giovedì 25 agosto 2011

Ancora sui cedri di Viale San Lorenzo

L'amministrazione si faccia carico di una azione veramente forte. Non mi riferisco certamente al taglio. Ma all'opportunità di utilizzare quegli alberi come segnale alla comunità. In un periodo dove molti sentono il bisogno di una data zero, di mettere una riga e dare un taglio al modus operandi molto simile a ciò che c'era prima si faccia un passo indietro e si lascino quegli alberi li dove sono. Si approfondisca magari il discorso relativo ad una potatuta che possa mettere in SICUREZZA l'area, o interventi similari che assieme alla sicurezza garantiscano che un panorama, un arredo (passatemi il termine) sempre esistito, non venga meno.

Credo, amministratori, che dietro il taglio, anzi dietro il mancato taglio possa nascondersi qualcosa di ancor più grande che magari sfugge. Un segnale di distensione, un segnale che potrebbe dimostrare che "una cosa che si poteva evitare si è evitata".

Dopo il primo post scritto ho avuto modo di confrontarmi con un bel pò di persone. Abbiamo discusso sulla relazione, sulla pericolosità, sulla indubbia bellezza di quegli alberi e su come essi siano un biglietto da visita "storico" per la nostra Magliano. Credo che chi amministra debba fare lo stesso e tenere conto del polso della comunità e percepirne magari un segnale che possa far virare la rotta da una decisione presa oppure modificarla in parte. Si può prendere una decisone, e poi vedendone le reazioni si può benissimo tornare indietro, modificarla, adattarla e migliorarla, e pensare nuovamente al da farsi, e non ci sarebbe a mio avviso nulla di male. Contrariamente invece al prendere una decisone e portarla avanti per "tigna" o perchè si crede che il ripensamento sia una segnale di debolezza. A mio avviso no e lo scrissi anche a Lini nel caso del cimitero. Tutto ciò di pari passo con l'ovvia importanza che si deve dare all'aspetto relativo alla sicureza dell'area.

Il post a cui ho fatto precedente riferimento è stato in parte frainteso poichè io parlavo dell'esistenza di una relazione fatta da un tecnico, ma non per questo mi dichiaravo favorevole. Dicevo solo che essendoci una relazione, e ponendomi nel caso estremo di taglio, si sarebbe dovuto esegurie il tutto quantomeno conforme alla relazione stessa, ossia reimpianto contestuale e attenzione nel combustibile ricavato. Ma non torniamo su cose già discusse e che mi hanno dato modo di confrontarmi con alcuni persone e intrattenere piacevoli scambi di opinione.

Torniamo sull'oggetto di questo post. Chiedo e spero che si possa fare una ulteriore riflessione su ciò che potrebbe significare FARE UN PASSO INDIETRO. Passo indietro nel ridiscutere la questione, valutando le alternative. Dietro al porre di nuovo in discussione il caso, può a mio avviso nascondersi un segale di quela data zero che io, come molti altri, auspico.

Franz


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