lunedì 23 gennaio 2012

Cronaca di uno splendido pomeriggio

dal sito de "Il Corriere di Rieti"


Ci sono storie che meritano, anzi devono, essere raccontate a chi non le conosce. E ci sono storie che non devono essere dimenticate da chi già le ha ascoltate. Storie con la "S" maiuscola, come quella di Agostino Di Bartolomei, magistralmente narrata nei quasi novanta minuti di "11 metri", film documentario proiettato oggi pomeriggio al Teatro Manlio. Un pomeriggio davvero ricco di emozione e significato, quello che assieme a tutti gli altri ragazzi dell'Associazione abbiamo organizzato, con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura e l'aiuto dello staff del Teatro Manlio. Un piccolo grande evento che ha visto la partecipazione coinvolta e convinta di Luca, Francesco e Daniele rispettivamente figlio di "Ago", regista e produttore del docu-film.
Anche se so che prima regola dello scrivere articoli è non entrare in prima persona nel pezzo, non essendo giornalista e non avendo ne voglia né pretesa di esserlo posso tranquillamente infischiarmene.
Perché le emozioni vissute in prima persona oggi sono troppo intense per non essere condivise con tutti e lasciate in un angolo da sole.
Tre splendide persone, Francesco, Daniele e Luca. L'emozione di parlare al figlio di un giocatore che io, laziale, figlio e nipote di laziali, avevo sempre sentito raccontare come di un uomo dalla grande sobrietà, mai sopra le righe, grande giocatore ma soprattutto grande uomo. Il mio imbarazzo nel cercare di riportare questo, tramite le mie parole a Luca, cercando di non invadere mai uno spazio troppo privato, ma solo voglioso di condividere in maniera cordiale la mia stima per un uomo di un calcio che non c'è più e che mai ci sarà.
Un primo incontro, che speriamo sia seguito da una lunga serie di piccoli grandi progetti, già accennati e ai quali lavoreremo alacremente al fine di farli divenire realtà
Insomma un pomeriggio in cui valeva la pensa esserci. Non posso non dire grazie a tutti i presenti, a Luca, Francesco e Daniele, agli amici dell'associazione che hanno lavorato per l'evento e a Leonardo che è sempre gentile nel prestarsi al ruolo di voce di questo piccolo grande percorso, che racconta di calcio ma che in fondo è solo un pretesto per continuare un percorso che unisce storie da raccontare, a persone che le vogliono ascoltare.
Grazie a tutti voi.

Francesco.

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