mercoledì 4 agosto 2010

Verso una risoluzione della questione pedaggi

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Dopo il Tar il Consiglio di Stato. Ieri la quarta sezione di Palazzo Spada ha respinto la richiesta attraverso la quale presidenza del Consiglio dei Ministri e Anas avevano proposto la sospensione in via cautelare d’urgenza del provvedimento emanato lo scorso 29 luglio dal Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, che ha bloccato (almeno in teoria) gli aumenti dei pedaggi autostradali sui raccori con Roma (e non solo). Da stamattina le tariffe dei caselli “reatini” di Fiano Romano, Ponzano, Magliano Sabina, sull’A1, e Valle del Salto, sulla A24, dovrebbero tornare ai valori di giugno: 1 euro e 20 centesimi anziché 1 e 50 per il primo, 2 euro e 20 (contro i 2 e 70) per il secondo, 3 euro (invece di 3 euro e 80) per il terzo, 5 euro e 90 centesimi (contro i 6 euro e 90) del quarto. Almeno fino al 31 agosto prossimo, data in cui i giudici del Consiglio di Stato hanno fissato l’udienza per discutere, in via definitva, la sospensione del decreto del Tar impugnato sia da Palazzo Chigi che da Anas. Ieri, nel frattempo, il consiglio di amministrazione di Atlantia spa (il principale gestore della rete autostradale italiano) ha approvato la relazione finanziaria semestrale, dichiarando che “le società concessionarie rimangono in attesa di istruzioni da parte di Anas, dopo che il Tar del Lazio ha accolto l’istanza di sospensiva del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di maggiorazioni tariffarie dal primo luglio 2010”. Ieri però, secondo quanto riportato dalle agenzie, nessuna comunicazione sarebbe giunta alle concessionarie da parte di Anas, neanche dopo la decisione del Consiglio di Stato. Anas che, nei giorni scorsi, aveva detto di non aver alcuna intenzione di ripristinare le tariffe dei caselli autostradali, e di voler attendere il verdetto di Palazzo Spada prima di prendere qualsiasi decisione. Bisognerà ora capire se l’azienda stradale italiana intenda attendere l’udienza del 31 agosto, o se intenda rimodulare i pedaggi già da stamattina. C’è chi non ha alcun dubbio in proposito: “Ad oggi gli aumenti dei pedaggi introdotti dal Governo sono illegittimi - spiega in una nota il presidente Codacond Carlo Rienzi -. Se non verranno ripristinate le vecchie tariffe potrebbero configurarsi addirittura dei reati a danno degli utenti, quali appropriazione indebita e truffa aggravata”. Per questo c’è chi, come il gruppo del Partito democratico della Regione - che all’inizio di luglio protestò in blocco al casello di Fiano Romano - si dichiara pronto già da oggi a denunciare Anas alla Procura della Repubblica. L’accusa? “Appropriazione indebita e truffa. L’Anas - spiega il capogruppo Esterino Montino - non sia una repubblica a parte”. I primi a scoprirlo saranno i pendolari reatini diretti a Roma, a partire da stamattina.

Paolo Giomi

Altri articoli:
- Articolo sul Corriere di Rieti
- Articolo sul Messaggero

0 commenti:

Related Posts with Thumbnails