venerdì 4 aprile 2008

Dal Corriere di Rieti

Pubblichiamo di seguito gli articoli apparsi sul Corriere di Rieti.

di Beatrice Masci
MAGLIANO SABINA - Credeva che il padre fosse morto. Oggi lo ritrova in carcere in Moldavia, dove deve scontare una pena di dieci anni per truffa. E’ l’incredibile storia di Matteo, che da tanti anni vive a Roma, e di suo padre, Giovanni (per tutti Gianni) Giuliani. Una storia che don Cesare Lodeserto sta seguendo con impegno e passione da tanti anni, nella speranza che si risolva al più presto, anche perché Gianni ha già avuto tre infarti. “Alcuni giorni fa - racconta don Cesare che da 24 ore è tornato in Moldavia - mi ha telefonato Matteo Giuliani raccontandomi tutta la sua incredibile storia. Credeva che il padre fosse morto, quando, tredici anni fa, aveva iniziato a cercarlo. Da allora vive a Roma. Solo in questi giorni, grazie agli articoli sui giornali e forse agli amici che gli sono rimasti a Magliano Sabina, ha appreso tutta la storia e mi ha contattato. Vuole assolutamente venire in Moldavia e mi ha detto di avere già contattato un avvocato. Nei giorni scorsi si sono fatti vivi anche due fratelli di Giovanni Giuliani e, a quanto mi risulta, si sono messi in contatto con le autorità di Magliano Sabina. Questa assurda vicenda potrebbe terminare nel migliore dei modi”. Matteo Giuliani, 25 anni, papà di una bambina di tre, Martina, vive come in un sogno. “Ho appreso l’intera vicenda tramite internet e ho subito contattato don Cesare - racconta -. Di mio padre non avevo più notizie da quando, all’epoca avevo appena dodici anni, i miei genitori si separarono. Una situazione assurda per un bambino. Io volevo vederlo, trovarlo, ma non avevo appigli e non sapevo a chi rivolgermi. Addirittura credevo che mio padre fosse morto”. E invece lo ritrova vivo, ma rinchiuso in un carcere moldavo. “Ho già contattato un avvocato - spiega Matteo che, dopo tutti questi anni di silenzio, non intende perdere un secondo -. Voglio aiutare mio padre e riportarlo al più presto in Italia a conoscere la sua nipotina. Aspetto che don Cesare mi dia l’ok per andare in Moldavia per incontrare papà. Da solo non posso far nulla, per questo non sono ancora partito. Spero sia questione di ore o al massimo di qualche giorno, perché ho tanta voglia di rivederlo”. Matteo non sa che la Farnesina sta seguendo il caso e che addirittura ha convocato per la settimana prossima una delegazione di maglianesi: “Sono veramente felice, ogni aiuto è ottimo e l’impegno della Farnesina può accelerare i tempi”. Dunque per Gianni Giuliani, nell’attesa e nella speranza di un lieto fine, c’è ora la felicità per un figlio ritrovato e addirittura per scoprirsi nonno di una bambina di tre anni. Visti i presupposti la situazione potrebbe finire nel migliore dei modi. Migliore dei modi che potrebbe non voler dire scarcerazione ma forse estradizione in Italia. In questo modo Giovanni potrebbe non solo curarsi ma stare comunque vicino al figlio e ai propri familiari. Intanto, il caso dovrebbe arrivare sul tavolo dell’ambasciatore italiano a Bucarest (Romania) già dalla prossima settimana. La comunità maglianese dopo aver appreso la notizia che Giovanni Giuliani è rinchiuso da anni in un carcere di Chisinau, la capitale, si sta mobilitando per aiutarlo. L’uomo, originario di Magliano, ha vissuto nel centro sabino fino agli anni ’80, poi di lui si erano perse le tracce. A dire dove era finito è stato don Cesare Lodeserto, sacerdote della fondazione “Regina Pacis”, che ha già informato della situazione il ministro degli Esteri Massimo D’'Alema. Giovanni, 65 anni, è accusato di truffa. Una prima sentenza lo aveva condannato a 15 anni. Sentenza poi annullata dalla Corte di Strasburgo. Perciò è arrivata la condanna a 10 anni ed anche contro quella c’è un ricorso pendente alla Corte Europea. Intanto però Gianni, secondo quanto affermato da don Cesare, è allo stremo. Ha avuto tre infarti e le sue condizioni di salute sarebbero critiche. Per questo è stato chiesto, “al di là delle valutazioni di tipo giuridico”, al governo di fare qualcosa. La strada più percorribile sembra quella di chiedere il trasferimento in un carcere italiano e non tanto la grazia. A Magliano Sabina, intanto, prosegue la raccolta delle firme per l’appello a D’'Alema.

di Paolo Di Basilio
MAGLIANO SABINA - La prossima settimana una delegazione di maglianesi sarà ricevuta negli uffici del ministero degli Esteri per parlare del caso di Gianni Giuliani, l’uomo originario di Magliano recluso in Moldavia. Un appello a muoversi per chiedere un trattamento più umano per Gianni e, se possibile, l’estradizione. Uno dei tanti tentativi fatti dopo la lettera, inviata la scorsa settimana, da don Cesare Lodeserto al ministro degli Esteri, Massimo D’'Alema. Un tentativo che sembra aver fatto centro. Ieri mattina uno degli estensori dell’appello è stato contattato telefonicamente da un funzionario della Farnesina. Dopo averlo messo a conoscenza che da mesi il ministero si sta occupando del caso, si è detto soddisfatto che dalla terra d’origine di Giuliani si sta muovendo qualcosa. La questione è già sul tavolo dell’ambasciatore italiano a Bucarest che è competente anche per la Moldavia. Per il momento, viste le condizioni di salute di Gianni, hanno detto dalla Farnesina è importante aiutare quest’uomo anche facendogli sentire la vicinanza della sua terra. Per il resto il funzionario ha organizzato un incontro con una delegazione di maglianesi per mercoledì alle ore 10: in quella sede i membri del comitato che sta sorgendo per aiutare Gianni verranno messi a conoscenza dello stato delle trattative e delle azioni avviate verso la Moldavia. Per ottenere l’estradizione - che sembra la via più percorribile - bisogna però sciogliere dei nodi che sarebbero legati alle pene accessorie comminate a Giuliani che è accusato di truffa.

di Paolo Di Basilio
MAGLIANO SABINA - “Bisogna chiedere la garanzia che un detenuto italiano venga trattato nel rispetto di tutti i diritti umani”. Non sta in prima linea ma il tema legato a Gianni Giuliani è arrivata pure sul suo tavolo. Ma il sindaco di Magliano Sabina non si sbilancia più di tanto anche perché di documenti ufficiali sulla vicenda ne ha avuti veramente pochini. “Nei giorni scorsi - dice il primo cittadino - ho ricevuto via fax la copia della lettera inviata da monsignor Cesare Lodeserto al ministro degli Esteri. Tutto qui. E’ poco per chiedere al Comune azioni ufficiali, aspettiamo notizie dall’ambasciata e dalla Farnesina”. Per il sindaco perciò non bisogna “entrare nel campo della vicenda giudiziaria che deve fare il suo corso”, ma “puntare sull'aspetto umanitario”. Per questo il primo cittadino lancia un appello “affinché il detenuto Giuliani venga trattato nel rispetto dei diritti umani”. Per quanto riguarda i processi e l’eventuale estradizione “ci sono organi competenti che possono occuparsene avendo a disposizione tutta la documentazione”. Per il momento - conclude Lini - “abbiamo a disposizione solo le notizie che ci ha fornito monsignor Lodeserto. Per presentarci davanti alla diplomazia ci vuole di più. Il tutto - conclude ribadendo il concetto il sindaco d i Magliano- “chiedendo un trattamento umano per l'uomo”.

38 commenti:

Anonimo ha detto...

" Per presentarci davanti alla diplomazia ci vuole molto di più."
Dichiarazione di Lini alla stampa.
Infatti mentre Lui aspetta gli eventi altri hanno ottenuto un incontro alla Farnesina. Tutto sta a volerlo. Bello smacco per i soloni della politica...

Anonimo ha detto...

Vabbeh.... sò ragazzi.
Questi non si smentiscono mai!

Anonimo ha detto...

Questo è un commento su aprile e vorrei dai diretti interessati una risposta alla domanda che rivolgo loro al termine di questo.

Voi di sabinamente non c'entrate, ma poiché vi ritenete un luogo indipendente e aperto, sfrutto questa opportunità.
grazie.

..."Forse non ci siamo spiegati:
Siamo d'accordo con il sindaco poiché questi, non avendo sufficienti elementi per poter valutare la questione, di fatto si attiene ad una attenta cautela.
Costui, il detenuto, non dimentichiamo che "ha preso" se non vado errato 15 anni per truffa, ingannando, deludendo povera gente e la speranza di queste ad ottenere un visto per il "paradiso" occidentale.

Non vogliamo assolutamente farci portavoce del primo cittadino, ma il buonsenso ci suggerisce attenerci giustamente anche noi alla cautela.

A proposito, ho dato una letta al messaggero di questa mattina; ma non si doveva costituire un comitato pro?...
allora perché è citata soltanto "Magliano Insieme"?
Non erano presenti tutti eccetto forse noi di SD?

Cari concittadini (parte), non imparerete mai a comportarvi come sarebbe opportuno fare in determinate circostanze".

6 aprile 2008 21.40

Anonimo ha detto...

Invito a rispondere a quanto scritto da Carlo poichè sinceramente non è la prima persona che sento essersi un po' diciamo stupita del fatto che si vado al ministero degli esteri non come delegazione di un comitato ma come delegazione di un movimento politico.

Sperando che questo spazio possa servire a chiarire non a dividere.

Anonimo ha detto...

Per tutti coloro che non distinguono tra l'essere maglianese e quello di essere membro di un movimento politico, voglio dire che l'incontro è stato ottenuto dal sig. Ruggeri Antonello come "Maglianese" e non come componente di un movimento. Alla richiesta dei nomi della delegazione,oltre al suo essendo relatore dela ettera inviata al ministro, ha ritenuto dare quello del Sindaco, come rappresentante di tutti(nonostante le perplessità espresse),quello di Don Filippo e quello mio.Forse in questo è stato commesso un errore.Comunque se c'è qualcuno che desidera andare sono pronto a cedergli il mio posto.L'importante non è chi fà, ma cosa si fà. Alla fine capisco, questo è un diverso modo di parlare che alcuni non intendono o non vogliono intendere. Non si riesce a concepire che si può fare una cosa senza un secondo fine,senza un ritorno,con l'obiettivo soltanto di aiutare un compaesano in gravi difficoltà, senza chiedersi cosa ha fatto e perchè,pazienza!

Anonimo ha detto...

Dimenticavo, ci vediamo questa sera da Don Filippo alle 21.

Anonimo ha detto...

Di un movimento no, ma di un comitato pro, si.
Quale rappresentante di questo comitato avrebbe dovuto presentarsi e no come singolo cittadino;
altrimenti sapresti spiegare del perché della richiesta ai vari partiti ed associazioni di aderire a tale iniziativa?

Non è quindi l'appropriarsi o meno di onori di questo o quel movimento, bensì una giusta e corretta informazione, ed un dovuto rispetto a tutti coloro che direttamente od indirettamente contribuiscono ad un eventuale successo di tale iniziativa.

chiudo citando il nome di un'associazione che tratta di queste problematiche, "Nessuno tocchi Caino";
ma io aggiungo,
"Prima non si uccida Abele".

Anonimo ha detto...

....è come fà a cappellate cu ventu.

Anonimo ha detto...

Vedo con dispiacere anche te scivolare sul viscido pavimento unto di liquame; davvero non vorrei ricredermi.

Anonimo ha detto...

Io voglio aggiungere solo una cosa: ognuno le risposte le dia alla propria coscienza se crede di averne una. Per il resto mi sembra di percepire che qualcuno stia producendo pretesti e distinguo di vario genere solo perchè non è convinto che questa questione possa generare consenso. Se ci fosse stata la certezza che un impegno a favore di Gianni avesse prodotto dei vantaggi certi, statene pur sicuri, che tutti si sarebbero impegnati. Io non conosco Gianni di persona ma solo per sentito dire. Della sua vicenda giudiziaria non posso, ne sarei in grado, di dare giudizi. Credo che la sua vicenda umana meriti quantomeno attenzione e allo stesso modo credo sia giusto comportarsi per tante altre vicende. Non sto qui a parlare di carità cristiana o di altri concetti astratti ma di solito io non mi chiedi se quello che faccio produca vantaggi o meno. So solo che se fosse vera anche una piccola parte di quanto si sa della sua storia, ciò avrebbe prodotto già da tempo l'espiazione di tutte le colpe di cui mi hanno raccontato in giro. E comunque non sta certo a me stabilire se condannare o meno. Tornando invece alla vicenda che a "qualcuno" sembra aver dato così fastidio, provo solo tanta amarezza. Trovare giustificazioni alla propria voglia di non impegnarsi addossando responsabilità inesistenti agli altri, lo trovo deprimente. Ho scritto una mail al Ministro come cittadino Maglianese poichè non esiste ancora alcun comitato, mi è stato risposto che c'era la disponibilità di fissare un appuntamento. Ho (insieme ad Alfredo) invitato il Sindaco e Don Filippo a venire. Il Messaggero ha associato in buonafede il nome mio e di Alfredo al Movimento Magliano Insieme e questo sembra aver turbato qualche anima che pretestuosamente ha pensato per questo di non dover essere più caritatevole. Bene: di questo risponda alla propria coscienza e a nessun altro. Io di quello che faccio o non faccio rispondo alla mia.
P.S. Se qualcuno di quelli che si sentono "lesi" sa spiegarmi per quale motivo non ha scritto la stessa lettera che io ho scritto, gliene sarei veramente grato.
A Carlo invece dico soltanto che prima di aprire bocca e dare aria ai denti, farebbe bene a leggere ciò che io ho scritto al Ministro e più in generale ad informarsi bene.

Anonimo ha detto...

Non c'è più sordo di chi non vuol sentire.
Non sono mai entrato nel merito, ne in nella forma per la quale tu sei entrato in contatto con i vari organi istituzionali, ne tantomeno sul contenuto della missiva.
Ragiono su un comportamento, cioè nel momento in cui si invitano varie formazioni politiche e di associazionismo per costituire un comitato di solidarietà verso "Gianni", gli stessi, o lo stesso propositore assumono iniziativa autonoma come riportato sul "Messaggero" di Rieti; tutto questo si che lascia la sensazione di avere strumentalizzato tale vicenda da parte di qualcuno o di qualcosa.
Tutto quà.

Anonimo ha detto...

mi pare che antonello abbia chiarito: l'essere apparso come "Magliano Insieme" sul Messaggero è stato il frutto dell'"abitudine" della giornalista.

Mi pare sia plausibile che scontato.

Non continuiamo con ulteriori polemiche.

Anonimo ha detto...

Nell'800 c'era il brigante Gasperone , tramandato anche dalla tradizione orale maglianese. L'epigono è tornato. Che ce volete fà? Nemmeno l'illustre psichiatra Prof. Cassano troverebbe un rimedio. Ce vorrebbe o DDT come pe e mosche cavalline!

Anonimo ha detto...

come si dice basta alle polemiche lo stesso vale per gli insulti.
per favore.

Anonimo ha detto...

Meno male che qualcuno lo ha fatto. Se si stava ad aspettare questi gran politici maglianesi non si sarebbe arrivati da nessuna parte.

Anonimo ha detto...

Vedo che la storia si ripete e me ne duole.
Possibile mi chiedo, la lezione non sia servita a nulla?
una coalizione che si propone a governare un paese non dovrebbe "scendere", o scivolare su questi pavimenti....
E voi vi accingereste a proporre un nuovo modo di amministrare? questo?
quello degli insulti gratuiti?
Datemi retta, o cercate di darvi un codice di comportamento corretto, civile, serio e propositivo, oppure lasciate perdere tutto, anzi, lasciate perdere le famiglie, gli onesti lavoratori maglianesi che di questi vostri comportamenti proprio non ne hanno bisogno.

oppure ancora:
sciacquate dai coglioni quei due o tre elementi che fanno della loro misera esistenza una unica ragione, quella di infamare persone oneste solo con il mero gusto di farlo.
Se non lo farete voi per tempo, lo anticipo, sarà una pregiudiziale che porremo al momento di iniziare un dialogo serio per le prossime amministrative.

Anonimo ha detto...

Forse cari blogghisti e politici maglianesi non avete capito che " non si muove foglia che Carlo non voglia"

Anonimo ha detto...

Sei proprio un --->"Anonimo"<--- della famiglia degli Anonimi, sottospecie composita con prevalenza di spore amorfe tipica di miceti saprofiti;
e non solo in questo caso ma....

Anonimo ha detto...

per il fungaiolo: "sciacquate dai coglioni quei due o tre elementi che fanno della loro misera esistenza una unica ragione"
(parolaccina e offesa)

altri 1000 euro

Anonimo ha detto...

Se lo preferisci:
-toglietevi dalle scatole quei due o tre elementi che fanno della loro misera esistenza una unica ragione, quella di infamare tutte le persone oneste soltanto per il mero piacere di farlo-.

Così va meglio?

comunque guarda che ti sei sbagliato, io non sono il fungaiolo, ma carlo.

Anonimo ha detto...

bravissimo così va bene

Anonimo ha detto...

A Magliano mancava proprio un personaggio come questo Carlo! Ora lo abbiamo e ne siamo felici. E' come Berlusconi: offende e parla male di tutti e il giorno dopo vuol sembrare un agnellino inoffensivo. Come se non bastasse accusa gli altri di offendere e di parlar male. Povera gente quella che ha avuto la sfortuna di confondersi con lui.

Anonimo ha detto...

Mi dispiace davvero, io non ho più nulla da avere dalla vita, ho dato sempre, magari a volte sbagliando ma sempre con la convinzione di fare bene.
Qualcuno, anzi, molti di voi pur accorgendosi che le cose non vanno, insistono nel non voler correggere niente; un modo assolutamente egoistico e basta guardarsi intorno, tutto è desolazione, dall'ambiente alle idee.
Egoismo appunto, chi è riuscito ad impiegarsi in qualche modo (pochi), chi ha la fortuna di percepire una pensione adeguata (pochi), chi ha una professione tutto sommato fiorente (pochi); il resto è un deserto bruciato dalla disoccupazione, dall'arte dell'arrangiarsi, dal tutto precario; non più una azienda degna di questo nome, non più botteghe artigiane, non più coltivatori eccetto qualche stalla di pochi capi di bestiame.
A questo avete ridotto un paese che fu ricco, ricco d'iniziative volte al miglioramento della condizione di chi vi abitava e tutto va sempre più in basso; vostra sopratutto la colpa, vostra perché prevale l'egoismo, la gelosia, l'invidia non so di cosa; vi fate grandi mettendovi in pace con la coscienza facendo elemosine e carità, ma non di questo ha bisogno Magliano, Magliano ha bisogno di riscatto e questo lo si attua con l'intelligenza, con la tolleranza, con la solidarietà e non uno contro l'altro alimentando in questo modo ancora di più le distanze.
Possibile non si capiscano queste elementari cose?
Ricordo ancora, non si preoccupino coloro che si possano sentire spodestati dal loro "trono" da me, sono un testardo ma non uno stupido, tutto ciò che la vita mi ha potuto concedere (positività o negatività che siano) l'ho dentro, a nessuno ho mai chiesto niente, niente, niente di niente.
Possono dire la stessa cosa altri?

Magliano, con tali mentalità non potrà che andare sempre più a fondo perché di fatto non gli ne frega un ca...!
Non sono i piccoli assembramenti di amici davanti al bar che fanno la forza criticando di volta in volta lo scemo del villaggio di turno, tenetevelo sempre a mente.

Anonimo ha detto...

Non voglio entrare nel merito delle polemiche, ma credo che buona parte delle cose descritte da carlo siano vere.

Anonimo ha detto...

peccato che queste belle parole emergano solo sporadicamente. e poi non sono del tutto convinto che quanto detto sia la verità. in fondo negli ultimi anni, negli ultimi tempi, qualcuno e qualcosa si sta muovendo. in fondo per la prima volta un gruppo di ragazzi si sta dando da fare per questo paese. si creano blog di discussione, sintomo che questo paese sta cuore a qualcuno. insomma, forse ai meno informati potrà sembrare che tutto sia allo sfascio,ma io vedo in questo momento di difficoltà un piccolo risveglio, che va avanti a piccoli passi, ma che forse riuscirà a farci uscire tutti dal coma, bisogna crederci caro carlo

Anonimo ha detto...

Le parole di Carlo sembrano una sentenza. Di fatto questo paese paga solo lo scotto di essere stato amministrato da persone come lui. Dove sarebbe questo paese pieno di industrie, di attività economiche, di ricchezze, di grandi aziende agricole che lui descrive? La povertà di Magliano deriva essenzialemte dalle scelte che lui insieme ad altri hanno prodotto quando amministravano il Comune. Ora viene qui a fare la morale? ma a chi? Che faccia pace con se stesso prima di sputare sentenze che dovrebbero solo essere rivolte a se stesso e ai suo amici di allora. E si permette di parlare di toleranza? Mi sembra che il vero intollerante verso tutto e tutti sia proprio lui. Meno male che il nuovo PD si è tolto di torno questa gente.

Anonimo ha detto...

Quest'ultima sinceramente non l'ho capita, ma forse si vecchio e caro Freud coniatore di lapsus...
dici infatti che i responsabili del decadimento socioeconomico sia da addebitarsi a me ed ai miei vecchi "amici", poi plaudi che il Pd, Legittimo erede di quell'epoca' si sia liberato di me; cosa si nasconde sotto le tue misere vesti?
Ma fa niente.
Voglio soltanto ricordare una cosa, ho fatto il consigliere comunale, sottolineo consigliere e non assessore o sindaco, dal 1980 al 1985, quando presi delle iniziative fuori dal core fui contestato oltre che dalla componente socialista di allora, anche dai miei compagni di partito e poiché provenivo da quella meravigliosa esperienza dell'amministrazione ospedaliera che va dal 1978 al 1980, mi sentii davvero come vivere in un mondo che non era mai stato il mio.
Tutto il resto è storia vostra, storia di trent'anni e, ripeto, mi dispiace.
Per me questa è sicuramente una seconda giovinezza, certo, non avrò più tanto tempo davanti a me, ma perdio non mollo e ci metterò tutta la mia passione, tutta la tenacia affinché si possa ricominciare a produrre iniziative che facciano uscire fuori le potenzialità che hanno i maglianesi; certo tutto questo insieme agli altri e spero che questi non siano i soliti chiacchieroni del bar dell'angolo.

Anonimo ha detto...

Scusate quell'espressione, forse ho esagerato, potete sostituirla se volete con porca miseria.
grazie

Anonimo ha detto...

"A questo avete ridotto un paese che fu ricco, ricco d'iniziative volte al miglioramento della condizione di chi vi abitava"

Per le persone come me piu' giovani e che non possono ricordare, potrebbe spiegare quali furono queste iniziative prese in passato?
Grazie

Anonimo ha detto...

Io te lo spiego mia cara Valeria, perdona però se uso certe espressioni popolane, un poco come il Belli col romanesco dei suoi tempi.
Su quel manifestino facente bella mostra sul blog "Aprile", quello con la falce, il martello, il libro e la stella, con su scritto socialcomunismo, ci sono impressi nomi e cognomi di quella che fu una amministrazione democratica eletta dopo 20 anni di regime fascista.
Essi si trovarono di fronte un paese ed un territorio devastato in tutti i suoi valori, oltre che dei monumenti e con enormi sacrifici dei maglianesi fu in qualche modo ricomposto.
Mi vien da piangere ogni qualvolta leggo quel programma elettorale, ed in particolare quando leggo, cito a memoria:
CREAZIONE DI UN PIÙ LARGO SISTEMA EDUCATIVO e lotta per l'alfabetizzazione.
Sempre a memoria ti descrivo come il fascismo aveva ridotto Magliano:
Case per lo più composte di monolocali divisi da una tenda o al massimo un tramezzo di compenzato,
bagni nelle case per lo più inesistenti (si usavano secchi preposti a questo genere di "bisogni" per poi successivamente svuotarli nelle apposite fogne denominate buioli, o buglioli), bagni pubblici inesistenti, ogni angolo nascosto della periferia maglianese era buono per svuotarsi l'intestino; acqua corrente nelle case un sogno, si andava a rifornirsi presso le varie fontanelle disposte nei rioni, oppure nelle varie sorgenti del "Lione", "Agostinelli", "fontana nova", "coste de moniche" etc.etc.
Le botteghe dei calzolai non arrivavano a riparare scarpe e scarponi con sulle suole ferri alle punte ed ai tacchi e imbollettate;
strade buie di notte pavimentate con breccia di cava, luce elettrica a bassa tenzione con lampadine da 10 candele.
Poi non parliamo delle campagne dove d'inverno si riusciva a venire in paese soltanto sulla groppa di un asino, con la barrozza trainata da una o due meremmane, a piedi era quasi impossibile per il fango che arrivava alle ginocchia, oppure si portavano due paia di scarpe, dimodoché quando si arrivava sulla strada "romana", si toglievano gli scarponi e si calzavano le scarpe "fine".
Tutto questo e tantissimo altro ancora si sono trovato di fronte quegli eroici amministratori.
Ricordo ancora quando arrivò la luce ai berardelli e agli angeli ed anche a chiorano, luce prodotta da una turbina idroelettrica situata a Riofratta e fatta installare dal Comune; il nuovo acquedotto e le strade asfaltate fatte con le opere volontarie dei braccianti maglianesi.
Le famose Officine Pulifici, le decine di botteghe artigiane, le altrettante botteghe e drogherie;
ancora le fornaci Buzzao, le cave di tufo e pozzolana, le grandi medie e piccole aziende agricole; ecco, su questo vorrei porre un particolare accento:
chi ha frantumato per meri calcoli speculativi il territorio e patrimonio rurale? permettendo costruire una casa su due ettari di terreno, di fatto si è data la morte definitiva ad un certo modello di agricoltura, che mai come oggi ci sarebbe stato bisogno ammodernandola e rendendola specializzata.
Basta soltanto porre attenzione sulla produzione vitivinicola e olearia.
Altro che industrie! quali industrie oggi se basta guardare Civitacastellana che crisi sta attraversando con la produzione ceramica.
A Magliano sarebbe stato sufficiente potenziare riqualificandole, le officine "Pulifici", così la stessa cosa per l'artigianato e le sue botteghe, insieme ad una agricoltura specializzata ed una altrettanto zootecnia moderna, sarebbe stato sufficiente insieme ad un buon ospedale ed al proprio indotto mantenere e fare arricchire ancora di più il popolo di Magliano.

Ho cercato essere sintetico, ma la carne sulla brace credimi, sarebbe davvero tanta.

PS-
per la cronaca:
in quella esperienza da consigliere comunale, scrissi all'allora segretario di sezione Antonio Pulifici, la mia intenzione di dimettermi da quell'incarico per i motivi che in qualche modo vi ho descritto, insieme ad altri certamente; non fu presa in considerazione, ed essendo vicini alla scadenza del mandato, lasciai trascinare il tutto fino alla fine.
Dopo?
Dopo feci per due anni chemioterapia...
e poi tutto il resto...
grazie per l'attenzione ma ripeto:
Non mollo.

Anonimo ha detto...

... percio', se ho ben capito, stai dicendo che magliano, come tutti i paesi dell' italia del dopoguerra, ha dovuto lottare per tornare al passo coi tempi, per l' elettricità, per tutti i servizi di cui abbisogna una popolazione, giusto?
la lotta intrapresa dai primi "democraticamente" eletti a magliano aveva portato a risultati, diciamo, in linea col risveglio nazionale (vedi boom economico anni 50/60), giusto?
ma poi, non è forse stata l' azione degli eredi dei primi democratici che (ti cito) "... ha frantumato per meri calcoli speculativi il territorio e patrimonio rurale? "
e ancora,
"A Magliano sarebbe stato sufficiente potenziare riqualificandole, le officine "Pulifici", così la stessa cosa per l'artigianato e le sue botteghe, insieme ad una agricoltura specializzata ed una altrettanto zootecnia moderna, sarebbe stato sufficiente insieme ad un buon ospedale ed al proprio indotto mantenere e fare arricchire ancora di più il popolo di Magliano."...
essendo io, come tanti frequentatori di questo blog, abbastanza giovane da non aver cognizione di chi fossero quegli amministratori, potrei dedurre che siano sempre gli eredi di quei primi "eletti democraticamente", giusto?
orbene, facendo un piccolo ragionamento, mi viene un dubbio:
se nel 2008 non ce la passiamo benissimo a livello locale, non è forse xchè un certo continuus politicae, dal 1945 ad oggi, non ha saputo sfruttare pienamente tutte le occasioni che si sono susseguite negli anni?
e ricordandoti che, seppur per soli 5 anni, anche tu ne hai fatto parte, e che le persone interessate erano,ideologicamente, vicine a te, potresti, col tuo post, portarci a desumere che la visione delle cose che vi accomunava sia, quantomeno, un fallimento...
ripeto, e' quello che si capisce dalle tue parole...

Anonimo ha detto...

Togli quel,
dal 1945 ad oggi e modificalo con, dal 1985 ad oggi.
Buona parte di determinate scelte errate e responsabilità risiedono in quelle amministrazioni.
E per quanto mi riguarda, rileggiti il post scriptum della precedente replica.
Altra cosa da ricordarti:
Magliano ininterrottamente dal 1946 è governato dalla Sinistra, in alcuni casi anche con monocolori PCI; credi che questo ci abbia giovato in un Paese dove prevaleva la DC ed il suo sistema politico/mafioso?
Quella luce elettrica che si portò nelle campagne, fu frutto di una estrema attenzione dell'amministrazione per quei cittadini costretti ancora negli anni 60 ad essere "illuminati" dalle candele o dalle lampade all'acetilene.
Quanto vorrei scrivere un libro su queste vicende umane sopratutto.

Anonimo ha detto...

Vuoi ti racconti vicende di quella che fu una delle migliori amministrazioni ospedaliere?
è un po complicato e particolarmente sensibile, ma un accenno senza fare nomi lo faccio:
Si trattava di rivedere ampliandola la pianta organica del nostro nosocomio, approfittando del fatto che coincideva con il nuovo contratto degli ospedalieri, facemmo avanzare di vari livelli alcuni dipendenti amministrativi con l'intenzione che, il giorno in cui sarebbe cambiata la legge (l'istituzione delle USL), questi sarebbero potuti diventare degli alti dirigenti delle usl, come di fatto poi si verificò, cosicché avrebbero potuto influire positivamente su determinate scelte future riguardo l'ospedale di Magliano.

Paolo!
niente di tutto questo, si son fatto i cazzi loro e basta, ed oggi girovagano ancora in cerca di incarichi di prestigio.

I maglianesi sono stati e ancora sono tutto questo.
Se c'è la volontà, sopratutto i giovani, si può voltare davvero pagina ed io sono a vostra disposizione, ma occorre avere fiducia.
Non ho fatto soldi per la mia estrema onestà, forse ho contribuito affinché altri si sistemassero oltre le loro capacità.
Vorrei però discutere di queste cose in incontri da stabilirsi di volta in volta; speriamo per il prossimo futuro.

Anonimo ha detto...

meno male stavolta non mi hai mandato a quel paese.... scherzo, e' solo che ultimamente faccio un po' fatica a capirti.
Di incontri, per i piu' svariati motivi, ne abbiamo fatti molti negli ultimi tempi,che siano stati organizzati da Sabinamente o altri,dove, come ti ricorda sempre niccolò, sei sempre invitato. vabbe', ci sono le elezioni e sei impegnato, però dopo ti vorrei parlare perchè mi devo togliere qualche sassolino dalla scarpa, visto che in alcuni casi sei stato un po' ingeneroso con noi...
x quanto riguarda la situazione da te descritta nel post prec., vorrei precisarti solo una cosa, cioè che lo sviluppo economico e i vari boom hanno favorito tante comunità, e che, se al tempo queste opportunità non sono state sfruttate, non posso non pensare che le colpe sono di quegli amministratori, che sia ante o post 1985... e il fatto dell' ospedale mi fa venir in mente quasi una "Primavera di Praga", ma poi, come al solito, sono arrivati i carrarmati...

Anonimo ha detto...

Forse capirai anche del perché sono stato un poco scomodo per tutti, anche per i miei ex compagni.
Non sono mai stato un soggetto che ha chinato il capo nel corso della vita, forse a volte sbagliando eccedendo sia positivamente che negativamente nelle valutazioni, ma sempre in buona fede.
Sens'altro passate le votazioni ci vedremo e aiuterò a toglierti anche quel sassolino.

Una noticina per farti capire l'epoca.
Qualsiasi progetto fosse presentato dal comune di Magliano, veniva puntualmente respinto dai vari co re co, questo dopo il 1974 anno in cui furono costituite le Regioni, ma prima c'erano gli organismi di controllo provinciali e sempre a conduzione democristiana.
La storia non è semplice come può sembrare, parte di responsabilità l'hanno anche i modi di pensare dei maglianesi, quasi tutti predisposti per cultura rurale al conservatorismo; ma avremo modo di discutere anche di questo vedrai.

Anonimo ha detto...

Le ragioni e i torti, come sempre del resto, vanno equamente distribuite. E' vero che chi amministrava poteva avere una visione diversa e produrre scelte migliori. E' anche vero però che i maglianesi hanno voluto ciò che i loro amministratori hanno fatto. Di esempi se ne possono fare a centinaia ma non risolveremmo comunque la questione. La cultura di questo paese va cambiata, vanno create nuove sensibilità e vanno stimolati nuovi interessi. Le future amministarzioni dovranno fare essenzioalmente questo oltre a produrre strumenti di potenziale sviluppo che mettano "tutti" nelle condizioni di progredire. Per farlo è necessario partire dalle scuole materne. Formare una nuova mentalità che sia in grado di restituire, nel tempo, la grandezza di questo apese e di questa gente.

carlo ha detto...

Forse capirai anche del perché sono stato un poco scomodo per tutti, anche per i miei ex compagni.
Non sono mai stato un soggetto che ha chinato il capo nel corso della vita, forse a volte sbagliando eccedendo sia positivamente che negativamente nelle valutazioni, ma sempre in buona fede.
Sens'altro passate le votazioni ci vedremo e aiuterò a toglierti anche quel sassolino.

Una noticina per farti capire l'epoca.
Qualsiasi progetto fosse presentato dal comune di Magliano, veniva puntualmente respinto dai vari co re co, questo dopo il 1974 anno in cui furono costituite le Regioni, ma prima c'erano gli organismi di controllo provinciali e sempre a conduzione democristiana.
La storia non è semplice come può sembrare, parte di responsabilità l'hanno anche i modi di pensare dei maglianesi, quasi tutti predisposti per cultura rurale al conservatorismo; ma avremo modo di discutere anche di questo vedrai.

nullo ha detto...

Le ragioni e i torti, come sempre del resto, vanno equamente distribuite. E' vero che chi amministrava poteva avere una visione diversa e produrre scelte migliori. E' anche vero però che i maglianesi hanno voluto ciò che i loro amministratori hanno fatto. Di esempi se ne possono fare a centinaia ma non risolveremmo comunque la questione. La cultura di questo paese va cambiata, vanno create nuove sensibilità e vanno stimolati nuovi interessi. Le future amministarzioni dovranno fare essenzioalmente questo oltre a produrre strumenti di potenziale sviluppo che mettano "tutti" nelle condizioni di progredire. Per farlo è necessario partire dalle scuole materne. Formare una nuova mentalità che sia in grado di restituire, nel tempo, la grandezza di questo apese e di questa gente.

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