In Evidenza

martedì 30 settembre 2008

Masan: tonnellate di rifiuti da smaltire

Masan, l'altra faccia dello scandalo
Migliaia di tonnellate di rifiuti devono essere smaltiti, ma l’azienda è fallita

dal sito de "Ilmessaggero.it"

Ci sperava, la difesa di Massimo Dami, il principale imputato (contumace dalla prima udienza) del processo sul traffico illecito dei rifiuti che aveva come base operativa lo stabilimento di Magliano Sabina della Masan. Ci sperava l’avvocato Giannelli di cogliere qualche contraddizione nelle deposizioni, rese ieri in udienza, degli agenti della Forestale che tra la fine del 2003 e l’inizio del 2004 avevano più volte controllato i movimenti dei camion in entrata e in uscita dall’azienda, verificato dove andavano a scaricare il materiale. Nessuna incertezza nelle loro testimonianze, nulla di significativo che possa aver fornito agli avvocati dei 19 imputati (altri due sono stati già condannati in precedenza) una possibilità di intaccare l’impianto accusatorio della procura. Allora la speranza è riposta nell’interrogatorio dei consulenti Iacucci e Sanna che, per conto di pubblico ministero e gip, hanno svolto le perizie (deporranno il 15 ottobre), e nelle 75 intercettazioni telefoniche delle quali il giudice Andrea Fanelli, accogliendo la richiesta del collegio di difesa, ha disposto la trascrizione integrale, affidando l’incarico al perito maglianese Stefania Perilli che dovrà ripresentarsi in aula il 15 dicembre. Cosa si aspettano i difensori? Che dal testo completo possano emergere scenari diversi, che magari un colloquio tra gli imputati, riportato per sintesi nel brogliaccio, possa assumere una diversa veste, un altro significato, se ascoltato e letto nella sua interezza. Del resto la difesa fa il suo lavoro, quello in corso non è un processo facile e il reato più grave contestato è quello di traffico di rifiuti pericolosi, ancora lontano dal prescriversi. L’accusa (pm Fabio Picuti) non ha opposizioni da fare, certa che nei faldoni e negli atti c’è una risposta per ogni dubbio ed eccezione sollevata dalla difesa. E’ presto comunque per tirare le somme, mentre invece si profila all’orizzonte un difficile caso legato allo smaltimento delle migliaia di tonnellate di rifiuti sui quali grava tutt’ora il sequestro giudiziario, ammassati all’interno dello stabilimento. La proprietà della struttura, una società immobiliare, è parte civile nel processo in corso (come del resto lo sono la Provincia di Rieti - il cui legale Federico Fioravanti, segue costantemente ogni udienza - e altri enti pubblici), e non intende certo accollarsi la spesa per la bonifica dell’intera area. Ma la Masan è stata dichiarata fallita dal tribunale di Firenze nel 2006 e questo rende improponibile un’eventuale azione di rivalsa. Per affrontare il problema il curatore fallimentare nominato dal tribunale toscano, ha effettuato una prima ricognizione all’interno della struttura, ma la situazione è apparsa subito complicata soprattutto per via dei costi altissimi da affrontare per l’operazione. Si va profilando perciò un secondo caso Zepa (per i rifiuti, ammassati per dieci anni nella Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile, è iniziata da poco l’opera di sgombero) dagli esiti incerti perchè qualcuno dovrà, prima o poi, smaltire la montagna di fanghi inquinati. Un problema che, fino a oggi, si è evitato di affrontare, quanto meno a livello di esame preventivo, e che il processo non ancora concluso fa continuamente rinviare.

di Massimo Cavoli

lunedì 29 settembre 2008

Bilancio partecipato 2009

Anche quest'anno viene riproposto dal Comune il progetto del Bilancio Partecipato. Mentre l'anno passato il progetto era uno solo e riguardava il tema delle "politiche giovanili", quest'anno s'è deciso di proporre due differenti gare:

1) politiche sociali. Il metodo è lo stesso di quello dell'anno scorso: i cittadini presentano i progetti; questi vengono vagliati dalla commissione; i progetti che passano il vaglio vanno a votazione; il progetto che riceve più voti viene realizzato.

2) opere pubbliche. Il metodo è leggermente diverso: il comune già propone dei progetti; i cittadini possono votare questi progetti o proporne altri; il progetto che riceve maggiori preferenze viene realizzato (clicca qui per maggiori informazioni e per la documentazione).
I progetti di opere pubbliche che sono stati presentati dal Comune sono i seguenti:
- Progetto Magliano Solare: realizzazione di progetti esemplari per l'utilizzo di energia solare nel costituendo "Centro polifunzionale scientifico per lo sviluppo delle energie rinnovabili e l'ambiente" ex convento di S. Maria delle Grazie o in scuole comunali;
- Rete Wireless: rete che consenta all'amministrazione comunale di rendere internet accessibile e a basso costo in ampie zone della città;
- Valorizzazione dei percorsi naturalistici, da collegare al progetto di Navigabilità del Fiume Tevere.

Per presentare ai cittadini il meccanismo di funzionamento del bilancio partecipato, sono fissate le seguenti assemblee pubbliche:

- 3 ottobre ore 21:00 Angeli, presso il giardino degli Angeli
- 6 ottobre ore 21:00 Berardelli, presso l'area pubblica di Berardelli
- 13 ottobre ore 21:00 Chiorano, presso l'area pubblica di Chiorano
- 24 ottobre ore 21:00 Foglia, presso il Circolo C.S.A. IN di Foglia
- 7 novembre ore 21:00 Centro storico, presso la sala consiliare

Lo spazio dei commenti è disponibile per trarre un serio dibattito su questi progetti, magari proponendo anche nuove idee per entrambe i progetti. I progetti proposti potranno diventare oggetto di un sondaggio sul nostro blog.

domenica 28 settembre 2008

Il comitato pro ospedale sui giornali

dal portale de "Il Corriere di Rieti"

Oculistica, il comitato a difesa dell'ospedale vuole andare a vedere. I cittadini maglianesi ed i rappresentati delle forze politiche (tutte) che fanno parte dell'organismo chiedono chiarezza sul "presunto potenziamento" del servizio oculistica presso l'ospedale "Marzio Marini". Da tre anni – dopo l'arrivo del dottor Domenico Gatti – l'ambulatorio ed il servizio è diventato una vera e propria eccellenza per la sanità sabina. Ma, come spesso accade a ciò che funziona, la pubblicità in questi anni non è stata tanta. Eppure i cittadini del bacino d'utenza del "Marini" - compresi quelli delle province vicine di Viterbo, Terni o addirittura Roma – hanno affollato le liste d'attesa per le visite e gli interventi. Insomma un'ambulatorio che funziona offrendo quella "sanità leggera" che, almeno a parole, è il futuro dell'ospedale "Marzio Marini". Eppure un paio di settimane fa il dottor Gatti ha ricevuto una bella lettera dal primario Fiormonte in cui gli si comunicava che avrebbe lavorato a Magliano un giono in meno. Infatti Gatti opera di mercoledì, visita gli operati il giovedì mattina e riceve in ambulatorio nel pomeriggio del giovedì ed il venerdì. Quando entrerà in vigore la "ristrutturazione" non verrà più a Magliano di venerdì. Il primario ha già assicurato – istituzioni locali comprese – che in ogni caso il servizio non verrà ridimensionato ma anzi potenziato. Ma visti alcuni illustri precedenti quando presunti potenziamenti di servizi al Marini si sono poi tradotti nella sottrazione di validi professionisti al "Marini" il comitato ha deciso di fidarsi solo in parte delle "buone intenzioni" dispensate dall'azienda. "Per questo motivo – si legge in una nota diramata dopo un summit che si è tenuto venerdì – semmai la storia si ripetesse anche con il reparto di oculistica il comitato è pronto ad intevenire con azioni significative". Il modo migliore per potenziare il servizio – se davvero lo scopo è questo – sarebbe, per il comitato "innalzare a due il numero di sedute chirurgiche settimanali rispetto all'unica disponibile oggi" tenendo anche conto della "lunga lista d'attesa di oltre 190 pazienti". Insomma, visto che l'ospedale di Magliano è stato praticamente risparmiato dalla scure del piano di rientro e che nei prossimi mesi resterà "sotto esame" i maglianesi hanno deciso di non stare più a guardare e vogliono dire la loro su decisioni che potenzialmente possono mettere a rischio quei rapporti di fiducia che sono la vera forza di un ospedale come Magliano. Insomma, dopo aver rischiato la chiusura, la musica sembra essere cambiata. Ora gli utenti del Marini non sembrano più disposti ad accettare le imposizioni che arrivano dall'alto.

Paolo Di Basilio


dal sito de "Ilmessaggero.it"

Il popolo dei pazienti del reparto di oculistica del “Marzio Marini” non si ferma. Non credono, se non vedono i maglianesi. Come promesso, i membri del comitato cittadino a difesa dell’ospedale, scongiurato al momento il pericolo di chiusura del nosocomio salvo sorprese dell’ultima ora, si concentrano sul futuro del reparto oculistico, guidato fino a qualche giorno fa dal dottor Domenico Gatti. Ma che ora subirà delle variazioni: nuova organizzazione e un giorno di visite in meno per l’oculista.
Non che i pazienti non abbiano fiducia nelle rassicurazioni del professor Fabio Fiormonte, primario della Asl di Rieti, che ha cercato di tranquillizzare l’utenza, promettendo un potenziamento del servizio che dovrebbe essere garantito tutta la settimana. La questione è un’altra. Il rapporto che si è venuto a creare nei tre anni in cui il dottor Gatti ha lavorato nell’ospedale è tale da spingere molti pazienti a rivolgersi al nosocomio maglianese solo perché lì è presente il medico. In questi casi cambiare le convinzioni degli utenti che non scelgono casualmente da chi farsi curare, diventa dura, anche se, come ha tenuto a sottolineare il professor Fiormonte, «la sanità pubblica deve assicurare il servizio e non le persone». Stando ai racconti degli utenti, a Magliano non sarebbe la prima volta che si verificano episodi del genere. Anni addietro, furono raccolte ben 4mila firme per scongiurare il trasferimento di un medico chirurgo. Senza esiti particolarmente positivi, però.
Sarà per questo, che i cittadini non hanno intenzione di rimanere “nuovamente scottati”. Così venerdì il comitato a difesa dell’ospedale si è riunito e ha stilato un documento. Pochi punti, ma chiari: aumento dei giorni dedicati alle operazioni e reale potenziamento di uno dei servizi migliori offerti dal “Marini”. «Il 26 settembre s’è riunito il comitato cittadino a difesa dell’ospedale. Unico argomento all’ordine del giorno è stato il presunto potenziamento del reparto di oculistica. Valutata la disponibilità dell’azienda sanitaria a incrementare il servizio - si legge nel documento - il comitato crede che il modo migliore per farlo sia innalzare a due il numero di sedute chirurgiche settimanali, rispetto all’unica disponibile oggi, vista la lunga lista d’attesa di oltre 190 pazienti. La grande ed evidente operatività del reparto di oculistica a Magliano è la conseguenza della riorganizzazione dello stesso avvenuta nel 2005, accompagnata dall’inserimento del dottor Gatti. Da allora il servizio è stato decisamente migliorato». Il fatto che il settore oculistico rappresenti il fiore all’occhiello del “Marzio Marini” spiega il motivo per cui i cittadini abbiano deciso di sposare questa causa, anche se può sembrare un’intrusione nei meccanismi organizzativi dell’azienda sanitaria. "
«Viste le esperienze precedenti - spiegano ancora nel documento - nelle quali in nome di un presunto potenziamento sono stati sottratti qualificati professionisti, il comitato si augura che il presunto miglioramento del reparto non comporti piuttosto un disservizio per i cittadini. Per questo motivo, semmai la storia si ripeta anche con il reparto di oculistica, il comitato è pronto ad intervenire con azioni significative». E se i maglianesi lo dicono, lo fanno.

Raffaella Di Claudio

sabato 27 settembre 2008

Eurospin: le motivazioni del provvedimento

dal sito de "Ilmessagero.it"

1) Le motivazioni del provvedimento di conferma del sequestro


Esiste il concreto pericolo che il reato possa essere ulteriormente consumato e ”la distorsione delle procedure amministrative previste dalla legge 167, le sovvenzioni pubbliche e le agevolazioni fiscali per consentire alla società concessionaria delle aree annesse al piano di zona, di realizzare un rilevante guadagno economico dalla concessione del complesso commerciale edificato (l’Euro Spin), hanno danneggiato e/o sacrificato le esigenze sociali e di aggregazione dei residenti nell’area abitativa”. Sono alcuni passaggi della motivazione con la quale il tribunale del Riesame (Scipioni, Soana e Saulino) spiega perchè - respingendo i ricorsi delle società Ibs, Bse e di Ugo Stazi, legale rappresentante della Tevere 78 - ha confermato il sequestro dell’Euro Spin, disposto dal gip Arturi, nell’ambito di un’inchiesta condotta dal pubblico ministero Cristina Cambi, sugli abusi urbanistici e non solo, che avrebbero favorito la trasformazione di un’area nata per ospitare case di edilizia residenziale pubblica, in area commerciale. I giudici spiegano anche perchè non è stata concessa la ”facoltà d’uso” (la possibilità di vendita al pubblico pur in presenza dello stato di sequestro) richiesta dalla difesa: «Proprio le illegittimità riscontrate dalla Regione Lazio in merito ai provvedimenti amministrativi emessi dal comune di Magliano, come la realizzazione di nuove volumetrie commerciali non previste dal piano di zona, mancato rispetto della normale superficie a parcheggio, giustificano il rigetto. Le presunte illegittime modificazioni - aggiunge il presidente del collegio e giudice relatore Cristina Scipioni - apportate al piano di zona, incidenti sulla pianificazione territoriale e sul carico urbanistico, allo stato, impediscono qualsiasi uso dell’immobile, che andrebbe a incidere negativamente sul trasporto, sulla viabilità e sullo smaltimento rifiuti nonchè sulla sicurezza degli utenti, non essendo stato rilasciato neppure il definitivo certificato antincendio».
Il Riesame chiarisce poi che ”il rigetto di provvedimenti cautelari emessi dal Tar del Lazio (il riferimento è al contenzioso tra il commerciante Antonio Taizzani, autore della denuncia, e le società interessate dal sequestro ndr), basandosi su presupposti di legge diversi da quelli posti a fondamento delle norme sostanziali e processuali penali, non possono assumere alcun rilievo in questo caso. Al tribunale del Riesame spetta verificare la corrispondenza del fatto all’ipotesi criminosa e non certo valutare il merito della fondatezza degli elementi sostenuti da accusa e difesa che riguarda direttamente il merito del processo”.
I giudici assegnano importanza alla consulenza tecnica della procura che ha rilevato abusi e stravolgimenti, ma conferiscono pure particolare rilevanza all’accertamento istruttorio condotto dalla Regione Lazio, sottolineando che ”l’ente ha accertato e denunciato gravi illegittimità dei provvedimenti amministrativi rilasciati dal comune di Magliano e finalizzati alla costruzione e utilizzazione dell’edificio destinato all’Euro Spin e l’assenza del preventivo parere paesaggistico, trattandosi di un’area sottoposta a vincolo, fa sussistere, allo stato, una astratta riconducibilità dei fatti alle ipotesi accusatorie della procura”.
Insomma, se non è una sentenza, poco ci manca.

2) L'attività e i lavoratori?

Adesso il problema è: come far ripartire l’attività commerciale e, con essa, restituire il lavoro alle dipendenti della Business Service Express? Le difesa delle società colpite dal sequestro stanno valutando la possibilità di ricorrere in Cassazione contro la decisione del Riesame (i tempi non si preannunciano brevi), ma l’unica strada percorribile è quella del gip. Al giudice delle indagini preliminari dovrà infatti essere inoltrata l’eventuale richiesta di dissequestro, ma un accoglimento - vista la conferma dell’ipotesi accusatoria da parte del Riesame - potrebbe aversi solo in caso del venir meno delle esigenze che hanno portato al provvedimento cautelare. Nè è compito dei giudici occuparsi del posto di lavoro delle dipendenti della Bse le quali, vere ”vittime” di questa brutta storia, hanno chiesto l’intervento della Provincia e delle istituzioni rivendicando il proprio diritto di lavorare. Ma, letti gli atti e gli abusi che sarebbero stati commessi per favorire l’Euro Spin, la protesta delle lavoratrici dovrebbe imboccare altre direzioni in quanto la colpa di quanto sta accadendo, comunque, non può certo essere dei magistrati che fanno solo il loro dovere.
m.cav.

Progetto di offerta formativa per le scuole maglianesi

Questa mattina, presso l'aula magna della Scuola Media Inferiore di Magliano Sabina, alle ore 10:00, sono stati convocati tutti i partiti, le associazioni, gli enti locali del nostro territorio e delle zone limitrofe da parte del Consiglio di Istituto al fine di presentare il progetto di offerta formativa per il prossimo anno nelle scuole facenti parte dell'Omnicomprensivo di Magliano Sabina.

Il piano presenta i seguenti progetti:
- istituzione in una delle sezioni della Scuola Media di un indirizzo "musicale-artistico"
- inserimento dell'indirizzo tecnologico nel Liceo Scientifico (Liceo scientifico-tecnologico)
- richiesta della prima classe di Geometri o creazione di un Istituto Tecnico Ambientale

La Preside reggente ha motivato le proprie proposte nel seguente modo:
- l'istituzione di una sezione musicale-artistica ha come scopo quello di dare spazio alle tendenze musicali del nostro territorio, diffuse dalla presenza di varie scuole di musica;
- l'inserimento dell'indirizzo tecnologico nel liceo scientifico ha come scopo quello di differenziare l'offerta formativa da quella identica che altrimenti sarebbe presente in altri istituti scientifici come quello di Civita, Terni e Poggio Mirteto;
- la creazione dell'Istituto Tecnico ambientale si colloca in linea con la prevista riforma della scuola del Ministero, che tende a ristrutturare completamente i livelli di educazione delle scuole superiori. Oggi esistono licei, istituti tecnici e istituti professionali. Dopo la riforma rimarranno solo i licei e gli istituti tecnici. La creazione dell'istituto tecnico ambientale ha come scopo quello di creare un polo alternativo al liceo a Magliano, dando un taglio ambientale all'istituto: energie rinnovabili, salvaguardia ambientale, sviluppo del territorio. Laddove non si riesca a creare questo istituto, c'è sempre l'intenzione di mantenere il Geometri.

Si desidera inoltre puntare sull'informatica e sulla tecnologia, sulle lingue straniere e su una buona pubblicità delle nostre scuole nei paesi limitrofi.

Niccolò

venerdì 26 settembre 2008

Il comitato a difesa dell'ospedale: non depotenziate oculistica

"Oggi venerdì 26 settembre 2008 s’è riunito a Magliano il comitato cittadino a difesa dell’ospedale Marzio Marini. Unico argomento all’ordine del giorno è stato il presunto potenziamento del reparto di oculistica. Valutata la disponibilità dell’azienda sanitaria a incrementare il servizio, il comitato crede che il modo migliore per farlo sia innalzare a due il numero di sedute chirurgiche settimanali, rispetto all’unica disponibile oggi, vista la lunga lista d’attesa di oltre 190 pazienti. La grande ed evidente operatività del reparto di oculistica a Magliano è la conseguenza della riorganizzazione dello stesso avvenuta nel 2005, accompagnata dall’inserimento del dottor Gatti. Da allora il servizio è stato decisamente migliorato. Viste le esperienze precedenti, nelle quali in nome di un presunto potenziamento sono stati sottratti qualificati professionisti, il comitato si augura che il presunto miglioramento del reparto non comporti piuttosto un disservizio per i cittadini. Per questo motivo, semmai la storia si ripeta anche con il reparto di oculistica di Magliano, il comitato è pronto ad intervenire con azioni significative."

Ultim'ora: confermato sequestro Eurospin

dal sito de "Ilvelino.it"

Il tribunale del Riesame ha confermato il sequestro della struttura. Probabile, però, il ricorso alla Cassazione.
Il discount è finito al centro di un’indagine dei carabinieri per una serie di presunti abusi che sarebbero stati commessi da due tecnici del Comune di Magliano per permettere la costruzione del centro commerciale.

giovedì 25 settembre 2008

Il testamento di Marzio Marini


(le ultime parole di Marzio Marini, incise sulla lapide della facciata dell'ospedale vecchio)

mercoledì 24 settembre 2008

Miss Sabina

Miss Sabina
il primo concorso di bellezza tutto sabino!

A chi andrà la prima corona di Reginetta della Sabina? Sono aperte le iscrizioni al primo concorso di bellezza interamente dedicato alle ragazze sabine che si terrà a Fara Sabina dal 7 al 9 novembre 2008.

L'età delle partecipanti deve essere compresa fra i 16 ed i 28 anni compiuti.
Le prime tre classificate sfileranno domenica 9 novembre in occasione del Defilè di abiti da sposa.

Per le ragazze di Magliano che vogliono partecipare a questo concorso (e, ci auguriamo, anche vincerlo), chiamare il numero 329 0535154.

Ulteriori informazioni al sito dell'evento: www.miss-sabina.it


martedì 23 settembre 2008

Cambio regione. Se ne parla sul web.

dal sito "Iltamtam.it - Media valle del Tevere"


L'Umbria attira Comuni: prima Leonessa, adesso anche Magliano Sabina


Anche in un altro centro del reatino è iniziata la raccolta di firme per "passare" il confine; intanto i sindaci di Polino e di Leonessa si sono incontrati con il presidente della provincia di Terni per parlare di progetti congiunti.

L'Umbria sembra diventata la nuova "terra promessa" per alcuni piccoli Comuni del Lazio. Al caso di Leonessa, dove nei prossimi mesi si svolgerà il referendum per decidere se passare o meno il "confine", ora si aggiunge quello di Magliano Sabina, cittadina della provincia di Rieti intenzionata anch'essa a chiedere l'annessione all'Umbria.
L'associazione culturale "Sabinamente" ha infatti iniziato a raccogliere firme dai cittadini per dare concretezza allo scontento legato a decisioni ritenute discutibili sul fronte delle scuole e dell'ospedale. Non volendo subire oltre, i promotori vogliono tornare in Umbria. Già tornare perchè fino agli anni '20 Magliano faceva parte della Provincia di Perugia.
Tre i vantaggi del passaggio da una regione all'altra: un migliore sistema fiscale, politiche d'avanguardia in materia ambientale e di tutela dei centri storici e migliore viabilità. [...]

Raduno auto e moto d'epoca


domenica 28 settembre 2008
RADUNO AUTO E MODO D'EPOCA


Programma:
- ore 9:00 ritrovo dei partecipanti presso Piazza Garibaldi; iscrizioni e consegna gadget
- ore 10:00 1° prova di abilità (facoltativa)
- ore 10:30 2° prova di abilità (facoltativa)
- ore 12:00 sfilata e giro turistico con sosta e aperitivo
- ore 13:00 pranzo presso Villa Mariotti
- ore 16:00 premiazione e premi ad estrazione
- ore 17:00 scioglimento dell'incontro e rientro in sede

Quota partecipazione 22€ (comprende iscrizione, gadget, aperitivo, pranzo, premiazione...)

Adesioni ai numeri 347.3657240 - 338.8757690

Verranno premiati i migliori delle 3 classifiche: Motocicli, Autoveicoli, Combinata, dal 1° al 5° classificato

lunedì 22 settembre 2008

Sabina Musica Festival 2008

Noemi Nori in concerto

"La vita è l'arte dell'incontro" (Vinicius de Moraes)

Con la partecipazione di :

Brasil '87
ctf group
Marco Savorani
Giorgio Fontana
I ragazzi della Scuola di Musica
"Francesco Jalenti" di Otricoli

Guest star la cantautrice brasiliana

Klebi Nori

MAGLIANO SABINA
Teatro Manlio

DOMENICA 28 SETTEMBRE 2008 - ORE 17.30

INGRESSO LIBERO CON PRENOTAZIONE
presso l'ufficio Cultura
0744.910336

IL VENTAGLIO
ASSOCIAZIONE CULTURALE


Direttore artistico Tiziana Cosentino
Coordinatore Filippo Proietti

domenica 21 settembre 2008

La nostra iniziativa in prima pagina sul Corriere di Rieti

Riportiamo l'articolo del nostro amico Paolo di Basilio, articolo apparso in prima pagina oggi sul Corriere di Rieti, riferito all'iniziativa di Sabinamente. Cogliamo l'occasione per ringraziarlo.

dal portale de "Il Corriere di Rieti"


Raccolta firme
Il gazebo allestito ieri mattina durante il mercato settimanale

Chi pensava ad una “goliardata” da ragazzi da ieri dovrà in qualche modo ripensarci. La raccolta di firme per sollecitare il cambio di Regione è partita come forse nemmeno i promotori si aspettavano. In meno di quattro ore i ragazzi dell’associazione culturale “Sabinamente” hanno raccolto oltre duecento adesioni nel gazebo allestito in piazzale Mazzini durante il giorno del mercato. Lo scontento verso Rieti ed il Lazio insomma a Magliano c’è. Ed ora si vede pure. E quello di ieri sembra essere soltanto l’inizio. Oggi i ragazzi dell’associazione saranno per tutta la mattinata in piazza Garibaldi poi, “se la risposta continuerà ad essere quella di questa mattina (ieri per chi legge, ndr) organizzeremo altre iniziative pubbliche”. Gazebo, volantini in mano e manifesti. Come promesso da alcune settimane dopo la “provocazione” lanciata nel loro blog i ragazzi dell’associazione sono passati dalle parole ai fatti. Tante le persone che si sono fermate davanti al loro sit-in, quantomeno incuriositi dall’iniziativa. Il manifesto che spiega i motivi della richiesta di trasferimento in Umbria è fin troppo chiaro: “Da troppo tempo siamo costretti a subire le scelte di enti superiori che stanno sottraendo inesorabilmente opportunità di sviluppo per il nostro paese”. Poi si fa riferimento a delle decisioni “quantomeno discutibili” che hanno riguardato le scuole superiori o l’ospedale. “Non possiamo pensare di assistere inermi a tutto ciò” per questo il motto della lotta è “via da Rieti e dal Lazio”. “Torniamo in Umbria”, recita il volantino distribuito ai passanti ricordando che Magliano fino agli anni ‘20 era sotto la Provincia di Perugia. Tre i motivi per vale la pena passare in Umbria, nell’ordine: “migliore sistema fiscale”, “politiche all’avanguardia in materia ambientale e di tutela dei centri urbani” e “migliore viabilità”. Finora la pensano allo stesso modo in 200. Se continua di questo passo prima o poi qualcuno dovrà fare i conti, seriamente, con questo sentimento.

Paolo Di Basilio

Soddisfatti!

L'azione di queste due mattinate ci ha visto veramente soddisfatti. La nostra manifestazione per il cambiamento di provincia e regione è riuscita a raccogliere 330 firme: persone che volontariamente sono venute presso il nostro gazebo per manifestare il proprio assenso a questa proposta. Sebbene sia ieri che oggi c'erano altre manifestazioni di rilevanza territoriale, siamo riusciti a raggiungere questo numero che ci fa davvero ben sperare. Sappiamo che oltre il 10% della popolazione votante di Magliano s'è mossa per venire a darci il proprio supporto. Siamo consapevoli che il numero delle persone che condividono questa idea è ancora molto più ampio. Da questo dato rassicurante partiamo per raggiungere un consenso il più alto possibile. Prossimamente faremo in modo di organizzare ulteriori eventi, al fine di rendere questa possibilità sempre più reale. Stiamo solo all'inizio.

GRAZIE, GRAZIE A TUTTI

sabato 20 settembre 2008

Raccolta firme, primo round!

GRAZIE GRAZIE GRAZIE!
è il messaggio che vogliamo dare a quanti stamane si sono recati al nostro banco, sfidando il freddo e infondendoci quella fiducia che ci spinge ad andare avanti.
Una gioia vedere come giovani e anziani, si stiano trovando uniti in questa battaglia.
Ringraziandovi nuovamente
rinnoviamo l'invito a venire a trovarci domani mattina in Piazza Garibaldi.
DALLE ORE 09;30 PUNTO INFORMATIVO E RACCOLTA FIRME
VIA DA RIETI E DAL LAZIO
Forza Maglianesi!

venerdì 19 settembre 2008

Terzo incontro contro la chiusura dell'ospedale

Oggi alle ore 19:00 presso la sala consiliare s'è svolto il terzo incontro contro la chiusura dell'ospedale. Dalle parole del sindaco, che ha preso subito parola per informarci dell'incontro di oggi in Regione, sembra sia stata raggiunta un'intesa politica: l'ospedale dovrebbe rimanere ospedale, evitando qualsiasi declassamento a poliambulatorio. Dal momento che nei piani sembra che il pronto soccorso debba rimanere, c'è speranza nel credere che anche rianimazione, medicina e chirurgia resteranno, visto lo stretto e indispensabile legame tra questi reparti. Nell'ottica della riconversione, ci si augura che venga potenziato l'ambulatorio e realizzato il day surgery. Se sarà questo il piano che giungerà al governo, c'è la possibilità che Magliano non vedrà sottrarsi l'ospedale. Tuttavia le cose in ballo sono ancora molte: l'ipotesi di commissariamento del governatore Marrazzo potrebbe di nuovo sparigliare le carte e riportare tutto nel dubbio.
Nell'incontro avuto con il direttore generale è stata marginalmente affrontata la questione del Dottor Gatti, la quale sarà presa in considerazione, anche in conseguenza delle reazioni dei tanti cittadini, spiazzati da questa scelta a quanto pare contraria alle esigenze della popolazione.
Facendo il punto della situazione, non possiamo affermare che la struttura sia salva, ma possiamo comunque accogliere positivamente questa buona notizia. Dobbiamo però ricordare una cosa: anche nel caso in cui questa battaglia vedrà Magliano vincitrice, non sarà ancora messa la parola fine e non potremo pensare che l'ospedale sia al sicuro. Questo perché facciamo parte di una provincia nella quale il servizio sanitario è ovviamente accentrato (a Rieti). In ogni momento potremmo subire uno spostamento di servizi dal nostro nosocomio verso altri punti della provincia. Dovremmo stare sempre cauti e attenti. La difesa del Marzio Marini non passa solo attraverso una focosa manifestazione popolare, ma anche e soprattutto mediante la minuziosa e continuativa attenzione degli organi locali competenti su ciò che avviene in quella struttura.

Niccolò

Ospedale: oggi si decide. Intanto, chi ben lavora è allontanato

dal portale de "Il Corriere di Rieti"

A Roma il vertice degli amministratori locali e della Asl con il presidente Marrazzo. Intanto a Magliano si è riunito il comitato a difesa del Marini.

Persone in fila per firmare contro la chiusura, poi smentita, dei piccoli ospedali. A Rieti riguarda Magliano e Amatrice

Spesso, come dice il detto, tra il dire e il fare c’è di mezzo di mare. E' un po’ ciò che succede per l’ospedale “Marzio Marini” dove in pubblico si dice che bisogna puntare sulle specialistiche in modo da garantire mobilità attiva (ossia utenti provenienti da territori di altre Asl) mentre in “privato” si limitano, di fatto, proprio quei servizi.
Tagli. E’ di ieri la notizia che presto il dottor Domenico Gatti, apprezzatissimo (specie dagli utenti) oculista, lavorerà a Magliano solo due giorni a settimana e non tre come avviene oggi. E questo malgrado i numeri che parlano chiaro sul successo di questa specialistica a Magliano. In un paio d’anni il dottor Gatti ha raddoppiato gli interventi e per le visite c’è una lista d’attesa di tre mesi. Visite ed interventi che riguardano nel 40 per cento dei casi pazienti che provengono da altre province o regioni. Insomma soldi che arrivano nelle casse della Asl. Numeri chiari: nel 2006 ha effettuato 420 interventi, 520 l’anno successivo mentre nel 2008 sono già 320. Le visite solo nei primi mesi dell’anno in corso sono oltre 3800. Il dottore effettua interventi in sala operatoria il mercoledì, visita i pazienti operati il giovedì e il venerdì è dedicato all’ambulatorio. Vale a dire alle visite che servono poi a portare interventi, per dirla in modo brutale. Ebbene, ora il medico ha ricevuto una lettera che limita la sua attività a Magliano solo al mercoledì e al giovedì, mentre per l’attività di ambulatorio dovrebbe arrivare un altro professionista. “E’ una scelta scellerata – commenta un consigliere comunale di opposizione e membro del comitato a difesa dell’ospedale – tengono conto dei numeri della nostra struttura solo quando c’è da tagliare e non quando bisogna premiare i professionisti che lavorano magari aumentando, vista la lista d’attesa, i giorni di ambulatorio”. Il comitato Intanto mercoledì sera è tornato a riunirsi il comitato a difesa del nosocomio. “Dobbiamo difendere il nostro ospedale a tutti i costi e non accettare, nemmeno come idea, il declassamento a Poliambulatorio”, ha ribadito il sindaco Lini ai maglianesi. Gli annunci che sono seguiti al primo vertice in Regione della scorsa settimana e i contatti con la Asl non sembrano, almeno per il momento, averlo convinto più di tanto. Insomma la lotta del comitato andrà avanti almeno fino a che non sarà ufficiale il dietrofront della Regione. Come noto la scorsa settimana il vice presidente della Regione, Esterino Montino, ha reso noti i contenuti della ristrutturazione della rete ospedaliera regionale. Tra gli ospedali da riconvertire – termine che andrebbe riempito di contenuti – c’è anche il “Marzio Marini” che, da quanto detto nelle note ufficiali della Regione, doveva diventare un poliambulatorio con un presidio del 118 dotato di elicottero. Oggi si svolgerà l’atteso vertice in Regione per capire il futuro del Marini. L’incontro è fissato intorno alle 13. Per le 19 il sindaco ha dato appuntamento di nuovo alla gente per riunire il comitato in sala consiliare e fare il punto.
Cittadinanzattiva. Oggi, come detto, i dirigenti della Asl reatina e gli amministratori locali incontrano Marrazzo sulla chiusura dei piccoli ospedali. Di provvedimenti “gravi” parla Cittadinanzattiva. “Appare chiaro - spiega infatti l’associazione - come queste misure, presentate come risolutive per razionalizzare i costi e migliorare i servizi, così come si presentano, non fanno altro che spostare appena più in là problemi economici frutto di incapacità gestionale mai veramente risolta. All’attuale governo della Regione Lazio, così come obiettato a suo tempo all’allora gestione del governatore Storace, vogliamo ribadire alcuni aspetti fondamentali sinora, a nostro parere, rimasti insoluti: secondo quali studi di statistica epidemiologica (cardiopatie, stati invalidanti, patologie tumorali, malattie osteoarticolari, ecc.), tesi ad accertare il reale stato di salute della popolazione ed i conseguenti bisogni sanitari e sociali, è stata decisa la chiusura di questi ospedali ? Che fine hanno fatto i 120 posti letto di riabilitazione da distribuire tra i 3 nosocomi reatini e che avrebbero dovuto rilanciare, per altro, il ruolo degli ospedali di Magliano ed Amatrice? Quale seria programmazione è stata fatta sinora, per fornire risposte più valide in fatto di assistenza infermieristica, e medico specialistica domiciliare ed ambulatoriale, tenuto conto che ad oggi a domicilio, per tutta la provincia, sono impegnati solo poco più di una decina di infermieri? Le risposte alla Regione.

Paolo Di Basilio

giovedì 18 settembre 2008

Incredibile ma vero.l'amministrazione lini continua a far danni anche dopo la sua "deposizione".
come il famoso fantasma formaggino che, come ci raccontavano le nostre nonne da bambini, veniva a toglierci il dentino da sotto il bicchiere per lasciarci una monetina, viceversa qui di monetine ce ne vengono tolte, in una vera e propria stangata senza precedenti.a memoria, non mi sovviene una tale mobilitazione di protesta nei confronti del comune;eppure la fila della gente scontenta si fa sempre più lunga.la maniera indegna con cui vengono tolti soldi ai contribuenti arriva a rasentare il limite della presa per i fondelli.mentre da un lato troviamo un aumento giustificato dal ricalcolo delle superfici catastali, per il quale, tanto hai e tanto è giusto che tu possa pagare, dall'altro ci troviamo a farci carico di un aumento dai contorni ingannevoli.il 30% in più imposto per un sevizio mai erogato, quello della raccolta differenziata.cominciamo con il mettere i classici puntini sulle i:nella tipologia di prelievo tarsu non è previsto che il comune debba obbligatorialmente coprire il totale del costo del servizio di raccolta dei rifiuti, ma deve garantire un minimo del 50%.sottolineato dunque che per i relativi costi, anche aumentati per una cattiva abitudine tutta nostra di non sforzarci nel voler effettuare la differenziata, di gestione del servizio, il comune di magliano si fa carico almeno per la metà, la prima domanda che viene posta è la seguente:come verranno impiegati il restante 50% dell'introito dovuto a bollette, già ulteriormente maggiorate del 30%, per un servizio inesistente?tutta aria nei polmoni per un malandato comune che avrebbe così l'opportunità, grazie a questa manna scesa dal cielo, di tornare ad assaporare il profumo dell'ossigeno.la seconda domanda invece si incentra sulla reale necessità di effettuare un qualsiasi metodo di raccolta differenziata, acclamato a furor di popolo.si faccia attenzione ad un particolare importante:questo tipo di separazione differenziato dei rifiuti ha come obiettivi, oltre quello educativo, di abbattere il più possibile il quantitativo di rifiuto indifferenziato che tutti i giorni noi stessi produciamo, che in realtà è quello che costa maggiormente al comune, in termini di conferimento e di stoccaggio, una delle voci del significativo aumento in questione.produrre rifiuti separati ci consente di abbassare il carico di rifiuti indifferenziati da dover trasportare in discarica, e di conseguenza di poter risparmiare in bolletta.
ma quale bolletta?di sicuro non nella tarsu, nella quale non esiste nessuna disposizione specifica per la quale la differenziata porterebbe un vantaggio al cittadino.è invece presente ( articolo 49, comma 10, Dlgs 22/97, e all'articolo 7, comma 1, Dpr 158/99 ) nella TIA ( tariffa igiene ambientale ), molto più costosa, perchè rende il comune responsabile di coprire il 100% dei costi del servizio, molto più giusta in quanto, ai mq, abbina il numero di componenti del nucleo familiare, e di sicuro più utile vista la possibilità di gestire una quota variabile per l'utenza, ridotta in proporzione ai risultati raggiunti nella differenziata.allora cosa si vuol far credere al cittadino?siamo mai stati informati di tutte queste cose?e qui arrivo alla mia ultima domanda:sulle bollette recapitate ad ogni abitante, oltre a quel simpatico bollettino postale, è stato inviata una lettera dove viene fatto riferimento all'applicazione delle nuove tariffe deliberate dalla giunta municipale n.33 del 25/03/2009.come per dire "ecco di chi sono le colpe!".sig. sindaco, e signori assessori, un tempo elementi della minoranza, eravate a conoscenza della stangata che ci sarebbe piombata addosso?cosa è stato fatto, da queste entità ectoplasmatiche, per combattere tale destino?perchè non si è fatto presente al momento dovuto, portandolo a conoscenza di tutti?data la vostra incolpevolezza sarebbe stato di sicuro un punto a vostro favore, dimostrando di essere i giusti controllori nel regno dei misfatti, e risparmiando a noi tutti un così caro prezzo ora da saldare.un saluto e scusate per il tempo sottrattovi.
grillo c'è

mercoledì 17 settembre 2008

Cicchetti: "La secessione di Magliano è rientrata" (?)

Questa mi è nuova. Antonio Cicchetti, in un articolo de "Il Messaggero" che trattava il tema della possibile "secessione" di Leonessa, ha detto quanto segue: "Ci sono zone periferiche del Reatino dove questa tentazione (della secessione, nda) è molto forte e se Magliano può essere rientrata, da un momento all'altro può riproporsi ad Amatrice o a Borgorose".Veniamo a sapere oggi che il tema della secessione a Magliano è rientrato; non esiste più. Noi abbiamo qualche dubbio. Vorremmo informare il Sig. Cicchetti che sabato e domenica prossima inizierà l'azione di Sabinamente sul territorio per fare informazione tra la gente, distribuendo volantini. Mi auguro che venga informato, da chiunque, insomma. Sarebbe l'ennesima dimostrazione di quale livello di attenzione hanno avuto e hanno tuttora questi politici per il nostro territorio.

Niccolò

Secondo incontro contro la chiusura dell'ospedale

Questa sera alle ore 21:00 presso la sala consiliare del Comune s'è svolto il secondo incontro aperto alla cittadinanza contro la chiusura dell'ospedale. Questo pomeriggio si sarebbe dovuto svolgere un tavolo tecnico tra il sindaco di Magliano, il sindaco di Amatrice, il presidente della regione Lazio, il presidente della provincia Rieti e il rappresentante dell'Asl competente, ma la seduta è stata procrastinata a venerdì 19 settembre (dopodomani). Il sindaco ha fatto il punto della situazione: "dobbiamo difendere l'ospedale ad ogni costo, non accetteremo mai che venga declassato a poliambulatorio". E per fare ciò ha evidenziato come sia necessario aggrapparsi ad eventuali cavilli giuridici che permettano di ostacolare l'iter regionale di riconversione. Bisogna innanzitutto segnalare come la struttura potrebbe non rientrare nella fattispecie del decreto poiché è da tempo sotto ristrutturazione: in questo modo è praticamente impossibile avere un bilancio positivo. L'intenzione sarebbe quella di dimostrare come una analisi finanziaria veritiera del Marzio Marini non potrebbe mai compiersi fin quando il nosocomio sarà (come è adesso e da molti anni) sotto ristrutturazione.
Sappiamo inoltre che oggetto del decreto della Regione sono gli ospedali con meno di 90 posti letto. Sotto questa prospettiva s'è sottolineato come in realtà i posti letto a Magliano siano diminuiti da 120 fino al numero odierno di 69 perché era stato promesso che le degenze sottratte all'ospedale sarebbero poi state aggiunte alla futura RSA.
Durante la serata è stato creato il comitato cittadino. Ne fanno parte il sindaco, il parroco, un rappresentante per ogni partito e associazione (compresa anche Sabinamente), chiunque cittadino voglia farne parte.
Prossimo appuntamento venerdì 19 alle ore 19:00 in sala consiliare. I tempi di lavoro saranno comunque brevi. Entro il 15 ottobre dovrà essere consegnato il piano di riconversione sanitaria da parte della Regione allo Stato.

Niccolò

13° edizione dell'Agrisabina

martedì 16 settembre 2008

L'iniziativa di Sabinamente sulla stampa

Ecco la notizia della nostra iniziativa di sabato e domenica riportata da "Il Corriere di Rieti" e da "Il Messaggero".


Dal portale de "Il Corriere di Rieti"

Il grido dei giovani: “Via da Rieti e dal Lazio”.

Nel prossimo fine settimana volantinaggio a favore del referendum per passare in Umbria.

“Via da Rieti e dal Lazio!”. E’ questo lo slogan della campagna che nel fine settimana verrà lanciata a Magliano Sabina. Anche il Comune sabino guarda all’Umbria con sempre maggiore interesse e nel week-end i promotori dell’idea inizieranno a fare sul serio. Dopo la provocazione lanciata sul web prima di Ferragosto, l’associazione “Sabinamente” passerà all’azione. Per sabato e domenica i ragazzi che fanno parte del movimento hanno organizzato un volantinaggio e un punto informativo per sensibilizzare la popolazione relativamente alla proposta del cambio di Provincia e di Regione. Sabato mattina il volantinaggio si svolgerà durante il mercato settimanale in viale XIII Giugno e il punto informativo sarà posizionato nel Belvedere Mazzini. Domenica gli aderenti di Sabinamente si sposteranno in piazza Garibaldi dalle 10 in poi. Insomma qualcuno a Magliano ha deciso che si deve fare come Leonessa ed ora si cercherà di capire anche la reazione della gente. Le ultime vicende legate alla paventata riconversione (o addirittura chiusura) di alcuni reparti dell’ospedale “Marzio Marini” non ha fatto altro che gettare benzina sul fuoco. Tanto è vero che la Sinistra democratica, la scorsa settimana, ha fatto sapere di voler presentare una proposta per “avviare l’iter per il refendum” proprio a causa dei paventati tagli al nosocomio.

Paolo Di Basilio


Dal sito de "Il Messaggero"

Dalle parole ai fatti. La provocazione virtuale del referendum per cambiare regione esce dal web e arriva nelle piazze di Magliano Sabina. Così, dopo Leonessa, un altro comune reatino manifesta l’intenzione di staccarsi dal Lazio per andare nella verde Umbria. Partito dal blog “Sabinamente” curato dall’omonima associazione di ragazzi, il vento di secessione spira sempre più forte tra i maglianesi, sulle cui teste è caduta solo qualche giorno fa la tegola del ridimensionamento dell’ospedale “Marzio Marini”. Per molti è «l’ennesima angheria subita da Magliano, terra dimenticata dalla Provincia e dalla Regione».
«Un motivo più che valido – ha già fatto sapere il responsabile locale di Sinistra democratica, Carlo Gasperini – per avviare le pratiche per ottenere il referendum». Alcuni sono già convinti che sia la scelta giusta, ai più scettici penseranno i giovani di “Sabinamente”. Sabato saranno al Belvedere Mazzini dalle 9.30, e domenica alla stessa ora si sposteranno a piazza Garibaldi con lo scopo di sensibilizzare la popolazione a optare per quella che, a loro avviso resta l’unica strada da percorrere: “Via da Rieti e dal Lazio”, hanno scritto sui volantini che distribuiranno. Accanto ai ragazzi ci sarà il circolo di Sd. «I maglianesi – spiega Gasperini - sono ormai stanchi.
Da 60 anni non fanno altro che subire angherie di qualsiasi tipo. Siamo giunti alla frutta, incitiamo i ragazzi di “Sabinamente” ad andare avanti, noi saremo al loro fianco fino al raggiungimento dell'obiettivo che non potrà che essere la secessione da questa regione prodiga con la Capitale, ma molto avara con le periferie».

Raffaella di Claudio

lunedì 15 settembre 2008

Si Passa All'Azione!!!

- Sabato 20 Settembre, ore 09,30
(BELVEDERE MAZZINI)
- Domenica 21 Settembre, ore 10,00
(PIAZZA GARIBALDI)
Volantinaggio e punto informativo per sensibilizzare la popolazione, relativamente alla proposta del cambio di provincia e regione.
VIA DA RIETI E DAL LAZIO!!!
seguiranno ulteriori post esplicativi.

sabato 13 settembre 2008

L'ospedale che difendiamo

La possibile chiusura del Marzio Marini, come ben sappiamo, non è un problema a sé stante, ma è la conseguenza del progetto regionale tendente a riorganizzare il settore ospedaliero in tutte le cinque province del Lazio. Sotto questa prospettiva dobbiamo leggere il caso. L’ospedale di Magliano, a nostro parere, deve essere difeso in tutti i modi da una sua possibile chiusura perché, come è stato chiarito all’incontro dei sindaci in sala consiliare, è innanzitutto la prima azienda maglianese, e come tale è anche un polo fondamentale dell’intera bassa sabina. Sottrarre ad un territorio come il nostro anche l’ospedale costituirebbe l’ultimo di una lunga serie di scippi, dopo il quale non rimarrebbe quasi più nulla alla nostra terra. Dobbiamo altresì aggiungere che l’ospedale di Magliano, prima che scoppiasse il caso, aveva i suoi problemi: primari vacanti, work in progress (spesso in pause), basso rapporto posti letto/degenze. Tutto questo andava e va ovviamente a configurare grossi problemi per il nostro nosocomio che, confrontato con gli altri ospedali regionali, lo poneva e lo pone ancora oggi, evidentemente, agli ultimi posti di alcune statistiche in mano alla Regione. Ed è proprio questo uno dei fattori principali che ha portato la Regione a fare queste scelte (ignorando però che altri reparti e settori del nostro ospedale funzionano bene!).
Tutti noi siamo a conoscenza del fatto che l’ospedale di Magliano ha delle pecche, ma non per questo non vogliamo difenderlo. Anzi, a maggior ragione ci battiamo affinché, al tavolo delle trattative con le istituzioni regionali, venga intrapresa una indagine precisa che analizzi singolarmente tutte i reparti e settori dell’ospedale, valutando quelli che devono esser difesi, quelli che devono essere implementati e quelli (pochi) che oggettivamente portano solo perdite e debiti alla popolazione maglianese e regionale. Questo discorso lo portiamo avanti per fare chiarezza. Non avrebbe senso difendere l’ospedale in sé e per sé, con i suoi difetti. Ha invece molto senso (ed è questo ciò che mi auguro faccia anche il comitato cittadino appena costituitosi) difendere l’ospedale, analizzandone singolarmente ogni suo aspetto, affinché ogni reparto venga valutato nei suoi pregi e difetti. Ricordando che non accettiamo nessuna chiusura dell’ospedale, sottolineiamo il fatto che una corretta riorganizzazione è chiaramente necessaria, e lo era anche da molto tempo. Per esemplificare: non possiamo certo accettare che ci venga sottratto un reparto valido, funzionante e frequentato; siamo invece d’accordo nel valutare se sia il caso di trasferire un reparto problematico e inutilizzato. Sarebbe ipocrita difendere a spada tratta alcuni nostri reparti, quando siamo noi maglianesi, in primis, a non usufruirne, preferendo altri ospedali rispetto al nostro. Ricordiamo comunque che sarebbe totalmente sbagliato buttare via il bambino con l’acqua sporca. L’ospedale di Magliano, sebbene abbia i suoi problemi (come ogni ospedale, tra l’altro), vale; è stato ed è in ogni caso un bene al quale nessun maglianese vuole rinunciare. Questo anche per il modo in cui è sorto: ossia come donazione, di un maglianese, per i maglianesi.

Niccolò

venerdì 12 settembre 2008

"Gli ospedali di Magliano e Amatrice non verranno chiusi"

Dal sito de "IlTempo.it"

«Gli ospedali di Amatrice e Magliano sabina non verranno chiusi». Il Governatore Marrazzo torna a ribadire il concetto da le perplessità sul territorio restano. Mercoledì prossimo avrà luogo un tavolo tecnico istituzionale per parlare di potenziamento e di riorganizzazione.

Ieri intanto si è svolta, presso la sede della Giunta regionale, una riunione sul tema della riorganizzazione delle strutture ospedaliere in provincia di Rieti. All'incontro hanno partecipato il presidente Marrazzo, il vicepresidente Montino, il presidente della Provincia Melilli, il consigliere regionale Perilli, il direttore Generale della Asl Bellini e i rappresentanti delle comunità locali interessate dalla riorganizzazione in atto, il sindaco di Magliano Sabina, Lini e la vicesindaco di Amatrice Lunadei con l'assessore alle attività produttive Fontanella.
Nel corso della riunione si è affrontata la questione delle riconversioni in atto nella sanità reatina con particolare riferimento alle strutture di Amatrice e Magliano Sabina che saranno potenziate tenendo conto delle specificità di ogni singolo territorio. «Questi ospedali - secondo quanto sostengo alla Regione - non verranno chiusi: il piano di riorganizzazione in atto prevede una sanità attenta a razionalizzare le spese e vicina alle necessità di cura dei cittadini». Un tavolo tecnico istituzionale si riunirà, come detto, mercoledì prossimo alla presenza di rappresentanti di Regione, Provincia di Rieti, Asl e comuni interessati per stabilire i punti della riconversione e le scelte che riguarderanno le funzionalità delle singole strutture. Nonostante però le rassicurazioni del Governatore il malcontento è diffuso. Comitati civici sul piede di guerra.

giovedì 11 settembre 2008

Riunione contro la 'riconversione' dell'ospedale

Ieri sera alle ore 19:00 presso la Sala Consiliare si sono riuniti tutti i partiti e gruppi civici di Magliano, oltreché alcuni sindaci della Bassa Sabina, per affrontare il tema della "riconversione dell'ospedale Marzio Marini. Nel frattempo, in piazza, avveniva una raccolta firme tra la popolazione maglianese con la costituzione di un comitato cittadino per il mantenimento dell'ospedale a Magliano. Tutti i segretari di partito hanno espresso il loro appoggio completo a questo comitato. Sono intervenuti anche i sindaci dei comuni limitrofi (Tarano, Collevecchio, Torri) che hanno sottolineato l'importanza di questa struttura quale prima azienda della zona, che fornisce un servizio fondamentale per un territorio vasto e soprattutto dà posti di lavoro a 150 persone. E' stato chiarito anche il significato del termine "riconversione". Il sindaco Lini ha dichiarato che "definire questa operazione come 'riconversione' è un ottimo meccanismo linguistico". In realtà, se la Regione avesse voluto veramente riconvertire, avrebbe già stanziato i soldi per la riconversione (dell'eliporto, del 118 e dei poliambulatori). Invece non compare nessuno stanziamento, e ciò fa pensare che la cosiddetta riconversione avverrà nel modo più drastico, ovvero con la chiusura della struttura. Ora si sta cercando di ottenere il supporto tutti i sindaci della Bassa Sabina affinché, nella conferenza dei Sindaci della prossima settimana, si raggiunga un risultato condiviso e vengano presi seri provvedimenti contro la "riconversione" della struttura.

Niccolò

martedì 9 settembre 2008

Riconversione del Marzio Marini

Dal sito della "Regione Lazio"

Piccoli ospedali: riconversione "a misura" per le comunità locali

Saranno i piccoli ospedali di provincia ad applicare sul campo le nuove frontiere della medicina: diverranno centri di continuità assistenziale aperti 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno e con servizi di telemedicina, postazioni di elisoccorso negli ospedali più distanti dai principali nosocomi di riferimento e presidi del 118. E' questo lo schema di riferimento a cui sta lavorando la struttura commissariale del Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo per dare un futuro agli otto ospedali provinciali che hanno meno di 90 posti letto e di cui è stata decisa la riconversione nel quadro degli interventi previsti dal piano di rientro.

Le strutture destinate a sperimentare sul campo una moderna sanità che utilizzi al meglio le nuove tecnologie per garantire servizi più vicini alle esigenze dei cittadini sono quelle di Amatrice e Magliano Sabina in provincia di Rieti, Acquapendente, Montefiascone e Ronciglione in provincia di Viterbo, l'ospedale di Priverno in provincia di Latina, lo "Spolverini" di Ariccia in provincia di Roma e la struttura di Ceccano in provincia di Frosinone.

"Questi quattro mesi che ci separano dalla fine del 2008, data in cui gli otto ospedali dovranno cessare la loro attività di ricovero – ha spiegato il presidente Marrazzo - serviranno ad individuare le forme più idonee di riconversione e a elaborare un progetto operativo "su misura" per ogni struttura, che terrà conto delle esigenze di salute della popolazione interessata, del dato geografico, dei bisogni di assistenza anche per situazioni di emergenza presenti in ogni bacino di riferimento degli ospedali interessati dalla riconversione.

Il futuro di questi piccoli centri, proprio perché vogliamo che sia a misura dei bisogni dei cittadini, sarà discusso con i dirigenti delle Asl, con i cittadini, con le amministrazioni locali e provinciali, coinvolgendo anche i rappresentanti dei lavoratori. L'obiettivo non è togliere, ma dare una nuova sanità più moderna capillare ed efficiente".

In particolare per Amatrice, oltre alla telemedicina, si ipotizza la possibilità di realizzare nelle vicinanze dell'ospedale una piazzola per elicotteri che diverrà base permanente di un mezzo della protezione civile attrezzato per interventi sanitari urgenti. Questo permetterà di raggiungere l'ospedale di Rieti in pochi minuti rispetto agli oltre 60 necessari oggi. La struttura di Magliano Sabina invece oltre a essere trasformata in poliambulatorio di continuità assistenziale, potrebbe diventare sede di una postazione del 118, ed essere dotata di un eliporto, anche in considerazione del fatto che l'ospedale è proprio a ridosso di uno dei tratti più trafficati dell'A1.

Per le tre strutture in Provincia di Viterbo, invece, si ipotizza di accelerare i processi di riconversione già avviati potenziando le strutture dismesse con servizi di telemedicina, postazioni del 118, eliporti, oltre alla continuità assistenziale. Lo stesso modello sarà replicato, con i dovuti aggiustamenti, anche per le strutture di Priverno (Lt) e Ceccano (Fr). Mentre per la struttura di riabilitazione di Ariccia il futuro potrebbe essere quello di diventare una Rsa ma il suo futuro si incrocia ed è collegato con la costruzione del nuovo Policlinico dei Castelli.

Altri articoli sullo stesso tema:
- dire.it: "Piano sanitario regionale prevede 29 ospedali chiusi entro quattro mesi"
- ilmessaggero.it: "2000 posti letto in meno entro 31 dicembre 2008"
- ilmessagero.it: "Le strutture coinvolte"

Cattedrale di San Liberatore online

Da oggi inseriamo tra i nostri link il nuovo sito della Cattedrale di San Liberatore e della Parrocchia di Magliano Sabina. Invitiamo i nostri lettori a sfogliare le pagine di questo sito, per conoscere più approfonditamente la storia e le bellezze del patrimonio artistico della parrocchia di Magliano e per avere informazioni riguardanti le attività della parrocchia.


Palla al riesame per il sequestro Eurospin

Dal portale "Corriere di Rieti" (07-09-'08)

Sigilli sulla porta dell’Eurospin di Magliano


Non si parla proprio d’altro. Dai giardinetti fino alle panchine sotto a piazza Garibaldi il tormentone è sempre lo stesso: “Quando riapre l’Eurospin?”, “Quando decidono i giudici?”, “Che fine faranno i lavoratori”. Ieri i legali della società Ibs - proprietaria dell’immobile - della Bse - società che gestisce il supermercato - e della Coop Tevere ‘78 che ha costruito l’immobile (avvocati Pericle Calvaresi, Antonio Vitelli e Mariella Cari) hanno presentato i ricorsi al Tribunale del Riesame chiedendo in primis l’annullamento dell’ordinanza di sequestro e in subordine la “falcoltà d’uso” dello stesso qualora fosse confermato il sequestro. I legali della Ibs e della Bse presenteranno anche una dettagliata perizia tecnica - redatta dall’architetto Benedetti di Roma - che “smonta” le conclusioni a cui è arrivato il consulente tecnico nominato dalla Procura. Intanto continuano le manifestazioni a Magliano. Ieri è stata la volta della Sinistra Democratica che ha raccolto firme a sostegno dei lavoratori che rischiano il posto e delle loro famiglie. “Le consegneremo a loro - dice il coordinatore Carlo Gasperini - che decideranno cosa farne. Per noi dovrebbero essere inviate al Pm titolare dell’indagine”

Paolo Di Basilio

lunedì 8 settembre 2008

Festa della Madonna delle Grazie

Festa della Madonna delle Grazie
Magliano Sabina

11-12-13 settembre: triduo di preghiera nel santuario
- ore 18.30 Rosario meditato
- ore 19.00 Santa Messa

14 settembre:
- le Sante Messe della mattina (ore 9 e 11) saranno celebrate in cattedrale.
- non sarà celebrata la Messa delle ore 19.00!
- ore 21.00 Santa Messa solenne animata dal coro. Presiederà la Celebrazione Eucaristica il novello sacerdote della diocesi sabina don Diego Coltella.
Dopo la Messa fiaccolata di preghiera per le vie di Magliano con la Sacra Immagine della Madonna delle Grazie.

domenica 7 settembre 2008

Festa alla Madonna del Giglio

Località Giglio
Magliano Sabina

Festeggiamenti in onore della
Madonna del Giglio

Oggi 7 Settembre 2008

alle ore 17:30 sarà celebrata la SS. Messa con processione
nel bosco in onore della Madonna

fino a domani aperta la tradizionale
PESCA DI BENEFICENZA
a favore delle missioni

Il manifesto del gruppo Beppe Grillo sul caso Eurospin


Per chi non l'ha visto, ecco il manifesto del gruppo maglianese di Beppe Grillo, pubblicato qualche giorno fa

sabato 6 settembre 2008

Intervista ad Antonello Taizzani

Riportiamo il pezzo odierno del Corriere di Rieti e della Sabina, nel quale è presente un'intervista all'imprenditore locale Antonello Taizzani.

“Le mie attività sono state ostacolate”.
All’imprenditore impedito di parlare durante la protesta per l’Eurospin. Taizzani: ho un progetto per far lavorare 30 persone.
“Ai lavoratori delle mie attività commerciali chi ci pensa? Anche loro potrebbero rischiare il posto per effetto di una concorrenza sleale, eppure non li ho portati in piazza”. E’ un fiume in piena Antonello Taizzani, presidente dell’Ascom di Magliano Sabina, proprietario di due supermercati a Magliano nonché promotore del centro commerciale Hurrà sulla via Flaminia. Martedì scorso avrebbe voluto prendere la parola durante la manifestazione a sostegno dei 14 lavoratori dell’Eurospin - sequestrato per la seconda volta dalla magistratura nei giorni scorsi - che rischiano di perdere il posto di lavoro, ma non è stato possibile. Gli animi si erano infatti surriscaldati talmente da consigliare il presidente della Provincia, Fabio Melilli, di invitare l’imprenditore a desistere dalla volontà di prendere la parola. Lui si è alzato, e tra le urla dei presenti se n’è andato. “Non è democrazia - continua a ripetere dopo qualche giorno - anche io avevo il diritto di esprimere le mie ragioni: portavo una cartella con oltre 200 curriculum di gente che vuole lavorare al centro commerciale Hurrà. Volevo rappresentare queste persone e offrire un’opportunità a tutti i ragazzi presenti. Non ho potuto farlo, purtroppo”. L’imprenditore nei mesi scorsi ha denunciato anche un presunto tentativo di concussione legato proprio alla trasformazione dell’immobile che ospita attualmente il centro commerciale Hurrà. Denuncia poi sfociata in un’indagine del reparto operativo dei carabinieri di Rieti e finita quindi in Procura. Taizzani disse di essere stato costretto a pagare tangenti ad un membro della commissione edilizia, consulente del Comune, per il rilascio di un parere ambientale che, secondo l’accusa, non serviva. In un primo tempo furono coinvolti nell’inchiesta, per concorso, anche il sindaco ed un tecnico del Comune per i quali il Pm Fabio Picuti ha però sollecitato l’archiviazione (il Gip deciderà a fine settembre). Dopo la rivolta popolare contro il sequestro dell’Eurospin ed alcune manifestazioni a lui ostili Taizzani adesso vuole dire la “sua” verità. “Nelle prossime settimane - dice - avrò modo, anche attraverso il movimento di Beppe Grillo, di far conoscere parecchie cose ai miei concittadini per cui ho un profondo rispetto: qualcuno avrebbe dovuto informarli meglio di cosa è accaduto”. Per adesso parte dalle manifestazioni ed in particolare quella di martedì scorso: “Se mi avessero lasciato il microfono avrei potuto dire che al centro commerciale Hurrà c’è un progetto per far lavorare oltre 30 persone. Anzi, già paghiamo la Bucalossi per questo: solo che il secondo piano non ha ancora ottenuto le licenze ed è tutto rallentato dalle procedure burocratiche. Avrei chiesto all’amministrazione perché non si fa più in fretta. Come presidente dell’Ascom avrei presentato anche un progetto che è già pronto per promuovere delle iniziative commerciali innovative a Magliano. Hanno preferito che non prendessi la parola”. “In questi anni - si sfoga il commerciante - ho visto molti miei progetti andati in fumo a causa delle lungaggini e degli ostacoli burocratici. Un esempio sono le attività che intendevo realizzare, qualche anno fa, nella ex chiesa di Sant’Antonio: alla fine ho dovuto rinunciare”. Poi Taizzani parla del caso Eurospin: “Ho semplicemente difeso le mie aziende come qualunque imprenditore: c’è un’indagine della magistratura per presunte irregolarità legate all’immobile che ospita un concorrente. Perché dovrei subire una concorrenza sleale? Per quale motivo? Anche nel nostro insediamento sono stati sequestrati tutti i documenti ma non è stato trovato nulla di irregolare”. Infine il presidente dell’Ascom invita tutti i rappresentati politici locali - di maggioranza e di opposizione - ad un “confronto pubblico in cui posso spiegare con le carte in mano cosa è veramente successo”.
Paolo Di Basilio

venerdì 5 settembre 2008

Documenti della Regione sulla zona 167

Dal blog di MaglianoInsieme, l'articolo di Massimo Cavoli apparso oggi su Il Messaggero.

Contro tutti, e nonostante tutto. Non sono bastate le diffide della Regione e neppure le denunce di illegittimità a fermare, a Magliano Sabina, interventi urbanistici in odore di irregolarità che hanno portato a realizzare in località Madonna Grande l’edificio che ospita l’Euro Spin, il supermercato sequestrato dai carabinieri. Una marcia che non ha conosciuto ostacoli. Si ricava dall’accertamento istruttorio condotto dal Dipartimento Territorio della Pisana e inviato il 4 dicembre 2007 al responsabile dell’area urbanistica del Comune di Magliano (ora indagato per abuso d’ufficio) e alla polizia giudiziaria della procura. Un documento di cinque pagine nel quale viene ricostruito l’iter che portò il Consiglio comunale maglianese ad approvare due delibere (nel 2004 e 2005) per cambiare la destinazione d’uso della zona 167 che avrebbe invece dovuto ospitare alloggi di edilizia economica e popolare, secondo una delibera risalente al 1974. Il Dipartimento afferma che ”attraverso successive varianti alle aree, già costituenti standards urbanistici del Piano, è stata mutata la destinazione delle aree per attrezzature collettive, ma in realtà hanno comportato la previsione di nuove volumetrie commerciali e direzionali non previste nel piano di zona. In particolare, con tale modifica, il fine sociale di pervenire a una struttura aggregativa per la comunità, è stato sostituito dalla nuova previsione di accogliere una struttura commerciale comprendente una media struttura di vendita”. E ancora il documento rileva ”il mancato invio alla Regione delle delibere del 2004 e 2005 (per quale motivo atti così importanti restarono nei cassetti? ndr), l’assenza del preventivo parere paesaggistico essendo l’area vincolata; l’irregolare realizzazione di parcheggi”. Non si ferma qui il Dipartimento che, anzi, nota come siano stati sottratti 4 ettari destinati a verde pubblico per far posto ad altre opere. ”In conclusione - sottolinea il documento - il Comune di Magliano Sabina ha introdotto modifiche sostanziali al piano 167 inserendo aumenti volumetrici commerciali e direzionali oltre la possibilità edificatoria e introducendo destinazioni d’uso commerciali di media struttura di vendita e in genere non residenziali in misura eccessiva”. Ancora: ”Si riscontrano evidenti irregolarità con le quali il Comune ha proceduto ad approvare le varianti al Piano di zona e, in particolare, anche per quanto riguarda la costruzione dell’edificio commerciale che risulta autorizzato in violazione della legge”. Infine c’è l’invito ”ad assumere i necessari provvedimenti per ripristinare un corretto svolgimento delle procedure amministrative di variante ai piani di zona e di annullare il permesso di costruire numero 141/2006”, vale a dire quello rilasciato alla Coop Tevere 78 che realizzò la struttura commerciale dove c’è l’Euro Spin). [...]

giovedì 4 settembre 2008

Nuovi scavi archeologici alla Necropoli del Giglio

Lunedi 8 settembre p.v. inizierà a Magliano Sabina una campagna di scavo a seguito di una convenzione tra la Soprintendenza Archeologica del Lazio, l’Istituto ISCIMA (Istituto di Studi sulle Civiltà Italiche e del Mediterraneo Antico) e il Comune di Magliano. Lo scavo sarà diretto dalla Dott.ssa Giovanna Alvino, Soprintendente Archeologica per il Lazio, e la Dott.ssa Paola Santoro, ricercatrice del CNR e Direttore del Museo Civico Archeologico di Magliano Sabina. Il responsabile del cantiere di scavo sarà il Dott. Enrico Benelli, ricercatore dell’ISCIMA-CNR.
L’obbiettivo dello scavo è la necropoli del Giglio (la più antica sul territorio) e i risultati finali serviranno a meglio definire la cultura dei Sabini del Tevere. Già nel 1992 fu effettuato uno scavo
nella stessa area (all’interno della proprietà del Convento del Giglio) e allora fu trovato, tra molti altri reperti, un frammento di ceramica con parte di una scritta in lingua sabina (ancora poco conosciuta) che ora è esposto al Museo Civico Archeologico di Magliano. Anche allora la direzione dello scavo fu della Dott.ssa Santoro e responsabile del cantiere l’indimenticato Vittorino Menicucci. Il ritrovamento del resto della scritta è tra le aspettative che si spera emergano dallo scavo. L’altra delle due uniche scritte provenienti da ricerche sul nostro territorio è quella che si trova su una fiaschetta in ceramica proveniente da Poggio Sommavilla nel comune di Collevecchio, ora proprietà del Museo Paul Getty di Boston.
Le operazioni di scavo verranno eseguite da 12 studenti della facoltà di Beni Culturali dell’Università di Udine e 2 dottorandi dell’Istituto di Etruscologia e Antichità Italiche dell’Università La Sapienza di Roma. A supporto di tale attività vi sono la Pro Loco di Magliano e l’Associazione La Sabina Territorio e Ambiente che si faranno carico dei lavori iniziali di movimento terra fornendo i macchinari idonei e della sistemazione logistica dei partecipanti, che alloggeranno nel Convento delle Clarisse a Porta Santa Croce, ora disabitato, messo a disposizione dalla Diocesi di Sabina-Poggio Mirteto. La campagna scavi durerà poco più di due settimane.

Lorenzo Ballanti – Pro loco Magliano Sabina

Pallavolo: aperte le iscrizioni

Polisportiva Maglianese
Settore Pallavolo

Sono aperte le iscrizioni per l'attività sportiva 2008/2009

Si svolgono i corsi di

Centro Cas, per i nati 2003-2004 (giovedì dalle ore 17:00 alle ore 18:30)

Corsi di Minivolley, per i nati 2001-1997 (martedì e venerdì dalle 17:00 alle 18:30)

Corsi di SuperMinivolley, per i nati 1996-1994 (martedì e giovedì dalle ore 15:00 alle 17:00)

Se sei interessato ti aspettiamo

Domenica 14 settembre 2008
in piazza Garibaldi alle ore 10:00
Ricorda la tenuta ginnica... ci sarà da giocare!

I corsi inizieranno Lunedì 8 settembre 2008

Per informazioni:
333.2586602 Patrizia
338.3325321 Paolo
335.6629283 Irene
333.7633310 Roberto

mercoledì 3 settembre 2008

Eurospin, il paese è sceso in piazza.

Fabio Melilli ha incontrato a Magliano i dipendenti del market sotto sequestro. “Confido in tempi veloci per chiarire questa vicenda”.

"Pe' corpa de quarcunu qui nun magna nessunu". Il cartello campeggiava ieri sul terrazzo di Palazzo Vannicelli ed è lo stesso che ha dato il benvenuto a Fabio Melilli arrivato a Magliano – malgrado, ha detto lui, qualcuno a Rieti abbia storto il naso – per manifestare solidarietà ai lavoratori dell'Eurospin di Magliano Sabina, sequestrato per la seconda volta dalla magistratura per un'indagine su presunte irregolarità nella costruzione. Duecentocinquanta, forse di più, le persone che si sono radunate ieri in piazza Garibaldi per aspettare il presidente della Provincia. In testa i lavoratori con i cartelli. A sorpresa è arrivato anche il consigliere regionale, onnipresente, Mario Perilli. "Credo che l'unica cosa che possiamo fare – ha detto Melilli davanti alla platea stracolma del teatro Manlio – sia lanciare un appello affinché si velocizzino tutte le procedure e si chiarisca questa faccenda". E' stata un'ora di passione durante la quale non sono mancati attimi di estrema tensione. In breve, dopo l'arrivo del presidente della Provincia ci si è resi conto che la sala consiliare non sarebbe bastata, perciò si sono aperte le porte del teatro Manlio. Urla quando in sala è entrato un responsabile dell'Ascom locale, Antonello Taizzani, imprenditore e proprietario di supermercati a Magliano. L'esordio è stato del sindaco Angelo Lini: "La situazione venutasi a crearea con il provvedimento della magistratura è abnorme, è una misura eccessiva rispetto a delle presunte irregolarità che pensiamo di chiarire, anche se di questo devono occuparsi i giudici". Ma la scena era per Melilli: "Davanti a 14 lavoratori che rischiano il posto non si può rimanere insensibili e perciò, anche se a qualcuno a Rieti questa mia scelta non è piaciuta, eccomi qui. Sono venuto per loro e la vicenda giudiziaria compete ad altri: prenderò il cellulare di uno di loro e ci terremo in contatto". Il presidente strappa un applauso dietro l'altro. Il momento più toccante è stato quando Moreno, uno dei dipendenti, ha ringraziato commosso la platea. "Solo a Magliano – ha aggiunto Melilli – trovi tutte queste persone disposte a scendere in piazza per solidarietà con i lavoratori". Attimi di tensione quando ha provato a parlare Antonello Taizzani, responsabile locale dell'Ascom e proprietario di alcune attività concorrenti. "Non credo che, vista la situazione, sia utile accendere gli animi", gli ha detto Melilli. Lui si è alzato tra le urla e gli ha stretto la mano. Quando ha provato con il sindaco, Lini l'ha ritirata. Più tardi Taizzani ha fatto sapere cosa volesse dire alla platea: "Volevo offrire lavoro nel centro commerciale Hurrà sulla Flaminia a questi ragazzi, ma non mi è stato consentito di parlare. Questa non è democrazia"

Paolo Di Basilio

(questo il pezzo odierno presente sul Corriere di Rieti e della Sabina)

martedì 2 settembre 2008

L'incontro con Melilli

Oggi pomeriggio alle 17:40, presso il Teatro Manlio (aperto per l'occasione e stracolmo di gente, con più di 250 persone), s'è svolto l'atteso incontro con il Presidente della Provincia Fabio Melilli, venuto a Magliano per affrontare il tema delicato dell'Eurospin. Prende la parola per primo il sindaco di Magliano, il quale sottolinea la propria contrarietà alla decisione del giudice di porre sotto sequestro l'immobile, ritenuta eccessiva. L'intervento del Presidente Melilli inizia ricordando la necessità e la correttezza della sua presenza oggi a Magliano, come conseguenza della diretta richiesta presentata dai lavoratori dell'Eurospin alla sua persona. "Sapendo che sarebbero venuti a Rieti cento persone, ho preferito che si muovesse solo una persona - aggiunge il Presidente - per questo ho deciso di venire qui oggi". Fabio Melilli s'è augurato che la prossima decisione del tribunale del riesame, in merito al ricorso, contempli l'opportunità di continuare le indagini, mantenendo tuttavia aperta l'attività dell'Eurospin. Ciò affinché venga difeso l'interesse dei lavoratori, sicuramente innocenti in questa vicenda. Il presidente ha poi affermato come la materia urbanistica sia complicata e per questo, "spesso chi amministra, come in questo caso il sindaco di Magliano, crede di aver fatto una scelta giusta", aggiunge Melilli. La scaletta dell'incontro contemplava anche un intervento da parte del rappresentante locale della Confcommercio Antonello Taizzani, ma Melilli ha suggerito al commerciante di evitare di prender parola, vista l'aria piuttosto tesa del teatro. Non sono mancati i fischi diretti all'imprenditore, come allo stesso tempo non sono mancati gli applausi per gli interventi delle cariche politiche. Al termine dell'incontro il presidente ha promesso di fare tutto il possibile perché ci sia velocità nella decisione del giudice. Al momento dei saluti, il sindaco ha preferito evitare la stretta di mano con Taizzani. A chiudere la manifestazione un rappresentante dei lavoratori, che ha ringraziato il presidente, il sindaco e tutti i presenti per il sostegno ricevuto.

Niccolò

Oggi Melilli a Magliano.

Riportiamo il pezzo odierno che Paolo di Basilio dedica alla oramai famosa vicenda eurospin sulle pagine del Corriere di Rieti e della Sabina.

Eurospin, Melilli incontra i lavoratori.
Oggi faccia a faccia a Magliano, alle ore 17.30. Annullata la “marcia” su Rieti. “Cercheremo di trovare insieme una possibile soluzione”.
Niente più marcia su Rieti. Invece dei lavoratori dell'Eurospin e delle centinaia di maglianesi pronti a seguirli, a muoversi dal capoluogo verso Magliano sarà il presidente della Provincia, Fabio Melilli. Questo pomeriggio, alle 17,30, incontrerà i 14 lavoratori del supermercato maglianese finito, per la seconda volta in pochi mesi, sotto sequestro per presunte irregolarità emerse in seguito ad un’inchiesta condotta dalla Procura di Rieti. Come noto i dipendenti – che ora temono di veder "congelati" i propri contratti – erano intenzionati ad inscenare una clamorosa manifestazione sotto le finestre di Palazzo d'Oltre Velino per giovedì mattina. E per questo da tre giorni stavano raccogliendo le adesioni per organizzare i pullman. Erano centinaia – secondo quanto riferiscono i lavoratori stessi – le persone pronte a sostenere la loro lotta seguendoli fino a Rieti. Ieri mattina il clamoroso colpo di scena. Il presidente della Provincia ha fatto sapere ai dipendenti di essere disposto ad incontrali. Ma non a Rieti, bensì a Magliano. "Ho saputo della volontà dei lavoratori di incontrami tramite articoli di stampa – riferisce il numero uno di Palazzo d'Oltre Velino – perciò ho deciso che valeva la pena incontrare queste persone direttamente a Magliano. Penso sia più semplice che mi muova io piuttosto che 14 famiglie più tutti i cittadini che erano pronti a venire a Rieti. Cercherò un confronto con queste persone vedendo se si potrà trovare una qualche soluzione". Per l'occasione i "ragazzi dell'Eurospin" (così sono stati ormai ribattezzati dalla popolazione) hanno organizzato una manifestazione in piazza Garibaldi, a partire dalle 17, chiamando a raccolta tutti i maglianesi. "Giovedì tutti a Rieti!", recitava un cartellone portato a spasso da Miriana, una delle dipendenti a rischio, sabato scorso durante il mercato settimanale. "Domani alle 17 tutti in piazza", diceva invece lo striscione affisso ieri in piazzale Giuseppe Mazzini dove i dipendenti hanno continuato a manifestare anche ieri vestiti con la divisa da lavoro. "L'Eurospin non molla", "Vogliamo lavorare", "Ai cittadini!!! Grazie per il vostro aiuto", si leggeva negli altri cartelloni affissi nei pressi dei tavoli dove la gente non ha smesso un minuto di firmare. I dipendenti sono rimasti lì, sotto l'ombrellone, per sensibilizzare ancora di più la gente. Stesso copione anche in viale Veneto Lotti, di fianco all'immobile dell'Eurospin sequestrato. Qui, a far compagnia ad un altro gruppetto di dipendenti, ci sono state per tutta la mattinata alcune anziane signore, clienti assidue del supermercato, che da martedì non hanno mai lasciato soli i dipendenti. Una sedia, un caffè e un po' d'acqua. Non hanno mollato mai, neppure ieri sotto il sole che cuoceva. "Scrivi pure che c'è tanta fame e tanta ignoranza: noi sti ragazzi non li lasciamo soli. Che c'entrano? Che hanno fatto?".
Paolo Di Basilio
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