato assegnato ad una destinazione d'uso "verde".
L'importante è che da una questione facilmente risolvibile e discutibile non si crei un ulteriore caso di incattivimento della situazione locale, cosa di cui non si sente il bisogno.

Franz

Ulteriori informazioni e punti di vista sono presenti sui blog Terra e Aprile, mentre copia della delibera è stata pubblicata dal blog Magliano Democratica.

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