«Per non essere però ostacolo, ho chiesto al Segretario generale di non protocollare la mia lettera»
«Dopo aver informato i sindacati e la stampa ho consegnato
al Segretario generale della Provincia le mie dimissioni. Sono stato raggiunto
telefonicamente dal Senatore Cicolani che mi ha ribadito la sua convinzione che
la vicenda Ritel è ormai prossima ad una positiva conclusione. Ho ribadito al
Senatore che il Governo e più in generale la politica non sono ormai più
credibili a causa dei continui ed estenuanti rinvii». È quanto dichiara il
presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli.
«Il Senatore Cicolani mi ha formalmente rappresentato, anche a nome di Palazzo Chigi, che le mie dimissioni danneggerebbero le trattative in corso. Tutto può accadere meno che il Presidente della Provincia diventi un ostacolo alla definizione della vicenda Ritel o addirittura la causa del fallimento delle trattative. Mi si costringe a un ulteriore atto di fiducia nei confronti del Governo e lo faccio, non senza perplessità. Per questo ho chiesto al Segretario generale di non protocollare la mia lettera di dimissioni. Spero solo - conclude Melilli - che i prossimi giorni possano restituire serenità ai lavoratori e alle loro famiglie».
«Il Senatore Cicolani mi ha formalmente rappresentato, anche a nome di Palazzo Chigi, che le mie dimissioni danneggerebbero le trattative in corso. Tutto può accadere meno che il Presidente della Provincia diventi un ostacolo alla definizione della vicenda Ritel o addirittura la causa del fallimento delle trattative. Mi si costringe a un ulteriore atto di fiducia nei confronti del Governo e lo faccio, non senza perplessità. Per questo ho chiesto al Segretario generale di non protocollare la mia lettera di dimissioni. Spero solo - conclude Melilli - che i prossimi giorni possano restituire serenità ai lavoratori e alle loro famiglie».
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