mercoledì 25 giugno 2008

A proposito della settimana maglianese...

Durante la settimana maglianese ho avuto il piacere di ospitare due miei amici dell'uni. Michele lo conoscete quasi tutti, perche "orimmai et'è mezzu majjanese", l'altro ragazzo, Francesco, veniva invece a Magliano per la prima volta...gli ho pregato di scrivere due righe in quanto anche lui, come Michele, viene da un paesino calabrese grande come Magliano, e anche lui, come Michele, è membro di un'associazione come la nostra chiamata "Liberamente"...
(http://cantiereliberamente.blogspot.com/)

Impressioni di una settimana maglianese...

Quando ho letto il programma della settimana maglianese sono rimasto un po’ perplesso. Ho cominciato a chiedermi e a chiedere perche quella festa, com’è venuta l’idea, come si potevano realizzare tutte quelle attività, cosa giustificava tutto quell’impegno …
Le risposte mi sono venute da sole quando ho visto i ragazzi di Magliano, e in mezzo a quell’entusiasmo mettersi a dare una mano ti viene come la cosa più naturale del mondo.
Sono stati tanti gli spunti di riflessione quella sera. Innanzitutto i ragazzi che servivano ai tavoli, con il sorriso in bocca, come se stessero facendo la cosa più bella del mondo, e con l’attenzione di un cameriere dell’Hilton; quando poi pensi che sono li che lo fanno gratis, cominci a riflettere su che cosa significa fare qualcosa per la propria comunità, su quali soddisfazioni ti può dare, anche se non te ne rendi conto.
Poi c’erano i ragazzi che suonavano, che si mettevano in gioco, con le imperfezioni delle loro esecuzioni, ma con la grinta di chi ha fatto della musica una parte importante della propria vita, e di chi a fatto cinquanta chilometri per illudersi consapevolmente di aver guadagnato qualcosa, che poi ti va bene se ci riesci a coprire la benzina e l’affitto degli strumenti, ma l’importante è condividere con gli altri quello che sai fare. E la cominci a riflettere su cosa significa avere una passione, e su come sia importante condividere.
Poi c’era la mostra fotografica sull’Africa, dove entri per caso e per caso cominci a chiacchierare con chi l’ha realizzata, che ti descrive tutto con una partecipazione che ti coinvolge, e che solo una splendida bambina che cerca il suo papà riesce ad interrompere. E la cominci a riflettere su che cosa significa solidarietà, sulle nostre responsabilità anche verso persone che non conosciamo.
E poi c’era la gente di Magliano, cordiale e simpatica, che, anche se vivo a Roma e ho lasciato la mia famiglia a 500 chilometri di distanza, mi ha fatto sentire un po’ a casa mia.


Francesco Bevilacqua

3 commenti:

Anonimo ha detto...

e io ho avuto il piacere di conoscerli , di farci belle chiacchierate e condiveidere anche opinioni su diverse esperienze...due ragazzi in gamba!

Anonimo ha detto...

Gran belle parole! Credo che possano strappare un sorriso di soddisfazione a qualunque maglianese con un minimo di "elasticità mentale" (cosa che a quanto pare parecchi a magliano non hanno purtroppo!).

Posso solo ringraziare Francesco per il suo intervento!

Speriamo che (se la cosa si ripeterà, e personalmente lo spero con tutto me stesso) sarai tra i nostri anche il prossimo anno!

Anonimo ha detto...

" Poi c’era la mostra fotografica sull’Africa, dove entri per caso e per caso cominci a chiacchierare con chi l’ha realizzata, che ti descrive tutto con una partecipazione che ti coinvolge, e che solo una splendida bambina che cerca il suo papà riesce ad interrompere. E la cominci a riflettere su che cosa significa solidarietà, sulle nostre responsabilità anche verso persone che non conosciamo..."

Grazie anche per aver cosi minuziosamente descritto la chiacchierata di quella sera che , come gia' dicevo , mi ha dato la possibilita' di conoscere persone capaci di saper "ascoltare e condividere" discorsi e tematiche che,credimi ,non capita con tutti...
spero vivamente che lla settimana maglianese 2009 ...sarete di nuovo dei nostri e per qualche altro giorno "risentirvi un po' a casa vostra"!!

ANDREA

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