lunedì 28 aprile 2014

Clamoroso: la Lista Orsini è stata esclusa. Non escluso il ricorso


dal sito de "Il Messaggero"

A Magliano Sabina stata esclusa dalla tornata elettorale di maggio la lista «La Sabina nel cuore» per Franco Orsini sindaco. La terza lista presentata a Magliano Sabina non ha passato il vaglio della commissione dell’ufficio mandamentale di Poggio Mirteto prima e della Prefettura di Rieti poi, che ha certificato l’esclusione del raggruppamento dalla corsa a Palazzo Vannicelli. E’ l’unico caso di esclusione registrato in provincia. Alla base dello stop imposto ad Orsini e ai suoi, l’incompletezza della documentazione presentata
Per legge ogni candidato deve allegare al modello base di dichiarazione, il certificato di iscrizione alle liste elettorali che deve essere rilasciato dal Comune di residenza. Ed è qui che sarebbero sorti i problemi. Due dei candidati della lista «La Sabina del cuore» non risiedono a Magliano, ma a Roma e a Calvi dell’Umbria, enti che avrebbero dovuto rilasciare i documenti, ma che sabato erano chiusi. Per questo, a sentire Franco Orsini, che non ha ancora ricevuto comunicazioni ufficiali circa l’esclusione, non sarebbe stato possibile ottenere i certificati. 

 IL MOTIVO DEL'ESCLUSIONE
Stando così le cose, il 25 maggio, a Magliano correranno solo due liste, quella capeggiata dal sindaco uscente Alfredo Graziani e quella guidata dal giovane segretario Pd, Emanuele Eroli. Ma, vuoi un’indole ottimista, vuoi l’assenza di una comunicazione ufficiale, Orsini si dice «tranquillo. Finora nessuno mi ha comunicato nulla - spiega a Il Messaggero - Eravamo consapevoli dell’assenza di due certificati che sono stati impossibili da reperire perché nonostante uno dei due comuni sia quello della Capitale, sabato non aveva sportelli aperti come quello in provincia di Terni. Una cosa non plausibile, per questo siamo tranquilli e riteniamo che sia un fatto superabile. Se fosse confermata l’esclusione valuteremo il ricorso, ma magari non sarà necessario». A leggere le disposizioni normative, i margini sono però più stretti e le possibilità che la lista, che può di certo fare ricorso, possa essere riammessa sono davvero esigue, per non dire nulle. La bocciatura della lista nasce dal fatto che il numero dei candidati era il minimo previsto per i Comuni come Magliano che possono variare da 9 a 12. Escludendo i due privi di certificato, il numero dei candidati è sceso a 7 facendo perdere di conseguenza i requisiti alla lista intera.

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