giovedì 29 luglio 2010

Il pedaggio per Roma torna a 3 euro?

Da "Il Corriere della Sera"

I giudici: «Le tariffe devono corrispondere a un servizio» Accolte le richieste della Provincia di Roma e di Pescara

ROMA - Il Tar del Lazio ha sospeso il decreto che ha disposto l'aumento dei pedaggi autostradali previsti nella manovra del governo. La prima sezione del tribunale amministrativo, presieduta da Linda Sandulli, ha così accolto le richieste della provincia di Roma, del Comune di Fiano Romano e della Provincia di Pescara.
«NON SI TRATTA DI UNA TASSA» - Il Tar del Lazio ha accolto i ricorsi contro l'aumento dei pedaggi (fino al 25%) sostenendo che al pagamento deve corrispondere un servizio, e dunque l'utilizzo di un'infrastruttura, e non può trattarsi di una mera tassa. In particolare, nell'ordinanza si spiega che «il provvedimento impugnato per essere coerente con la finalità» di circolazione stradale alternativa a quella a pedaggio «deve assumere il carattere di corrispettivo per l'utilizzo di una infrastruttura e non quello di misura fiscale; al contrario tale carattere non appare sussistente in alcune delle ipotesi evidenziate, vale a dire in tutte quelle che prevedono il pagamento del pedaggio in relazione a uno svincolo stradale non necessario e non interessato dalla fruizione dell'infrastruttura». Il Tar ha quindi accolto la richiesta di sospensiva (segue).

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