dal sito "Tuscia Web"
Sono stati ascoltati questa mattina i tre dirigenti della società Metro Roma, coinvolti nel processo per il disastro ferroviario di Civita Castellana, avvenuto nel dicembre 2003. L'udienza è iniziata alle 9,30, di fronte al collegio dei giudici composto da Italo Ernesto Centaro, Salvatore Fanti e Franca Marinelli. Le deposizioni si sono basate non tanto sull'incidente in sé, ma sulla prevedibilità dell'evento e sulle responsabilità individuali. Il tutto per cercare di ricostruire alcune circostanze che avrebbero potuto evitare il tragico incidente del 13 dicembre 2003, quando il treno della tratta Roma-Viterbo si scontrò contro un carro gru dopo aver imboccato un binario morto.
L'impatto fu fatale al macchinista Alberto Proietti, 44enne di Magliano Sabina e ad Angelo Fantera, capotreno di 36 anni. Il primo degli imputati a essere sentito è stato l'ingegnere Lombardini, dipendente della Metro Roma e responsabile del servizio civile e armamento sulla manutenzione dei binari, delle stazioni e dei ponti. E' stata, poi, la volta di Umberto Montanari, anche lui dipendente della Metro Roma e responsabile delle risorse umane destinate alla produzione di servizio. La sua deposizione si è concentrata sulla descrizione grafica degli eventi della tratta Roma-Viterbo, contenuta all'interno della cosiddetta zona tachigrafica. Un nastro di circa 50 centimetri che registra le fermate del treno e le punte di velocità durante il percorso.
“Il tratto che interessa la stazione di Pian Paradiso – spiega l'avvocato Giorgio Robiony in riferimento alla deposizione del suo assistito – è di 180 metri e sulla zona tachigrafica ha una rappresentazione in scala di meno di un millimetro. Il che si traduce nell'impossibilità di verificare cosa sia avvenuto nel rispetto del regolamento di esercizio riportato sul foglio di corsa. Nel caso specifico, infatti, si deve calcolare in questo spazio ridottissimo se si è verificata la fermata, considerando che possono essercene di quattro tipi”.
Ultimo a deporre, l'imputato Gennaro Maranzano, ex direttore di esercizio, che ha fornito una dettagliata descrizione dei diversi livelli di controllo sulle tratte ferroviarie. L'udienza si è conclusa intorno alle 14, giusto il tempo di fissare le date delle altre sedute. Il prossimo appuntamento è previsto per il 25 febbraio, per le conclusioni del pm Stefano D'Arma e delle parti civili.
Si proseguirà il 18 marzo con le conclusioni delle difese, per poi concludere l'8 aprile con le eventuali repliche.