Botta e risposta sul tema casa alloggio. Al centro del contendere tra maggioranza e opposizione la gestione del servizio e la sorte dei sedici lavoratori lì impiegati. Un disaccordo sul metodo scelto dall'amministrazione per affrontare la situazione. L'Azienda municipalizzata servizi srl non può più continuare a gestire la residenza per anziani, dovuta ad un nuovo decreto ministeriale che impedisce l'affidamento "in house" di tali servizi e ciò ha fatto nascere il problema legato alla sorte dei lavoratori stessi. In discussione la decisione del Comune di prorogare il servizio fino al 31 dicembre 2009 nel tentativo di trovare una soluzione. Per la minoranza a mancare sarebbe stato l’incontro con sindacati e lavoratori per risolvere in tempi brevi la questione. "Inutili allarmismi, scarso senso di responsabilità da parte della minoranza e strumentalizzazione dell'accaduto" . Tuona così Antonello Ruggeri, assessore al personale del Comune. "Se ne sta facendo una questione di lana caprina. Siamo stati accusati di non avere a cuore le sorti delle lavoratrici, ma non è così. La proroga, e con essa il tempo che l'amministrazione ha ritenuto necassario prendere, servirà ad incontrare proprio le lavoratrici e i loro rappresentanti. E' con la giusta serenità che vorremmo con loro un progetto che tuteli tanto loro quanto i ricoverati della casa alloggio. Invitiamo le dipendenti a continuare a svolgere il proprio lavoro con assoluta tranquillità”.
venerdì 31 luglio 2009
"Sulla casa alloggio inutili allarmismi"
Botta e risposta sul tema casa alloggio. Al centro del contendere tra maggioranza e opposizione la gestione del servizio e la sorte dei sedici lavoratori lì impiegati. Un disaccordo sul metodo scelto dall'amministrazione per affrontare la situazione. L'Azienda municipalizzata servizi srl non può più continuare a gestire la residenza per anziani, dovuta ad un nuovo decreto ministeriale che impedisce l'affidamento "in house" di tali servizi e ciò ha fatto nascere il problema legato alla sorte dei lavoratori stessi. In discussione la decisione del Comune di prorogare il servizio fino al 31 dicembre 2009 nel tentativo di trovare una soluzione. Per la minoranza a mancare sarebbe stato l’incontro con sindacati e lavoratori per risolvere in tempi brevi la questione. "Inutili allarmismi, scarso senso di responsabilità da parte della minoranza e strumentalizzazione dell'accaduto" . Tuona così Antonello Ruggeri, assessore al personale del Comune. "Se ne sta facendo una questione di lana caprina. Siamo stati accusati di non avere a cuore le sorti delle lavoratrici, ma non è così. La proroga, e con essa il tempo che l'amministrazione ha ritenuto necassario prendere, servirà ad incontrare proprio le lavoratrici e i loro rappresentanti. E' con la giusta serenità che vorremmo con loro un progetto che tuteli tanto loro quanto i ricoverati della casa alloggio. Invitiamo le dipendenti a continuare a svolgere il proprio lavoro con assoluta tranquillità”.
"Lavoratrici informate solo pubblicamente in consiglio"
Acqua frizzante dalla fontana in piazza Garibaldi
È l'ultima trovata in fatto di acqua che dal 12 agosto diventa d'attualità nel comune di Magliano Sabina. È qui infatti che da quella data in concomitanza con la festa di mezz'agosto «Solobirra», il Comune sabino diventerà pilota di un progetto che sta mettendo piede nel Centro Italia. La novità consiste nel fatto che da una sorta di "fontana pubblica" appositamente installata in piazza Garibaldi, in pieno centro cittadino, sgorgherà acqua frizzante. Ogni cittadino, gratuitamente, può recarsi con una bottiglia da un litro e mezzo e schiacciando un semplice bottone riempire il proprio contenitore scegliendo tra acqua fredda oppure acqua frizzante. Il sistema brevettato è proposto dall'azienda Fratelli Lorenzoni di Magliano Sabina, già fornitori di uno stesso sistema diffuso in oltre trecento ristoranti del Centro Italia. La nuova fontana con le bollicine municipali si chiama «Acqua sì» ed è la seconda nel Lazio dopo quella istallata in questi giorni a Monterotondo. «Tecnologia sofisticata per questo progetto che non si programma con il computer – spiegano i titolari della Fratelli Lorenzoni srl, Luigino e Massimo – il sistema prende l'acqua potabile, la tratta togliendo le particelle in sospensione, elimina l'odore di cloro e una volta filtrata viene raffreddata e gassata. Ogni cittadino potrà utilizzarla a piacimento e soprattutto senza spese. È particolarmente utile non solo perché consente alla famiglie di risparmiare sull'acqua acquistata al supermercato dove ogni bottiglia costa in media 1,20 euro ma anche perché in questo modo non si producono rifiuti. Abbiamo contatti con almeno trenta Comuni della Sabina e del Nord di Roma per trasferire questo sistema nelle fontane pubbliche».
giovedì 30 luglio 2009
Piano per l'ospedale in commissione
Sembra non aver fine il “gioco” al rimpallo che Governo e Regione, in questo caso il Lazio, stanno portando avanti in questo periodo di deficit apparentemente senza fine. E ce n’è una di palla, che sembra essere davvero avvelenata. E che ogni giorno gira vorticosamente su sè stessa, rischiando di restare il punto di partenza. Ad oggi quel punto è un massiccio riordino della spesa - ergo della struttura - sanitaria laziale, con il seguente “declassamento” dei presidi, nel caso del Reatino, di Amatrice e Magliano Sabina. Nella condizione del condannato sul patibolo, in attesa della sentenza. Sentenza che, in questo caso, sarebbe la cosiddetta “riconversione” in strutture nelle quali l’offerta, seppure di primordine, è ben diversa, e ben lontana, da quella prettamente “ospedaliera”. Per indendersi, dall’avere un minimo approccio di fronte alle emergenze. Il dibattito torna in commissione sanità a via della Pisana: questa mattina il vicepresidente della giunta regionale, Esterino Montino, ha chiamato tutti a rapporto per le audizioni, che precedono di poco l’incontro con la struttura commissariale. All’ordine del giorno, neanche a dirlo, la bozza sullo schema di decreto per il riordino della rete ospedaliera che proprio la struttura commissariale ha messo a punto, e che rientra nel più vasto piano governativo di rientro dal deficit sanitario (e documentato nei giorni scorsi). Verranno recepite all’attenzione del presidente di commissione Luigi Canali tutte le istanze dei sindacati e delle strutture pubbliche e private. Tutte tese a scongiurare un dimensionamento che in certi casi, come ad esempio quello del “Marzio Marini” di Magliano Sabina, sa molto di soppressione, o, detta in altri termini, di trasferimento verso altri lidi. A tal proposito ieri mattina Montino ha presenziato ad una riunione di maggioranza ad hoc sull’argomento, al termine della quale ha più volte ribadito che "la razionalizzazione della rete ospedaliera, per quanto necessaria, presenta sicuramente degli aspetti da rivedere. Sono sicuro che Marrazzo terrà pienamente conto delle istanze che saranno raccolte in questi giorni dalla commissione sanità. Il nostro impegno resta quello di salvaguardare quanti più posti di lavoro possibili, mantenendo comunque alti i nostri standard di assistenza sanitaria e garantendo un'equa distribuzione sul territorio delle strutture del nostro Sistema sanitario regionale". Ma i rischi per i presìdi reatini incombono ancora. E non poco.
Paolo Giomi
mercoledì 29 luglio 2009
Ospedale: pericoli da Monterotondo
"[...] Il riordino della rete ospedaliera e' stato stralciato dal piu' generale Piano sanitario regionale e persegue l'obiettivo di riportare il rapporto posti letto per abitante entro gli standard nazionali (pari a 4,5 posti letto per 1.000 abitanti), attraverso una razionalizzazione delle risorse che tenga conto dell'Indice sintetico di performance (Isp) messo a punto da Laziosanita'-Asp per evidenziare, nell'ambito dell'offerta ospedaliera pubblica e privata per acuti, situazioni di sottoutilizzo delle risorse attualmente in dotazione ai singoli presidi, in base a determinati valori di appropriatezza organizzativa, degenza media e tasso di occupazione. La bozza del Piano di riordino, attualmente all'esame della Pisana, prevede, tra l'altro, la realizzazione di nuove strutture, come l'ospedale dei Castelli, con contestuale soppressione dei presidi di Genzano, Albano, e Ariccia; l'ospedale del Golfo con contestuale soppressione dei presidi di Gaeta, Formia e Minturno; il novo ospedale di Anagni per la delocalizzazione dei vecchi ospedali di Anagni, Alatri e Colleferro; il nuovo ospedale di Monterotondo con la confluenza delle attivita' delle strutture di Palombara Sabina, Magliano Sabina, Civitacastellana oltre che del vecchio ospedale di Monterotondo; infine, l'ampliamento dell'ospedale di Ostia."
La municipalizzata al centro del dibattito
Se ne era parlato in campagna elettorale e il momento non si è fatto attendere. Dopo il consiglio comunale di insediamento, nell'incontro di ieri l’altro protagonista è stata l'Azienda municipalizzata servizi. Sette punti all'ordine per ridefinire i rapporti tra comune e Ams che attualmente gestisce diversi servizi, tra cui quello legato alla casa alloggio. Una questione spinosa quest'ultima che ha fatto passare in secondo piano la risoluzione anticipata al 31 agosto della gestione del trasporto scolastico, di servizi cimiteriali e della manutenzione degli immobili comunali, che torneranno a palazzo Vannicelli. Il problema nasce da un decreto ministeriale che non consente la gestione della casa alloggio "In house". Il Comune quindi dovrà bandire una gara d'appalto, gara alla quale l'Ams non potrà partecipare per mancanza di requisiti. A rischio dunque i 20 lavoratori del centro. Al momento non c'è alcuna soluzione concreta se non una proroga al 31 dicembre dell'incarico. Tutto fa ipotizzare che il comune suggerisca ai lavoratori di costituire una cooperativa, soluzione scongiurata dagli stessi. "I lavoratori vengono al primo posto e tutelarli è nostro interesse", hanno dichiarato dal Comune. La minoranza ha deciso di astenersi dalla votazione dei punti che interessavano l'Ams. "Non vediamo una linea precisa, ma piuttosto fumosa”, ha asserito la minoranza. In disaccordo nei modi di gestione della questione si è dichiarato il consigliere Giovanni Pagani, per il quale al posto di una proroga del servizio si sarebbe dovuto partire con la riorganizzazione del Cda e procedere da subito alla risoluzione del problema. "E' mancato un incontro con i lavoratori e i sindacati" afferma il consigliere Francesco Di Basilio, che nella dichiarazione di voto non ha mancato di sottolineare come l'astensione non rappresenti una chiusura. Bisognerà dunque attendere per conoscere le linee giuda che l'amministrazione intende dare all'azienda per la quale si parla di un nuovo piano industriale.
martedì 28 luglio 2009
Nessun rischio Per l’ospedale “Marzio Marini”
domenica 26 luglio 2009
Torna Incontri.cc!
Diamo un caloroso saluto a Incontri e un "Ben Tornato sul Web", certi del contributo che questo giornale ha dato e darà per l'informazione cartacea e virtuale per Magliano.
Foto della domenica
Questo è il luogo che vi trovereste davanti in seguito ad una semplicissima operazione, ovvero schiodare le natiche dalle comuni abitudini e decidere di percorrere poco più di un’ora di strada in auto. Non ho intenzione di descrivere il posto poiché credo proprio che la foto comunichi autonomamente, è ovvio che si tratta solamente di una minuscola porzione la quale tuttavia basterà a concedere i primi stimoli, a permettere un’apertura oculare (e mentale) al di fuori della norma.
La Sabina è colma di spettacoli come questo, visioni naturalistiche degne di enorme rispetto e di dovuta considerazione, per non parlare poi di una eventuale rivalutazione di massa la quale potrebbe permetterci di vivere esclusivamente di turismo e agricoltura: modificando le proprie prospettive si può scoprire che la noia, la tensione e l’insoddisfazione, almeno per quanto riguarda il punto di vista ricreativo, non sono altro che negativi sentimenti dovuti da una mancanza di interesse culturale, stati d’animo che verrebbero gettati nell’oblio in un battibaleno nel caso in cui si decidesse di voler ammirare e contemplare.
Mau A
L'ospedale sui giornali
Nuove nubi sul Grifoni di Amatrice e il Marini di Magliano. Rischiano anche alcuni reparti del De Lellis. Il commissario regionale della sanità ha presentato il piano di rientro.
Ulteriore giro di vite della Regione per far quadrare i conti in sanità. E torna l’incubo riconversione per gli ospedali Grifoni di Amatrice e Marini di Magliano. Il primo dovrebbe essere trasformato in Ptp (presidio territoriale di prossimità), con la soppressione, rispetto alle previsioni del novembre scorso, dei posti letto per acuti e il secondo, addirittura in presidio monospecialistico a ricoveri a ciclo diurno. I provvedimenti rientrano in un’iniziativa di Piero Marrazzo, commissario di governo sul deficit sanitario, da offrire ai tecnici dei ministeri dell’Economia e del Welfare prima della pausa estiva.Il documento, in cui si prevedono ancora tagli di posti letto, blocco del turn over, primari solo alla testa di reparti grandi e eliminazione delle duplicazioni e della proliferazione dei reparti, circola in commissione sanità alla Regione, dove però la politica potrà fare ben poco rispetto a un documento del commissario e che il governo vuole più o meno così come è stato scritto. Dunque, il documento prevede la trasformazione in Ptp dell’ospedale di Amatrice, con la soppressione dei posti letto per acuti ma con l’istituzione di letti di degenza infermieristica, poliambulatorio, punto di primo soccorso e in alcuni casi Residenza sanitaria assistita e hospice per i malati terminali. Mentre il Marini di Magliano verrà convertito in presidio monospecilaistico a ricoveri a ciclo diurno. Ma non solo, la rivoluzione in atto taglierà nel Lazio almeno centocinquanta unità operative complesse, cioè altrettanti primari, quelli con i reparti più piccoli. La diminuzione toccherà soprattutto gli ospedali di piccole dimensioni. La riorganizzazione prevede poi un numero minimo di posti letto per poter essere “dirigente di unità operativa complessa” come si chiamano i primari in burocratese. Medicina, chirurgia, ortopedia e traumatologia, ginecologia e ostetricia, dovranno avere tra i 20 e 40 posti letto, la pediatria così come la lungodegenza e riabilitazione dovranno avere un minimo di 12 posti letto, proprio per la possibilità di differenziare l’offerta sanitaria. Per la sopravvivenza delle Uoc e per dirigerne una di terapia intensiva-rianimazione sarà necessario un minimo di 6-8 posti letto, per la psichiatria 14-16 posti letto. Per le unità operative di oftalmologia, otorinolaringoiatria, oncologia e nefrologia saranno necessari 10 posti letto. Per cardiologia e unità di terapia intensiva, cardiologica si passa a un minimo di 12-30 posti a secondo dei bacini d’utenza. A fare due conti, forse, qualcosa potrebbe cambiare anche al De Lellis.
«Non ci voglio credere. Parlerò subito con Bellini»
Sbigottito il sindaco Graziani.
«No, non è possibile, non ci voglio credere». Queste, le prime parole del neo sindaco di Magliano, Alfredo Graziani, alla notizia di una possibile trasformazione dell’ospedale “Marzio Marini” in presidio monospecialistico a ricoveri a ciclo diurno. «Poi cosa vuol dire monospecialistico, ma soprattutto, cosa vuol dire a ricovero diurno - si domanda polemico Graziani - che non si pensi di lasciare l’ospedale con una sola specialistica e in servizio solto di giorno, perché i cittadini di Magliano non l’accetterebbero». Graziani spiega inoltre che nelle prossime ore, anche attraverso contatti diretti con la Regione e i vertici della Asl reatina, cercherà di capire quanto di vero c’è dietro l’ennesima notizia di ridimensionamento delle strutture territoriali reatine. «Credo che la cosa migliore sia quella di parlare direttamente con il manager Asl, Gabriele Bellini, non credo che la nuova disposizione possa fargli piacere e sono convinto che, nel caso la notizia venga confermata, farà tutto il possibile per evitare che ciò avvenga».
ANDREA BONANNI - "Il Messaggero"
venerdì 24 luglio 2009
Nuovo corso per l’associazione Pro loco
Rock, gastronomia e tanti giovani al lavoro. Inizierà così, domani, il "nuovo corso" dell'associazione turistica Pro loco di Magliano Sabina, guidata da poco più di un mese da un direttivo formato in gran parte da giovani e guidato dal presidente Paolo Tronati. Una serata che sarebbe piaciuta tantissimo ad Alberto Calabrini, conosciuto maglianese scomparso lo scorso anno in giovane età. Dalle 20 in poi sarà festa nella centrale piazza Garibaldi. La serata sarà l'occasione per presentare alla cittadinanza il nuovo direttivo della Pro loco e per inaugurare la sede ristrutturata lavorando "in proprio" nei giorni scorsi. I ragazzi hanno deciso subito di prendere per la gola i maglianesi e i visitatori: presso la sede, infatti, verranno cucinate salsicce e supplì a volontà e a mezzanotte è in programma una grande cocomerata. Nel mezzo un concerto del gruppo "Siamo solo noi - Vasco Rossi Cover Band", un gruppo piuttosto apprezzato nel Centro Italia che ha già suonato a Magliano Sabina, presso il campo sportivo, un paio d'anni fa. La manifestazione è stata organizzata dalla Pro loco con il patrocinio del Comune e con il determinante aiuto di un gruppo di cittadini che hanno contribuito, anche economicamente, spinti dal desiderio di dedicare questa serata ad Alberto, operaio maglianese, conosciutissimo e "amico" della piazza, scomparso prematuramente un anno e mezzo fa. Tra i tanti amici ha lasciato un vuoto incolmabile e anche tra i ragazzi che hanno preso in mano la Pro loco e che hanno voluto iniziare la loro avventura con una serata in suo ricordo. Il gruppo scelto per la serata non a caso era apprezzatissimo da Alberto. La serata, come detto, sarà l'occasione anche per far conoscere la nuova Pro loco e per trovare nuovi soci e sostenitori. Proprio domani sera infatti partirà la campagna per il tesseramento. "Daremo ampio spazio a tutti coloro che si iscriveranno per lanciare da subito idee e suggerimenti". La musica nella sede di piazza Garibaldi è già cambiata. L'aria giovane si respira già dal tipo di comunicazione. La nuova Pro loco, infatti, è su Facebook, mette a disposizione una email, valida anche come contatto Msn, per i suggerimenti (prolocomagliano@live.it) e presto aprirà un proprio sito internet
dal sito del Corriere di Rieti e della Sabina
giovedì 23 luglio 2009
Sabato in Piazza
Riportiamo anche l'articolo apparso su vari siti di informazione:
"Una serata che sarebbe piaciuta tantissimo ad Alberto. Rock, gastronomia e tanti giovani al lavoro. Inizierà sabato 25 luglio il "nuovo corso" dell'associazione turistica Pro Loco di Magliano Sabina guidata da poco più di un mese da un direttivo formato in gran parte da giovani e guidato dal presidente Paolo Tronati.
Dalle 20 in poi sarà festa nella centrale piazza Garibaldi. La serata sarà l'occasione per presentare alla cittadinanza il nuovo direttivo della Pro Loco e per "inaugurare" la sede ristrutturata lavorando "in proprio" nei giorni scorsi. I ragazzi hanno deciso subito di prendere per la gola i maglianesi ed i visitatori: presso la sede infatti verranno cucinate salsicce e supplì a volontà e a mezzanotte è in programma una grande cocomerata.
Nel mezzo un concerto del gruppo "Siamo solo noi - Vasco Rossi Cover Band", un gruppo piuttosto apprezzato nel Centro Italia che ha già suonato a Magliano Sabina, presso il campo sportivo, un paio d'anni fa. La manifestazione è stata organizzata dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune e con il determinante aiuto di un gruppo di cittadini che hanno contribuito, anche economicamente, spinti dal desiderio di dedicare questa serata ad Alberto Calabrini, operaio maglianese, conosciuti ssimo e "amico" della piazza, scomparso prematuramente un anno e mezzo fa.
Tra i tanti amici ha lasciato un vuoto incolmabile anche tra i ragazzi che hanno preso in mano la Pro Loco e che hanno voluto iniziare la loro avventura con una serata in suo ricordo. Il gruppo scelto per la serata non a caso era apprezzatissimo da Alberto. La serata come detto sarà l'occasione anche per far conoscere la nuova Pro Loco e per trovare nuovi soci e sostenitori. Proprio sabato sera infatti partirà la campagna per il tesseramento. "Daremo ampio spazio a tutti coloro che si iscriveranno per lanciare da subito idee e suggerimenti".
La musica nella sede di piazza Garibaldi è già cambiata. L'aria giovane si respira già dal tipo di comunicazione. La nuova Pro Loco infatti è su Facebook, mette a disposizione una email, valida anche come contatto Msn, per i suggerimenti (prolocomagliano@live.it) e presto aprirà un proprio sito internet."
mercoledì 22 luglio 2009
Ancora sui disservizi della linea ferrovia.
"Pochi giorni fa sul nostro portale abbiamo pubblicato un articolo, poi ripreso anche da altri siti e testate giornalistiche ( Linea ferroviaria Orte - Fara Sabina/Montelibretti - Fiumicino Aeroporto: vergogna quotidiana) nel quale mettevamo in luce alcune delle difficoltà che i pendolari in transito sulla linea FM1 Orte - Fiumicino devono affrontare quotidianamente, in particolare quando inizia l’estate.Oggi vogliamo aggiungere un altro piccolo aneddoto che, per chi viaggia ogni giorno, non racconta nulla di nuovo… purtroppo.20 luglio 2009, stazione di Roma Tuscolana, sulla banchina del binario 4 numerosi viaggiatori aspettano il treno delle 17:50 proveniente da Fiumicino e diretto ad Orte, sorpresi: stranamente ancora nessun annuncio di ritardo.
Per poco.
La solita vocina flebile, che chissà perché parla sempre durante il transito di qualche treno dimostrando che per fare il pendolare devi avere le orecchie buone, ci comunica che il treno arriverà con 15 minuti di ritardo e che il treno successivo è soppresso: un copione che, con alcune variazioni sul tema, diciamo pure “Esercizi di stile”, si ripete con successo da circa un mese. Si può immaginare il piacere di tutti coloro che sono in attesa con 35 gradi all’ombra ed una giornata di lavoro sulle spalle… Pazienza.Alle 18:05, puntuali nel ritardo, si parte: poteva andar peggio.
Ci va.
Dopo cinque minuti ci fermiamo prima di Roma Tiburtina, aspettiamo e, dopo una decina di minuti, accade un evento che ci sorprende: la voce del capotreno via interfono ci comunica che “causa guasto del treno xxxxxx (numero) la circolazione è perturbata...”
Perturbata…
Alessandro Manzoni non avrebbe saputo scegliere un termine con maggiore proprietà.Evito di riportare i commenti dei passeggeri.Tutti telefonano a casa per avvisare che faranno tardi...Apprezziamo almeno il fatto che qualcuno si sia ricordato che i TAF (Treni ad ALTA Frequentazione) hanno un impianto di comunicazione interna e che questo può essere usato per comunicare ai passeggeri notizie sul loro futuro.Dopo pochi minuti si riparte.Arriviamo a Roma Tiburtina.Questa volta per fortuna non dobbiamo trasbordare dal treno sul binario 1 a quello sul binario 4.No.Stavolta si fa al contrario, dal 4 all’1 (vi assicuro che sul treno metropolitano non ci annoia mai, venite a provare!)…Ma si devono essere dimenticati dell’interfono e anche degli altoparlanti, perché nessuno ci dice di lasciare il treno; è l’istinto del pendolare che – dopo qualche minuto di attesa – ci induce a scendere e a chiedere al macchinista, nostra guida e salvezza, che cosa dobbiamo fare:
macchinista: “questo treno è stato soppresso!”
passeggeri : “Poverino…ci dispiace. E noi che si fa?”
macchinista: “Binario 1”Corriamo sul binario 1.
Ci pigiamo dentro al treno come borlotti in scatola, ma con un’educazione, una calma ed un’attenzione nei confronti dei nostri compagni di sventura davvero paradossali, che non vogliono dire che siamo diventati saggi, filantropi e pazienti, ma stanno a significare solo che siamo così esasperati da non riuscire più nemmeno ad essere sgarbati od arrabbiati.Solo qualcuno sbraita ancora, ma il clima generale è di rassegnazione frammista ad un lieve senso di speranza.
Dopo un po’ ripartiamo, comodamente alloggiati in 15 cm quadrati a testa.Durante il tragitto la vocina automatica che si scusa sempre farfuglierà qualcosa a proposito di 44 minuti di ritardo.I commenti li lasciamo a voi.Buon viaggio!
Un pensiero qualunque - 3
"Essere coerenti non vuol dire essere “immobili”. Vuol dire non rinnegare la libertà di cambiare.Cambiare idee, cambiare se stessi. Per essere fedeli alla propria onestà intellettuale. La fissità delle proprie convinzioni non è un pregio, spesso è solo la mancanza di voglia di rivedere le proprie posizioni. Allora con acrobazie intellettive, a volte più estenuanti dello sforzo di rimodulare il proprio pensiero, si arriva a giustificare un ristagno mentale che vede divenire la “coerenza” il peggior difetto dell’ uomo."
uq
martedì 21 luglio 2009
On The Road (2)
A spedircela è sempre Carlo Tacconelli...
Stavolta direttamente dal Venezuela...
Nazioni d'animo (stato eccezionale)
clicca per leggere
lunedì 20 luglio 2009
Disagi per i Pendolari
Cominiciando col dire che almeno i pendolari di Fara hanno un treno ogni quarto d'ora e non uno ogni ora, riportiamo anche qui la testomonianza sopra citata. Avevamo gia trattato questa tematica, che ci sembra essere sempre attuale, e sempre molto lontana dall'essere risolta.
QUANTO NOSTRI CONCITTADINI SI RISPECCHIERANNO IN QUANTO STANNO PER ANDARE A LEGGERE?? CREDO DAVVERO MOLTI....
Linea ferroviaria Orte - Fara Sabina/Montelibretti - Fiumicino Aeroporto: vergogna quotidiana.
...Non ci vogliamo soffermare sulle condizioni dei convogli, deturpati da persone prive di educazione e buonsenso, né sulla gestione a dir poco "fantasiosa" dell'aria condizionata (la mattina presto si rischia la polmonite, la sera, dopo dieci ore trascorse nei 40 gradi di Roma, funziona in media un bocchettone su sette..), non vogliamo nemmeno parlare della pulizia, fra bottiglie di birra rovesciate, sedili bisunti e pavimenti viscidi, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, evitiamo senz'altro di fare cenno alla sicurezza personale: chi viaggia avrà forse notato che da vari anni a questa parte incontrare un controllore che giri per i vagoni per farci sentire meno soli è un privilegio raro...sopratutto la sera dopo le dieci.No, non parleremo di tutto ciò, e nemmeno delle interviste effettuate circa un mese e mezzo fa da una società incaricata da Trenitalia in merito all'efficienza del servizio: circa trenta domande telefoniche rivolte a passeggeri cui era stato richiesto il consenso la mattina in stazione.Si faceva a gara per essere inclusi fra gli intervistati: "Forse stavolta potrò dire quello che succede ogni giorno a chi viaggia, qualcuno mi ascolterà e forse farà qualcosa per migliorare il servizio"...Che delusione quando ci è resi conto che le domande vertevano all'80% sulla sicurezza dei viaggiatori…nel senso che ci hanno chiesto in tutte le salse se a nostro avviso ci viene fatto capire chiaramente che non dobbiamo attraversare i binari se non servendoci degli appositi sottopassaggi e sovrappassi: una questione certamente importante, ma forse un tantino secondaria e superata per chi viaggia in treno almeno una volta ogni due anni ed ha più di cinque anni compiuti.Come dicevamo non vogliamo parlare di tutto questo, siamo un piccolo portale web non pretendiamo di cambiare il mondo.Vorremmo parlare di un fenomeno che, misteriosamente, si ripete e si intensifica con puntualità degna di nota ogni anno, in concomitanza con l’arrivo della stagione calda.Ci riferiamo all’accavallarsi sistematico di ritardi, soppressioni di corse, trasbordi fortunosi da un treno all’altro ed a tutto il corollario di disagi, malesseri, perdite di tempo (ovvero: perdite di vita, lavoro, soldi, benessere ecc.) che da qualche settimana a questa parte, come ogni anno, rendono più scomode e più tristi le giornate dei passeggeri.Ora, soprassediamo sulle motivazioni che si trovano all’origine del fenomeno, sicuramente gli esperti sono già al lavoro da anni per comprenderle e rendercele note, soffermiamoci invece sulle modalità del fenomeno stesso, descrivendo una “giornata tipo”, a beneficio di chi di norma non viaggia in treno:
Roma Tuscolana, 16 luglio 2009
ore 17:30 circa – il primo treno atteso in direzione Fara Sabina – Orte è quello delle 17:35. Molti passeggeri aspettano sulla banchina.
Ore 18:15 circa – il treno arriva in stazione. Tutti chiamano al telefono familiari, amici e colleghi per dire che stanno partendo. Partiamo. Fa molto caldo.
Ore 18:20 circa – il treno arriva a Roma Tiburtina. Salgono altre centinaia di pendolari. Il treno non parte. Continua a fare molto caldo.
Ore 18:35 circa – Il treno è ancora lì, fermo sul primo binario. Qualcuno si innervosisce. Tutti chiamano al telefono familiari, amici e colleghi per dire che siamo fermi (domanda: quanto spende di telefono un pendolare?).Fa sempre molto caldo. Qualcuno, soprattutto persone anziane, inizia a sentirsi un po’ male.Qualcuno inizia a scendere, ad inveire, a correre verso il binario 4 dove, forse, c’è un altro treno pronto a partire.Nessuna vocina però dice nulla.Nessun capotreno, controllore, direttore, impiegato, facchino od inserviente passa ad illuminarci sul nostro futuro prossimo.
Ore 18:45 circa – scendiamo quasi tutti e sotto lo sguardo attento di vari poliziotti chiediamo – più o meno gentilmente – al capotreno se il treno ripartirà.
Capotreno:”No”
Passeggero: “Ah!”Grazie per avercelo detto!E, di grazia, quale treno partirà?”
Capotreno: “Quello sul binario 4”
Passeggero: “Ah!”Grazie per avercelo detto!”
Ore 18:40 circa – Tutti corrono al binario 4 e salgono nell’altro treno (quelli che fisicamente riescono ad entrarci). Nessuna vocina dice nulla.
Ore 18:55 circa – Il treno parte. Tutti chiamano al telefono familiari, amici e colleghi per dire che stiamo partendo. Questa volta tace anche la vocina registrata automatica che si scusa sempre per “3 o 5 minuti di ritardo” all’interno dei treni, ma almeno stiamo tornando a casa, finalmente.
Questo non succede tutti i giorni.Ma succede molto spesso, troppo, soprattutto d’Estate. E succede anche di peggio. Ore ed ore “in ostaggio” su un treno, senza che nessuno si scomodi per spiegare almeno il motivo del disagio o per fare un pronostico in merito alla sua risoluzione (la vocina…).Forse non volevamo parlare nemmeno di questo, ma di rispetto, una parola piccola che, in una vita fatta di ore, giorni, settimane, mesi ed anni assume ogni minuto che passa un peso maggiore, soprattutto per chi le proprie giornate le trascorre lavorando e paga sempre per i servizi di cui usufruisce.
domenica 19 luglio 2009
La foto della domenica.
sabato 18 luglio 2009
Riceviamo e pubblichiamo
Tratto dal "Gazzettino - edizione di Belluno" del 18 aprile:
(A.V.) La scuola media Rocca sarà la prima del comune di Feltre ad utilizzare fonti energetiche alternative grazie ad una nuova caldaia a cippato e pannelli fotovoltaici che saranno posizionati sul tetto della palestra. Ieri mattina la giunta ha approvato il progetto e relativo bando per l’assegnazione dei lavori ad una ditta certificata. Costo dell’opera: 290 mila euro. «Una spesa che non verrà sostenuta dal Comune di Feltre – spiega il sindaco Gianvittore Vaccari – ma dalla ditta che avrà vinto il concorso. In cambio il comune stornerà la cifra pagata annualmente per il canone con Enel e Italgas alla stessa ditta per un periodo sufficiente a coprire l’intero costo dell’opera». «Crediamo molto in questa iniziativa – spiega il sindaco – che apre la strada verso il risparmio energetico ma anche economico. È la prima scuola del comune ad avere un impianto che funziona con energia alternativa e speriamo non resti l’unico». «Grazie a questi impianti – aggiunge l’assessore competente Elio Sacchet – ridurremo anche le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, oltre ad ottenere un risparmio energetico. Quando la ditta sarà rientrata dei costi dell’opera, l’impianto passerà di proprietà del comune e la scuola potrebbe diventare autosufficiente da un punto di vista energetico, senza pesare nelle casse comunali». Pannelli e caldaia potranno essere installati durante il periodo estivo. La Rocca avrà il riscaldamento “auto-prodotto” già in autunno.
Pietro Galadini.
venerdì 17 luglio 2009
Libri per Paganica
mercoledì 15 luglio 2009
Manifesto della Nuova Pro-Loco
Da alcune settimane l’ASSOCIAZIONE TURISTICA PROLOCO di Magliano Sabina è tornata di nuovo a muovere i suoi passi sul territorio.
L’avvenuto passaggio di consegne dalla vecchia direzione all’attuale, ci vede protagonisti in quello che vogliamo definire come un GIOVANE MOVIMENTO DI RINASCITA, che parta dalle tradizioni artistico-culturali, ambientali ed enogastronomiche del nostro, fino ad oggi, poco valorizzato paese, ai più ancora sconosciuto.
E’ proprio da questo punto che, questa NUOVA GESTIONE e questo NUOVO DIRETTIVO, hanno deciso di ripartire in una veste totalmente rinnovata. Il nostro obbiettivo è quello di far nascere nella coscienza di ognuno di noi un pensiero:
Solo se faremo nostra questa nuova concezione e solo se ognuno di noi parteciperà con il proprio contributo, la propria esperienza, la propria energia e soprattutto le proprie idee, la
NOSTRA Magliano potrà avere nuovo punto di partenza. TUTTI INSIEME riusciremo in questa piccola ma grande missione.
Il nuovo direttivo si impegna già da ora con tutti i cittadini, le associazioni e gli enti operanti nel territorio, nel pieno RISPETTO dei ruoli e nella massima predisposizione alla
COLLABORAZIONE.
Ringraziamo anticipatamente voi tutti per la disponibilità e per la fiducia che vorrete accordarci e vi invitiamo a prendere contatto con noi per maggiori informazioni e curiosità presso la nostra nuova sede in Piazza Garibaldi.
martedì 14 luglio 2009
Blog è libertà
lunedì 13 luglio 2009
Terrore in villa, il racconto di Toni.
“Ci hanno buttato giù dal letto e hanno cominciato a picchiarci”.
Un racconto lucido e drammatico insieme quello dell’imprenditore maglianese Benito Toni che, davanti alle telecamere del TG1, ha ripercorso gli attimi di terrore seguiti all’irruzione di quattro malviventi nella sua villa in vocabolo Chiorano, nella periferia di Magliano Sabino, nella notte tra venerdì e sabato. “Ci hanno buttato giù dal letto - ha raccontato il commerciante di auto con il volto segnato ancora dalla ferocia di quella notte - e hanno cominciato a menarci. Volevano i soldi e ci picchiavano. Non chiedevano altro che di avere i soldi. A quel punto gli abbiamo dato i 5300 euro che tenevamo in casa, ma volevano altro. Allora gli abbiamo consegnato la borsa dell’oro. Ma niente, cercavano la cassaforte e ci chiedevano dove la nascondessimo. A quel punto hanno caricato il fucile e ce lo hanno puntato addosso. Solo quando si sono resi conto che in casa non avevamo alcuna cassaforte sono fuggiti via”. Sono da poco passate le 2 di notte quando quattro malviventi, tutti stranieri, sembra, si introducono nell’abitazione dell’imprenditore dopo aver forzato una finestra. Hanno il volto coperto e uno di loro è armato di pistola. Svegliano immediatamente i padroni di casa: insieme all’imprenditore ci sono sua moglie Gina, 69 anni, e il figlio Aldo, di 43. Un risveglio drammatico per la famiglia Toni, con il padre e il figlio pestati selvaggiamente (il primo è stato prima accompagnato all’ospedale Marini di Magliano dove il personale medico gli ha riconosciuto una prognosi di 21 giorni e poi al Santa Maria di Terni per una Tac; il secondo è stato gravemente ferito all’occhio). Solo alla donna, in evidente stato di choc all’arrivo dei carabinieri, è stata risparmiata tanta ferocia. Prima di fuggire, i rapinatori hanno rinchiuso la famiglia in una stanza, dopo aver immobilizzato marito, moglie e figlio con del nastro isolante, e staccato i fili del telefono, guadagnando così vantaggio sulle forze dell’ordine chiamate solo quando il figlio Aldo è riuscito a liberarsi. La rapina di Chiorano, area isolata a due passi dall’autostrada, fa seguito a diversi episodi delinquenziali, furti soprattutto, agevolati proprio dalla tranquillità della zona. Mai però, a memoria di cronisca, si era registrato un fatto tanto grave in Sabina. Che fa il paio con un’altra rapina, altrettanto violenta, quella messa a segno il 16 settembre del 2008 nei pressi di Amatrice, in località Scandarello, dove quattro delinquenti, tutti stranieri e a volto scoperto, si introducono all’una di notte nell’appartamento dei coniugi Ciurlanti che riposano in camera da letto. Prima picchiano l’uomo, colpendolo con pugni al volto, lo legano e lo imbavagliano; poi è la volta della donna, presa a schiaffi e, anche lei, legata e imbavagliata. Dopo due ore si dileguano nella notte con un bottino di 3mila euro. Sulle tracce della banda, specializzata in rapine in villa e in abitazioni isolate del Centro Sud d’Italia, si mettono immediatamente i carabinieri del reparto operativo di Rieti: un mese e in manette finiscono quattro componenti la banda - tutti stranieri -, detta del “mucchio selvaggio”, cui si aggiunge poi un quinto elemento; nell’aprile successivo il rinvio a giudizio fino alla condanna, nel maggio scorso, con pene dai 4 ai 5 anni di reclusione.
domenica 12 luglio 2009
Oggi sul Corriere di Rieti.
Quattro malviventi hanno fatto irruzione nella notte in una villa nei pressi di Magliano. Padre e figlio sono finiti in ospedale. 5mila euro e gioielli il bottino.
Sequestrati da rapinatori che li hanno legati e picchiati selvaggiamente per poi allontanarsi dalla loro villa con gioielli e cinquemila euro in contanti. E' il dramma vissuto intorno alle due del mattino da due anziani coniugi e il figlio 45enne di Magliano Sabina. Quattro i banditi che hanno assaltato la villa di campagna, in località Chiorano, dove la famiglia vive da anni. Per entrare i malviventi hanno divelto le inferriate di una porta finestra al piano terra, e hanno fatto irruzione in casa, mentre i due coniugi e il figlio dormivano. Armi in pugno (ma questo dovrà essere chiarito meglio dagli investigatori), i malviventi - che pare avessero un marcato accento straniero - hanno svegliato i componenti della famiglia: padre e figlio sono stati subito immobilizzati e legati mani e piedi a una sedia con del nastro adesivo. Al loro tentativo di resistenza i balordi si sono accaniti con una ferocia inaudita colpendo con calci e pugni al volto il figlio. Stessa sorte è toccata anche al padre di 71 anni. La donna, invece, è rimasta paralizzata dalla paura e forse per questo risparmiata. Una volta immobilizzati i tre familiari, i malviventi hanno cominciato a rovistare nei cassetti e negli armadi dell’abitazione alla ricerca di denaro e, soprattutto, dei gioielli. Alla fine trovato quello che cercavano i quattro sono scappati lasciando a terra feriti e saguinanti sia l’anziano genitore che il figlio. Solo qualche ora più tardi è stato possibile dare l’allarme e soccorrere i due uomini malmenati che sono stati trasportati all’ospedale di Terni proprio per le gravi ferite riportate. L’anziano genitore è stato sottoposto ad una Tac mentre il figlio è stato ricoverato con una prognosi di 21 giorni e il serio rischio di perdere addirittura un occhio. Le indagini sono condotte dai carabinieri della stazione di Magliano Sabina, dal Norm di Poggio Mirteto e dal Nucleo Investigativo di Rieti, ma per ora dei rapinatori non ci sono tracce. Non si sa con quale auto siano fuggiti, e non è neppure chiaro di quale nazionalità fossero. Determinante sarà la testimonianza che madre, padre e figlio renderanno nuovamente ai carabinieri una volta le loro condizioni psico-fisiche lo permetteranno. La famiglia vittima di questa efferata rapina è molto conosciuta a Magliano Sabina: padre e figlio, infatti, sono i titolari di una rivendita di automobili sulla via Flaminia ed in passato sono anche balzati agli onori delle cronache per vicende legate ad altre attività imprenditoriali. La rapina si è verificata in una zona isolata nelle campagne che circondano Magliano Sabina al confine con le province di Viterbo e Terni. Molte, infatti, sono le ville abitate in particolare da romani che hanno scelto la quiete della provincia, una quiete interrotta ogni tanto da scorribande di criminali che approfittano proprio della posizione isolata di queste abitazioni per compiere rapine e furti.
Luigi Spaghetti
ANCHE IL TG1 HA PARLATO DI QUESTO SPREGEVOLE EPISODIO. SE VOLETE VEDERE IL VIDEO CLICCATE SUL LINK SOTTOSTANTE:
www.youtube.com/watch?v=m7dv3-XcNyU
Magliano - Rubate le telecamere del parcheggio.
Gli apparecchi sorvegliavano la struttura coperta di via Circonvallazione. Ladri in azione nella notte. Indagano i carabinieri.
Un bottino di alcune centinaia di euro quello dei ladri che, nei giorni scorsi, hanno sottratto tre telecamere installate nel parking di Magliano. Una bravata o un semplice atto di vandalismo, forse, che potrebbe passare inosservato se non fosse che, paradossalmente, le telecamere sarebbero dell'Aj Mobilità, società che gestisce la sosta a pagamento di tutto il territorio comunale - e quindi anche il parcheggio - installate poco dopo l'inaugurazione della struttura proprio per videosorvegliare costantemente l'area di sosta ed evitare il verificarsi di atti vandalici. Qualcosa dunque deve non aver funzionato nel sistema. Gli apparecchi, installati proprio per la tutela delle quaranta vetture che ogni sera vengono lì parcheggiate dagli altrettanti abbonati maglianesi, non avrebbero registrato il misfatto. Saranno ora i carabinieri della compagnia di Poggio Mirteto assieme ai colleghi della locale stazione di Magliano Sabina, intervenuti sul posto l’altro ieri, a dover tentare di fornire una risposta a quanto accaduto. Proprio per questo e per rintracciare i responsabili del furto, del quale ancora non si conosce neppure il momento in cui si è verificato a causa della mancata registrazione, è stata aperta un'indagine che dovrà far luce sulle eventuali mancanze legate al sistema di sicurezza. Intanto, per sensibilizzare l'opinione pubblica, l'amministrazione comunale e la polizia municipale di Magliano Sabina hanno stilato un manifesto, affisso ieri sui muri del territorio, in cui si portano a conoscenza i cittadini delle sanzioni per furti di oggetti legati al patrimonio pubblico. Sanzioni che prevedono la reclusione da 3 a 6 anni e una multa da 154 a 516 euro. "Purtroppo, - cita il manifesto - spesso assistiamo ad atti di vandalismo che denotano una mancanza di senso civico e nascono dalla scarsa considerazione di ciò che appartiene alla collettività. Il patrimonio pubblico va tutelato e curato da ognuno nell'interesse di tutti i cittadini. Questa amministrazione intende rivolgere particolare attenzione a questo delicato aspetto, nella consapevolezza che tale importante obiettivo si può ottenere solo con la collaborazione e la partecipazione attiva di tutti. Contiamo quindi sulla sensibilità che i maglianesi hanno sempre dimostrato e invitiamo tutti i cittadini ad una maggiore attenzione affinché dimostrino, con comportamenti rispettosi dei beni pubblici e volti al mantenimento del decoro della città, l'amore per il luogo dove vivono.
La foto della domenica.
Mau.A.
sabato 11 luglio 2009
Dal sito della REGIONE LAZIO
Mobilità: trasporti gratuiti per gli under 25 residenti nel Lazio
Trasporti regionali e locali gratuiti per i ragazzi residenti nella Regione Lazio, con un'età compresa tra i 10 e i 25 anni. Il provvedimento, contenuto nella delibera di Giunta 401 approvata lo scorso 29 maggio, dovrebbe interessare, secondo le stime della Regione, circa 337 mila giovani.Per gli studenti e i lavoratori l'esenzione coprirà la tratta che va dal Comune di residenza al luogo di studio o di lavoro, anche se questo si trova in regioni limitrofe. I disoccupati o inoccupati potranno, invece, beneficiare di titoli gratuiti per i trasporti locali oppure per recarsi dal comune di residenza al capoluogo della loro provincia.A copertura dell'agevolazione, la finanziaria regionale ha previsto 12 milioni di euro per ciascuna annualità compresa nel triennio 2009-2011. Per l'anno 2009 l'agevolazione si considera sperimentale, partirà il prossimo primo settembre ed avrà la durata 4 mesi.
In vista dell'ampia richiesta e come suggerito anche dal Consiglio Regionale del Lazio, per la concessione dell'esenzione si procederà alla formazione di un'apposita graduatoria basata esclusivamente sul reddito ISEE che non dovrà superare i 20 mila Euro all'anno. A parità di reddito varrà la data di presentazione della domanda.
I termini per la formazione della graduatoria si aprono domani, sabato 20 giugno, e si chiudono lunedì 20 luglio. Sul sito della Regione Lazio, www.regione.lazio.it, attraverso il SISET, Sistema Informativo di erogazione dei Servizi di Esenzione del Trasporto pubblico regionale messo a punto da LAit SpA, sarà possibile compilare la domanda che dovrà essere inoltrata on line e, allo stesso tempo, stampata e presentata brevi manu al Comune di residenza (dove dovrà esser protocollata n.d.r.).
A graduatoria ultimata, gli aventi diritto riceveranno via Email un comunicazione di idoneità ed un codice identificativo dell'abbonamento. Sarà la stessa Regione Lazio che provvederà, a partire dal 21 luglio, ad inviare a domicilio i titoli Metrebus Lazio e Metrebus Roma. Per i trasporti pubblici locali nei Comuni del Lazio ad esclusione del Comune di Roma saranno, invece, gli interessati a doversi recare presso il proprio Comune o azienda di trasporto per il ritiro del titolo di viaggio.
Riaperta la rampa sulla Provinciale
La strada troppo stretta era stata al centro dell’inchiesta dell’Eurospin. Chiusa per oltre due mesi per mettere a norma la carreggiata.
In paese è stata riaperta dopo due mesi la rampa di accesso che da Viale Veneto Lotti si immette sulla ProvincialeAlla fine ci sono voluti più di due mesi ma la rampa di accesso che da viale Veneto Lotti sale (o scende) dalla Provinciale "Magliano Sabina" è stata finalmente riaperta dopo i lavori per allargare e mettere a norma la carreggiata. Adesso la strada è larga circa 6 metri perciò, in teoria, adatta al transito di due auto contemporaneamente. La via, nella primavera dello scorso anno, era finita al centro dell'inchiesta che ha portato al sequestro preventivo dell'immobile che ospitava, fino all'agosto del 2008, il supermercato Eurospin, tuttora sigillato. Ora i proprietari e le parti interessate - l'immobile sequestrato è di proprietà della società che gestisce i beni patrimoniali, l'Eurospin (Ibs), della Coop Tevere '78 e del Comune - cercheranno di giocarsi queste carte per cercare di ottenere, dopo quasi un anno dal secondo provvedimento, firmato dal Gip Alessandro Arturi, il dissequestro. E le due società si sarebbero già mosse in tal senso con i propri legali. Tornando ai lavori, il progetto era stato ideato dalla precedente amministrazione comunale che, a fine aprile, alla scadenza del mandato, avviò i lavori. E' stato realizzato un muro di contenimento in tufo per permettere l'allargamento della strada e realizzato un marciapiede. Ieri mattina, alla presenza del neo assessore ai Lavori Pubblici Antonello Ruggeri e del consigliere delegato alle piccole problematiche Antonio Proietti, è stata riaperta al traffico la strada dopo il collaudo effettuato dall'architetto Roberto Picchioni. Tutta la documentazione relativa alle prove è stata inviata, come prescrive la legge, al Genio Civile. "Mancano gli ultimi ritocchi - dice l'assessore Ruggeri - come la segnaletica orizzontale; tuttavia, credo che questa opera risolva un problema annoso che si è intrecciato poi con le vicende giudiziarie. L'intervento va nella direzione di 'sanare' le anomalie riscontrate nella zona". La strada serve infatti una delle aree più popolose della cittadina sabina: la zona 167, dove ci sono 9 palazzine di case popolari Ater, 5 immobili realizzati con le agevolazioni dell'edilizia convenzionata (tutti dalla Coop Tevere '78) e diverse ville e bifamigliari. L'allargamento di quella strada, insomma, era un problema annoso con cui avevano dovuto fare i conti diverse amministrazioni comunali. Negli ultimi mesi l'intervento era stato "sollecitato" poi dal sequestro. Come si ricorderà, il pm titolare dell'inchiesta, Cristina Cambi, aveva chiesto e ottenuto nel maggio dello scorso anno il sequestro preventivo dell'immobile che fu prima dissequestrato per un vizio di forma nell'ordinanza del Gip e poi sigillato nuovamente a fine agosto. Uno dei motivi per cui è stato sequestrato l'immobile era proprio la rampa oggetto dei lavori. Nella corposa perizia firmata dal consulente tecnico d'ufficio nominato dal pm Cambi - documento che è l'architrave dell'inchiesta - una delle anomalie riscontrate era proprio quella stradina: inadatta al transito dei camion che giornalmente dovevano caricare o scaricare nel supermercato di viale Veneto Lotti. Una stradina già stretta per due auto, figurarsi per i camion. Dopo un apposito sopralluogo il perito concluse che “la viabilità di collegamento con l'aggregato urbano” era “insufficiente ed inadeguata, pregiudicandone le condizioni di sicurezza”.
venerdì 10 luglio 2009
Blog è libertà
Aderisci alla giornata di silenzio per la libertà d'informazione on line
DDL Alfano: la situazione è gravissima
Postato da Enzo di Frenna del 07/07/2009 , in informazione, linkato 160 volte)
Di fronte a questo scenario ormai birmano, non si può stare fermi. Bisogna reagire e agire. Mi piace l'idea di un testo da pubblicare simultaneamente - il 13 e 14 luglio - sui quanti più blog italiani. Ecco la mia proposta:
Questo blog oggi posta soltanto la protesta contro il DDL Alfano che limita l'attività dei blogger italiani. Ci sarà meno informazione libera e più censura. Sono cose che accadono in paesi come l'Iran e la Birmania. Questo post lo leggerai sul molti altri blog italiani. E' la nostra risposta silenziosa alla legge ammazza-internet.
giovedì 9 luglio 2009
Disponibili 8 posti per il servizio civile a Magliano
Raccolta differenziata: ora si può
Ci sono voluti cinque anni di attesa, ma ora sembra davvero tutto pronto. A breve ripartirà anche a Magliano Sabina la raccolta differenziata dei rifiuti. Per adesso, per un periodo di sperimentazione del servizio che durerà quattro, cinque mesi, il tempo necessario a mettere a punto nei minimi dettagli la gestione del servizio e la struttura dell'azienda Municipale Servizi (attualmente dimissionaria), che dovrebbe gestire le operazioni. Saranno interessate venti famiglie sparse su tutto il territorio comunale.Dopo questo periodo di prova la raccolta separata partirà su tutto il territorio comunale. Un sistema di smaltimento dei rifiuti già sperimentato tra l'autunno del 2003 e la primavera del 2004 a Magliano, dove, a quel tempo, a seguito di un accordo tra i paesi dell'Unione dei Comuni, che si era conclusa con un nulla di fatto, il ritiro dei sacchetti colorati della raccolta porta a porta era gestito dalla società “Sao” di Orvieto. Da notare che, in quella fase, nel comune di Magliano Sabina si erano raggiunte punte del 65 per cento dei rifiuti che finivano in differenziata, dato quest'ultimo che fa ben sperare per la nuova partenza. Ad oggi sono stati già acquistati due mezzi specializzati per il ritiro dei rifiuti e venti compostiere, piccoli bidoni utili per la raccolta dell'umido e la relativa trasformazione in compost. Quando la raccolta separata dei rifiuti entrerà a pieno regime, saranno distruibuite 736 compostiere alle famiglie di campagna e a quelle di città che ne faranno espressa richiesta per la raccolta dell'umido. Per la raccolta di vetro, plastica, carta e cartone, nel centro storico si riattiverà il ritiro "porta a porta" a giorni ed orari prestabiliti, mentre in campagna verranno istallate le isole ecologiche. Previste sanzioni per tutti coloro che non si adegueranno al nuovo servizio, non separando i rifiuti, e per tutti quelli che non rispetteranno gli orari di ritiro della spazzatura. A pieno regime, la raccolta differenziata porterà alle casse comunali un risparmio stimato in circa 40 mila euro.
mercoledì 8 luglio 2009
Manifesto sulla Trasparenza
Bilancio demografico 2008 dell'Istat
lunedì 6 luglio 2009
La foto...del lunedi!
Questo scatto rappresenta i frutti meteorologici dello scorso Sabato 27 Giugno, nel quale si è verificato uno dei numerosi temporali che da un pò di tempo ricoprono gran parte dell'Italia. Ovviamente la foto, nel suo valore intrinseco, si presenta suggestiva e affascinante, ma io vorrei prenderla come esempio per presentare un argomento, ossia il 21 Dicembre 2012. Questa data viene associata da anni all'antico calendario Maya, il quale, in tale giorno prestabilito, viene dichiarata la fine della quinta era o età dell'oro, praticamente quella in cui noi viviamo. Esistono varie teorie in merito, ma in particolare soltanto due dominano tra tutte: nella prima si pensa vertiginosamente in negativo, ovvero che in seguito a quella determinata datazione avverrà la cosiddetta fine del mondo; questa, mediante alcune raffigurazioni individuate nel Popol vuh (manoscritto Maya), dovrebbe avvenire tramite cataclismi a base di inondazioni che sconvolgerebbero l'intera faccia della Terra. Alcuni esperti cominciano ad essere preoccupati da questo, poiché consapevoli di mutamenti climatici alquanto sospetti, cambiamenti che attribuiscono al forte inquinamento generato nell'ultimo secolo. La seconda teoria invece è notevolmente più ottimista, infatti prevede la nascita di una nuova era basata su consapevolezza individuale, pace ed evoluzione spirituale: la disciplina New Age la chiama era dell'acquario. Si pensa che, improvvisamente, l'uomo cominci a rendersi conto dei propri misfatti e colto da illuminazioni, cominci a rigare dritto verso un equilibrio che salvaguarderebbe se stesso e la natura che lo circonda.Ora, io direi che gli odierni indizi dovrebbero avvicinarci molto alla prima teoria, anche se i miei residui di ottimismo vogliono a tutti i costi prendere in considerazione anche la seconda... voi invece che ne pensate?
Mau.A.
Chiocciole in tavola a Magliano
dal sito de "Ilgiornale.it"
Un tempo erano le vecchine del paese a raccoglierle, chine sulla terra gonfiata dai violenti temporali primaverili. Oggi ci si affida agli allevamenti, ma la ricetta delle lumache al sugo non cambia. È sempre quella delle nonne di Foglia. La «ciummacata» iniziata ieri per concludersi oggi nella frazione di Magliano Sabina è una tradizione che si rinnova di anno in anno. Apprezzate dai greci e dai romani, che già ne conoscevano le qualità nutrizionali e organolettiche - la loro carne soda è ricca di proteine e povera di grassi - le «chiocciole» avevano e hanno tuttora una valenza beneaugurante: una grande quantità di lumache in primavera significava abbondanza nei raccolti, e più andavan sottoterra, più l'inverno sarebbe stato rigido. Foglia, 70 km da Roma (Salaria direzione Rieti oppure A1, uscita Magliano Sabina), ne celebra le mille qualità grazie alla tradizionale ricetta trasmessa di padre in figlio: olio d’oliva - sabino, ovviamente - aglio e pomodori secchi. Poi un bicchiere di vino, bianco o vernaccia, lasciato evaporare. Solo alla fine pomodori freschi a pezzi, peperoncino e basilico. Il sapore è di quelli che non si dimentica.
sabato 4 luglio 2009
News dai giardinetti
La novità è che sono affiancati da alcuni ragazzi, che in modo spontaneo hanno avvertito l’esigenza di collaborare alla sistemazione di quello che è il loro spazio per eccellenza.
Oggi hanno aiutato nelle operazioni preliminari di pulizia e hanno ricostruito gli argini mancanti, e nei prossimi giorni provvederanno alla ri-verniciatura del fondale.
Ma non è tutto. Sta partendo un’iniziativa per la prossima settimana, volta a riverniciare tutti i muri coperti da graffiti. In tal modo, essendo i ragazzi stessi a contribuire ai lavori, si spera in una sensibilizzazione di tutti quei coetanei, che dotati di scarso senso civico, non hanno rispetto di spazi a disposizione di tutti.
venerdì 3 luglio 2009
Verso la fine del 56k (?)
giovedì 2 luglio 2009
Sempre a proposito di rinnovabili...
Un pensiero qualunque - 2
“Non ho mai guardato l’ età di chi mi si rivolge educatamente per esporre le sue idee, francamente me ne infischio. Una verità può fiorire sulla bocca d’ un bimbo o tra le labbra d’ un vecchio ma di solito si nasconde alle stesso modo alle orecchie di chi ascolta. Che se sapessimo che potremmo ascoltarla saremmo più attenti a quel che gli altri dicono. E forse a volte chiuderemmo la nostra di bocca, il rumore di una nostra stupidaggine potrebbe nasconderla ancor meglio.”
uq
mercoledì 1 luglio 2009
Pensiamoci in tempo
I fulmini si spostavano velocemente dai Cimini, raggiungendo la piana Tiberina (che da casa mia ho la fortuna di ammirare).
La mente, non so perché è andata alle 2 giornate una a febbraio e una a marzo se non erro, nelle quali la grandine ha ricoperto come fosse una nevicata il nostro territorio.
Ora sia chiaro, la notizia non è ne la grandine, ne i temporali estivi, ma la scala di grandezza e la frequenza che questi vanno assumendo. Sono fenomeni che ci sono sempre stati, ma la cosa che più mi preoccupa è il loro intensificarsi, sia dal punto di vista appunto della frequenza che dell’intensità.
Tutto questo per dire, che di questo bisognerà tener conto nel futuro piano regolatore. Lo so siamo abituati a pensare che da noi non succederà mai nulla, e speriamo si sempre cosi, ma credo che delle aree di sicurezza sia il caso di individuarle.
Abbiamo la fortuna di avere un territorio ampio, dunque terreni da adibire a destinazioni d’uso inerenti gli stati di calamità ce ne saranno sicuramente. Di questo me ne ha parlato anche un amico, Andrea Del Vescovo, che voleva appunto individuare aree “sicure” e da attrezzare.
Ma permettetemi una ulteriore riflessione. Siamo una piccola comunità, e nelle piccole comunità è relativamente facile instaurare discorsi relativi allo sviluppo sostenibile. Come associazione siamo in contatto con un importantissimo Ente che si occupa appunto di questo, e a breve stileremo un progetto che manderemo a tutti gli interessati.
Ma possiamo comunque fare molto, raccolta differenziata, risparmio energetico, efficienza energetica. Allora iniziamo a parlarne, e vediamo cosa ne possa uscire fuori.
Ne guadagneranno le nostre tasche, la nostra coscienza, la salute nostra e quella del nostro pianeta, che ricordiamo non è nostro ma lo abbiamo solo in preso in cura per consegnarlo alle generazioni future.
francesco.
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