I ladri, questa volta, erano targati Roma. Tutti pluripregiudicati della Capitale, arrestati con l'accusa di essere stati gli autori di una serie di raid, commessi questa estate in tutta la provincia di Rieti. In manette sono fini Claudio R. del 1955 residente a Roiate; Carlo T. del 1960, residente a Roma e Luciano C. del 1953, residente anche lui a Roma.
Al termine di un prolungato servizio di pedinamento, i tre ladri a bordo delle autovetture Citroen Xsara Picasso e Fiat Stilo, subito dopo aver perpetrato due furti in abitazione a Poggio Mirteto, sono stati bloccati dai carabinieri a Magliano Sabina, nei pressi dell’ingresso autostradale. Sottoposti a perquisizione personale e veicolare, sono stati trovati in possesso di svariati monili in oro e denaro contante, abilmente nascosti in un incavo del portabagagli. La refurtiva, riconosciuta dai proprietari delle abitazioni poco prima svaligiate, è stata restituita ai legittimi proprietari.
I tre sono stati trovati anche in possesso di numerosi e sofisticati attrezzi atti allo scasso: un kit completo per forzare qualunque tipo di serratura, da quelle europee, a quelle “a farfalla” a quelle classiche, nonché uno stetoscopio che gli stessi appoggiavano alle porte e alle finestre delle abitazioni da svaligiare, allo scopo di rilevare la presenza o meno in casa dei proprietari.
I malviventi, sul conto dei quali da tempo i carabinieri del reparto operativo e della compagnia di Cittaducale avevano avviato indagini, sono ritenuti responsabili anche di una serie di furti in abitazione commessi ad Amatrice in data 22 e 23 luglio scorso (tali furti generarono allarme sociale e addirittura il parlamentare Nazzareno Pilozzi di Sel presentò un'interrogazione al ministro della Difesa chiedendo l’istituzione di una Compagnia carabinieri ad Amatrice). I tre sono stati altresì ritenuti responsabili di una serie di furti in abitazione commessi a Poggio Mirteto in data 12 e 18 luglio.