Questa non è una recensione come quelle che gli esperti sanno fare. O meglio non è una recensione programmata. Tutto quello che verrà scritto è ciò che ha suscitato ieri sera il reading letterario performato da Maurizio in una sala consiliare diventata per un attimo una nicchia dalla luce fioca e dalle atmosfere surreali. Dopo la lettura di un primo racconto che scorre come fosse scritto dalla penna di un grande maestro, mai banale e quasi da scena di un film, si sono susseguite le parole di 6 poesie forti e senza remora. Maurizio prima di leggere specifica bene "Non cercate di capire parola per parola". E cosi facendo, concentradosi non sul singolo verso ma su un significato generale, è riuscito a trasemttere il suo messaggio. Maurizio incarna l'uomo libero, incarna la rivoluzione agognata dalle generazioni postadolescenziali. Certo, è la sua rivoluzione, è il suo risorgere dalle ceneri di un passato burrascoso, ma è pur sempre rivoluzione. Rivoluzione interiore, assenza di paura nel manifestarsi, nell'esprimersi senza demagogia o moralismi. Ciò che molti sognano in adolescenza, il famoso vorrei essere, lui lo relaizza e lo butta giu in versi. E' il suo vorrei essere, non è la strada che molti sognano, non è il viaggio interiore che potrebbe essere comune a molti. Ma è il grido di un uomo libero che si mostra agli altri nella genuinità di quello che è.
Grazie infinitamente sia per la scelta del titolo che per la recensione, la quale, usando una sola espressione, calza a pennello (devo complimentarmi con Sabba o Nick?).
RispondiEliminaRingrazio inoltre tutte le persone che ieri sera hanno saputo prestare la loro massima attenzione all'intera opera, inoltre, mi felicito enormemente del calore che i presenti hanno manifestato verso il sottoscritto, un sentimento sul quale non avrei scommesso ciecamente.
I grandi siete tutti voi che avete dimostrato una qualità di ascolto e comprensione che vanno di certo oltre...
Grazie, grazie, grazie!