lunedì 18 giugno 2012

L'eccellenza di Magliano: il Ristorante degli Angeli

Un viaggio nei sapori perduti Mariella Morosi


dal sito "Italia a Tavola"

Al Ristorante degli Angeli una cultura raffinata convive e si fonde con la tradizione legata alla semplicità della terra. La sala offre una vista indimenticabile delle colline affacciate sulla valle del Tevere e regala quotidianamente al cliente affascinanti tramonti sull’orizzonte dei monti Cimini.


ROMA - Vale la pena di allontanarsi un po’ da Roma per mangiare al Ristorante degli Angeli. Gli angeli ci sono davvero, un’intera e preziosa collezione da tutto il mondo, ma la sensazione paradisiaca viene dal cibo e dalla calda accoglienza che si riceve dal patron Mauro Marciani (nella foto, insieme alla moglie Mariangela). Da tre generazioni questa famiglia gestisce quella che una volta era una stazione di posta tra le campagne della Sabina e che oggi è un grande ristorante-albergo in cui semplicità e raffinatezza sono tutt’uno. Come 70 anni fa, nell’adiacente bottega La Sosta si può fare scorta di salumi, sottoli e legumi a km... molto meno che zero, poiché qui si fa tutto in casa, secondo le antiche sapienze contadine. Ma non si pensi ad un locale semplicemente rustico: ci sono collezioni di antiquariato, tovagliati finissimi, intere vetrine degne di un museo di rum d’annata, whisky, bourbon e distillati. Il viaggio nei sapori perduti qui si fa davvero e non viene servito nulla che non sia stato scelto all’origine e preparato dalla brigata di cucina, che è poi tutta la famiglia al completo: mamma, moglie e sorella. Giuliano Ciocci consiglia sui vini da abbinare. Si comincia con i profumati salumi: lombetti, salami e capocolli di scrofa brada, trattati solo con sale marino e pepe, guanciali e pancette stagionate che si struggono sul pane caldo o sui tagliolini fatti con lo “stennerello”, e a seguire aringa “sciocca” e frittatine agli asparagi selvatici o erbe di stagione. In attesa dei primi, tutti espressi, è a rischio il cestino del pane: fragranti filoni fatti con lievito madre attivo da 70 anni, panini alle noci e alla pancetta, chilometrici grissini tirati a mano e cotti in forno a legna. Dopo tagliatelle, lasagne e tortelli è problematico scegliere tra i secondi. Le carni sono tutte locali e cucinate secondo la tradizione umbra, ai profumi delle erbe aromatiche. Da non perdere il Crostone di mazzafegate, aromatiche salsicce di frattaglie di suino con buccia d’arancio, il Piccioncino con le patate “strozzavolpe” e i Fegatini con l’uva passa, ricetta del ‘600 recuperata dal papà di Mauro, il capretto arrosto e le grigliate di Chianina. Dai boschi arriva la cacciagione: cinghiali e lepri. Quasi d’obbligo è la Pernice stufata (nella foto qui sotto) per ore con lardo e vino e olive seccate al forno. Zuppa inglese e crostate concludono degnamente il pasto, da assaporare con tutta l’attenzione e il rispetto che merita questa famiglia che fa della buona accoglienza e della cultura del territorio la sua filosofia. Un pasto è sui 40-45 euro, meritatissimi. Da segnalare una quarantina di etichette di olio della Dop Sabina e una cantina di buoni vini nazionali. D’estate un grande giardino rende tutto più speciale. Magico sarebbe assistere al tramonto del sole sui monti Cimini e magari pernottare in una delle 8 camere a disposizione degli ospiti.

Ristorante degli Angeli
località Madonna degli Angeli - 02046 Magliano Sabina (Ri) 
Tel 0744 91377 - Fax 0744 91892 -  rhangeli@libero.it

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