Per le province niente sarà più come prima. Dopo anni di dibattito
politico e mediatico, finalmente qualcosa si muove. I referendum che si
sono tenuti il 6 maggio in Sardegna
hanno decretato la soppressione delle quattro province di recente
istituzione (Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra e
Olbia-Tempio) ed espresso la volontà di eliminare anche le quattro
storiche (Sassari, Nuoro, Cagliari e Oristano). Ma non è tutto.
La riforma delle province decisa dal governo Monti col
decreto “salva-Italia” inizia ad avere i primi effetti tangibili. In
questa tornata di elezioni amministrative, nel sorprendente disinteresse
dei mass media, non sono andate al voto le nove province che avrebbero
dovuto rinnovarsi (sette per scadenza del mandato, due perché indette
elezioni anticipate). Si tratta di Como, Vicenza, Belluno, Ancona, La
Spezia, Genova, Ragusa, Caltanissetta e Cagliari.
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