domenica 31 gennaio 2010
Azzerato il CdA della Municipalizzata
Francesco di Basilio nuovo coordinatore del Pd
sabato 30 gennaio 2010
Evitasi schizofrenia energetica
venerdì 29 gennaio 2010
Francesco Di Basilio verso la segreteria del Pd.
Il Pd di Magliano verso una nuova segreteria
A pochi giorni dalla convocazione dell'assemblea degli iscritti della sezione locale del Partito democratico, sembra non esserci quasi più alcun dubbio: Francesco Di Basilio sarà il nuovo volto che rappresenterà la presidenza del circolo sabino. Nessuna conferma ufficiale per ora dal gruppo che mantiene il più assoluto riserbo, ma la nuova nomina sembra già cosa fatta. Per di più, sempre stando alle indiscrezioni, quella di Di Basilio sembrerebbe essere l'unica mozione da votare. Sarà dunque il giovane maglianese a ereditare il ruolo dall'uscente Francesco Urbanetti e a dover cercare di riagguantare le fila del partito. Un momento difficile questo per il gruppo che, come dichiarato anche dai vertici del direttivo, risulta un po' sfilacciato conseguentemente al delicato momento politico locale che li ha visti sconfitti nell'ultima tornata elettorale comunale e ricoprire dopo anni di maggioranza il ruolo di opposizione. Il giovane, già dirigente del Pd, potrebbe infatti riuscire a rinsaldare tali rapporti anche grazie allo spiccato spirito collaborativo e di aggregazione tra i circoli della Bassa Sabina di cui non ha mai fatto mistero negli interventi pubblici. L'assemblea di Magliano è stata concessa in via del tutto straordinaria, nonostante il blocco dei congressi locali rimandati a dopo le elezioni primarie, forse proprio in virtù del doppio incarico di Urbanetti, da maggio capogruppo dell'opposizione. Insieme al presidente, nella giornata di sabato, data in cui è stata convocata la riunione, alle ore 17, presso Villa Solimani Mariotti di via Roma, si dovrà procede anche all'integrazione di quattro seggi decaduti nel direttivo, quello dell'ex sindaco Angelo Lini, di Maria Paola Valente, Benedetta Taizzani e della dimissionaria Anna Bertini. Anche riguardo ai nomi dei sostituti, solo voci. Tra le più accreditate sembrerebbe esserci Bianca Maria Santucci, da sempre vicina al mondo della politica
Sara Pandolfi
giovedì 28 gennaio 2010
martedì 26 gennaio 2010
Pd maglianese verso un nuovo corso
Medico Asl Rieti: "Ospedale di Magliano da tutelare"
lunedì 25 gennaio 2010
Volontari ad Haiti
Sara Pandolfi
sabato 23 gennaio 2010
Piazza Garibaldi “rialzata” Insorgono i commercianti.
Da sempre luogo simbolo di incontri e scontri, la piazza maglianese torna al centro dei discorsi. Ad essere messi sotto accusa sono stavolta i lavori di rifacimento della pavimentazione di piazza Garibaldi che, non ancora del tutto ultimati, hanno già scatenato polemiche. Motivo del contendere il lastricato in basalto. Con la posa della pietra interamente livellata in un unico piano, nel lato della piazza leggermente ribassata, la pavimentazione risulta più alta delle soglie dei negozi, attività e ingressi privati. Un "gradino", esteticamente non bello, che ha già creato disagi a diversi commercianti. A causa delle piogge cadute nei giorni precedenti alle festività natalizie, infatti, un gioielliere maglianese si è ritrovato praticamente allagato il negozio. L'acqua è naturalmente scesa a caduta dapprima nell'ingresso, poi si è infiltrata sotto la porta d'ingresso inzuppando la pavimentazione di moquette e alcuni pacchi lì appoggiati. "Era prevedibile - tuona il commerciante - io stesso avevo più volte fatto notare la cosa ai lavoratori del cantiere". Si sarebbe trattato di indifferenza e superficialità dunque? "Se ci sarà da contestare qualcosa - ha dichiarato l'assessore ai lavori pubblici del comune di Magliano, Antonello Ruggeri - si dovrà attendere la chiusura del cantiere. La direzione dei lavori mi ha più volte assicurato che alla fine il lavoro sarà fatto a regola d'arte e che le soglie saranno tutte rialzate". "La scelta del basalto - spiega il direttore dei lavori Valeriano Raponi - non permette, a differenza dell'asfalto di modellare e livellare il piano in base alle necessità. La causa di tali dislivelli non è da imputare ad errori ma alla scelta di ottenere una superficie completamente univoca. Le soglie verranno rialzate dove necessario". Polemiche inoltre riguardo al periodo scelto per l'inizio dei lavori, a cavallo del Natale, e riguardo al ritardo della chiusura dei lavori che dovevano essere ultimati il 15 dicembre e che tutti i mesi hanno comportato una perdita dal 20 all'80% degli incassi di alcuni commercianti. "Causa maltempo non siamo riusciti a rispettare i termini di consegna" - motiva Raponi. Rimandata dunque di una ventina di giorni la consegna della nuova piazza Garibaldi sulla quale resta ancora un mistero da sciogliere: la fontana. Per sapere se l'arredo urbano sarà piazzato oppure no in piazza Garibaldi si dovrà attendere l'approvazione della Sovrintendenza alla variante al progetto sulla quale i tecnici comunali stanno lavorando. Per adesso di sicuro resta la predisposizione idraulica
Sara Pandolfi
venerdì 22 gennaio 2010
Questa sera, "Ben Hur"
giovedì 21 gennaio 2010
Enel getta acqua sul fuoco del nucleare maglianese
Sarebbero tutte illazioni le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni sulla scelta dei siti destinati ad ospitare le prossime centrali nucleari (tra cui il viterbese Montalto di Castro e il territorio di confine del comune di Magliano Sabina). L’amministratore delegato di Enel Fulvio Conti ha parlato chiaro, e nel corso del convegno “Supply chain meeting”, tenutosi ieri a Roma, ha ribadito come sulla scelta dei siti idonei ad ospitare le centrali “il decreto legislativo parli chiaro: dovranno essere fissati prima i criteri e poi dovrà intervenire l'Agenzia della sicurezza, che deve essere ancora formata. Siccome non abbiamo accesso a queste informazioni, parlare di siti è assolutamente prematuro e fuori luogo”. Ma da qualche parte le nuove centrali dovranno pure essere realizzate, anche perché il meeting di ieri ha ribadito la volontà dei soggetti protagonisti, Enel su tutti, di procedere sulla strada del nucleare, come sottolineato dallo stesso Ad della compagnia energetica di bandiera. E se da una parte si accoglie con entusiasmo, seppur ancora moderato, il nuvo asset energetico, dall’altra, quella politica, sembrano non finire le polemiche, calzate a pennello sulla sfida prossima sfida elettorale. Torna sull’argomento il segretario laziale del Partito democratico, Alessandro Mazzoli (che ha avuto l’appoggio di tutto il gruppo democratico maglianese nella lotta al nucleare), ripartito all’attacco del Pdl, e del candidato alla presidenza della regione Renata Polverini. “Pochi giorni fa le avevo chiesto la sua posizione sulla possibile creazione di due nuovi centrali nel Lazio, a Montalto di Castro e a Magliano Sabina, da parte del governo. Oggi, interpellata sull’argomento - dice Mazzoli - la candidata del Pdl si è limitata a dire che stanno scrivendo il programma. A quanto pare la Polverini non ha un’opinione su temi centrali per i cittadini come quelli dell’energia e dello sviluppo sostenibile. Aspetta che gliela scrivano”. Com’era prevedibile, e come si vede già dalle prime battute, il nucleare è destinato a giocare un ruolo chiave nella campagna elettorale in corso. Nonostante le parziali rassicurazioni sulla scelta dei siti provenienti da Enel.
martedì 19 gennaio 2010
Ospitati a Magliano gli anziani di Tarano
Per ulteriori info: ansa.it
sabato 16 gennaio 2010
NUCLEARE: Un contributo dal web
Si tratta di centrali che producono elettricità col calore che si libera in seguito alla fissione, mediante urto di neutroni, rallentati per passaggio attraverso acqua, dei nuclei di uranio-235 con formazione di vari sottoprodotti fra cui plutonio e numerosi nuclei più piccoli, tutti radioattivi. Il calore che si libera viene trasferito ad una massa di acqua sotto pressione a circa 150 atmosfere e circa 300 gradi che circola in un circuito “primario” di tubazioni, e viene poi trasferito ad altra acqua (circuito “secondario”) che si trasforma a sua volta in vapore e fa girare le turbine del generatore di elettricità. Un flusso di acqua di raffreddamento (circa 70 metri cubi al secondo) trasforma di nuovo il vapore in uscita dalle turbine in acqua liquida che torna nella caldaia del circuito secondario. In queste centrali l’acqua del circuito primario del reattore, radioattiva, non viene a contatto con l’acqua del circuito secondario.
I reattori di terza generazione scoppiano come quello di Chernobyl ? Quasi certamente no perché sono circondati da un doppio involucro di protezione di cemento armato e sono dotati di speciali accorgimenti di raccolta del fluido del reattore, nel caso si verificasse una frattura nella zona contenente la radioattività.
Dove potrebbero essere messi ? Già le poche cose dette indicano che il reattore, il circuito delle turbine, gli impianti di presa e di circolazione dell’acqua di raffreddamento, sono grosse strutture, del volume di circa un milione di metri cubi, che contengono una massa di cemento, acciaio e materiali vari di circa un milione di tonnellate. La centrale deve essere installata in una zona dove è disponibile molta acqua di raffreddamento (dato lo stato e la portata dei nostri fiumi, l’unica soluzione è data dall’uso dell’acqua di mare), su suolo geologicamente stabile e senza rischi di terremoti: i due reattori in costruzione, quello finlandese e quello francese, sono in due promontori di rocce granitiche in riva al mare.
L’eventuale centrale dovrebbe essere vicino ad un grande porto perché una parte dei macchinari deve essere importato via mare; il contenitore del reattore finlandese è stato costruito in Giappone. Qui comincia il lavoro degli analisti del territorio; si tratta di percorrere le coste italiane e vedere se si trova una zona adatta per una o per “il gruppo” di centrali annunciate. Ci sono naturalmente molti altri vincoli; ai tempi della precedente avventura nucleare italiana, dal 1975 al 1986, sono state fatte numerose indagini territoriali e fu elaborata una “carta dei siti” ritenuti idonei alla localizzazione delle (quattro) centrali nucleari allora previste, che erano più piccole e con minori vincoli di localizzazione. Allora le norme internazionali indicavano la necessità di avere, intorno alle centrali nucleari, una zona di rispetto del raggio di circa 15 chilometri nella quale non dovevano trovarsi città o paesi, strade di grande comunicazione e ferrovie, aeroporti, impianti industriali, depositi di esplosivi, installazioni militari.
La varie località proposte, in Piemonte, a San Benedetto Po in Lombardia, ad Avetrana in Puglia dovettero essere scartate dopo indagini territoriali più accurate, e l’idea di costruire centrali nucleari in Italia fu finalmente abbandonata dopo la catastrofe al reattore di Chernobyl.
Anche se la, o le, localizzazioni delle nuove centrali saranno coperte dal segreto di Stato, ci sarà pure un giorno in cui i cittadini di una qualche zona d’Italia vedranno arrivare sonde e geologi e ruspe e recinzioni e gli amministratori locali dovranno fare i conti con autorizzazioni e espropri. Sarà quello il tempo in cui gli abitanti delle zone interessate vorranno interrogarsi su quello che sta succedendo, sulla propria sicurezza futura, sul destino delle acque sotterranee e delle spiagge e coste.
Non sarà il segreto o il controllo militare a impedire ai cittadini di informarsi, di leggere le carte geologiche e la frequenza dei terremoti, le norme internazionali di sicurezza delle centrali. A parte il fatto che le centrali nucleari non producono energia a costi competitivi e che è irrisolto il problema dello smaltimento delle scorie radioattive, apparirà allora che non c’è neanche nessun posto in cui insediarle, nel rispetto dell’ambiente, in un paese come il nostro geologicamente fragile, esposto a terremoti e frane, con coste già sovraffollate, spiagge erose e mari inquinati."
venerdì 15 gennaio 2010
Magliano Sabina - “Il Nucleare non è una soluzione”.
Nuovi timori sull’ipotesi della localizzazione della centrale nella Valle del Tevere. Urbanetti si associa al parere negativo espresso dai senatori del Pd.
Continua a incalzare il tema del nucleare. A correre il rischio, secondo quanto riportato nell'ultimo servizio del quotidiano nazionale “La Repubblica” dedicato al tema, accanto a cinque siti in Sardegna e quattro in Veneto - solo per citarne alcuni - ci sarebbero tre siti nel Lazio: la zona costiera di Montalto di Castro, scelta già negli anni Ottanta per edificare una centrale nucleare poi riconvertita; la Costa di Borgo Sabotino in provincia di Latina e la parte della Valle del Tevere tra Orte e Magliano Sabina, dove il Nera confluisce con il Tevere. La denuncia è partita dai senatori del Partito democratico, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che sul punto hanno preannunciato un'interrogazione al ministro Scajola. Secondo i due esponenti del centrosinistra, infatti, la lista nera dei luoghi idonei a far sorgere le centrali sarebbe già ben definita, ma sulla pubblicazione di questa ci sarebbero dei riserbi preelettorali in vista delle prossime regionali. Una notizia, quella della scelta del territorio sabino, che non giunge del tutto nuova. A denunciarla ci aveva pensato, già diverso tempo fa, l'associazione ambientalista Greanpeace rifacendosi a una vecchia mappa della fine degli anni Settanta, stilata dal Comitato nazionale per l'energia nucleare, ma nessuna smentita o conferma se ne era ottenuta. Tra i quarantacinque luoghi dell'elenco, dunque, la zona di confine tra il Viterbese e Magliano Sabina sarebbe risultata ottimale, secondo gli studi del Cnen, proprio per la conformazione pianeggiante del territorio e per l'ottima riserva idrica che i due corsi d'acqua garantiscono in ogni periodo dell'anno, caratteristiche queste ottimali per la collocazione di un reattore. E, a Magliano, della stessa opinione dei propri esponenti nazionali del Pd è anche il leader locale del partito. “Abbiamo sempre espresso parere negativo all'ipotesi del nucleare - ha dichiarato Francesco Urbanetti -, perché esso non rappresenta una soluzione, mentre bisognerebbe puntare sulle energie alternative”. Intanto, nel mese di febbraio, si terrà sempre a Magliano, una conferenza dal titolo “Nucleare sotto casa”. L'iniziativa, promossa dall'associazione ambientalista locale “La Sabina territorio e ambiente” e dalla sezione sabina di Legambiente, illustrerà tutti i risvolti negativi che potrebbe provocare la nascita di un impianto a reattori nel territorio.
Sara Pandolfi
giovedì 14 gennaio 2010
Biblioteca all'ex ostello
Sara Pandolfi
mercoledì 13 gennaio 2010
Orizzonte Regionali
lunedì 11 gennaio 2010
Piazza Garibaldi...
sabato 9 gennaio 2010
I danni del maltempo
venerdì 8 gennaio 2010
Suggerimento Stradale
A volte, sia per lavori ordinari che straordinari, capita di vedere chiusa al transito la strada che costeggia il campo sportivo e che sale fino alle scuole elementari. Capita però che ci si accorga di tale chiusura solo in prossimità dell’inizio di tale strada. Per noi maglianesi nessun problema, se non al massimo qualche rimbrotto per dover fare il giro lungo ripercorrendo viale Veneto Lotti per “sbucare” alla Cantina Sociale. Se a transitare è però un forestiero allora ecco porsi il problema. Molto spesso questi non conoscendo la viabilità locale (soprattutto i rischi che si corrono non rispettandola) imboccano in modo cosciente la strada parallela a quella chiusa. Pur notando il divieto di percorrenza in quella direzione molto spesso li incontriamo salire lampeggiando o andando a passo di lumaca.
Quanto da me appena descritto è successo appena ieri. Fortunatamente però chi transitava nella corretta direzione si era accorto in mattinata che la strada parallela era chiusa e dunque, memore anche di precedenti esperienze, stava imboccando l’inizio della discesa con estrema cautela.
Per ovviare a tale rischio si potrebbe pensare di avvisare del divieto di transito in prossimità del bivio che scende al Palazzetto comunale e magari rafforzare la segnaletica con un avviso dell’estrema pericolosità per se se stessi (ma anche per gli altri) alla quale si va incontro percorrendo quel breve tratto di strada contromano.
giovedì 7 gennaio 2010
"EPIFANIA IN CORO"
L'Associazione Culturale "Giacomo Carissimi" di Magliano Sabina a conclusione del Ciclo Natalizio Organizza per "Incontri Corali a Magliano Sabina"
"EPIFANIA IN CORO".
Prendranno Parte a questo incontro Corale:
mercoledì 6 gennaio 2010
Riflessioni d'Epifania
Il Tevere esonda
lunedì 4 gennaio 2010
Un altro anno di Sabinamente...
sabato 2 gennaio 2010
Numeri del 2009: demografia e sacramenti
Radio Sabinamente
Meteo maglianese
Post più letti nella settimana
-
Dal 18 febbraio è primo su Amazon tra "Le novità più interessanti" della sezione ebook Storia sociale e culturale. Nelle vendite ...
-
Corso d'acqua presso la fornace Non possiamo dimenticarci dei danni all'ambiente, all'immagine e soprattutto alla salute provoca...
Post mensili più letti
Post più popolari
- Due boati nel Centro Italia: due caccia militari oltre il muro del suono
- Affreschi di San Pietro: ultimo atto?
- Comunali a Magliano: vince Graziani con Insieme per Magliano
- Festa della Madonna degli Angeli
- CONTRO HALLOWEEN!
- Traffici di droga a Magliano: arrestato marocchino
- L'Eurospin cambia pelle: arriva MD Discount
- Succede a Magliano Sabina
- La provincia Tuscia Sabina nella mappa delle nuove province d'Italia