In Evidenza

mercoledì 30 giugno 2010

Consulenze e ospedali

dal sito de "Il Tempo - Lazio Nord"


Consulenze per migliaia di euro che rischiano di "affondare" la sanità reatina. E allora Il Tempo ha deciso di andarle a verificare. Tutte. E tutte corrono sul filo della regolarità. Ci mancherebbe altro. Ma è l'opportunità dei singoli casi che, molto spesso, indigna. Cococo, cocopro, progetti e collaborazioni varie che spesso si sommano agli stipendi e agli incarichi già percepiti sotto altre voci. Ora queste consulenze con tanti zeri sono al vaglio della "cura-Polverini" ma il nemico in agguato si chiama "cambio di casacca" o se si preferisce "salto della quaglia" e così il medico o il tecnico radiologo tornano amici di partito da difendere. Le attività sono le più disparate analisi, progettazione e formazione finalizzate alla modifica di atti con l'esterno, medici specialistici che più specialistici non si può. Poi succede però che una 80enne, di sera e con un'ambulanza a pagamento, venga dimessa perché per l'ospedale non è così grave da giustificare un ricovero. Rieti è in difficoltà ma stanno peggio Magliano Sabina e Amatrice. E la "cattedrale nel deserto" di Poggio Mirteto. Il problema è molto più complesso rispetto alla cura-Polverini. Qui ci sono aziende e singoli professionisti che incassano consulenze a ripetizione e intere strutture che rischiano di essere smantellate. Così la pensionata, costretta alla quasi totale infermità per una serie di malanni, deve sapersi organizzare e gli altri no. La signora, che fatica a muoversi nel suo appartamento, accusa uno sbandamento e cade ma deve sapersi rialzare. «Con questo clima di veri e falsi risparmi - dice Andrea Spadoni, LiberaMente - molte persone ricorrono alle visite private a pagamento. Anche per le semplici analisi o per un lastra. Questo non è giusto, facciamoci attenzione».


Paolo Di Lorenzo

martedì 29 giugno 2010

Enigma Municipalizzata

Municipalizzata: cosa fare di questa struttura? Molti se lo chiedono. A suo tempo era sorta per permettere al comune di agire privatisticamente ed evitare così i procedimenti ad evidenza pubblica. Oggi, che praticamente tutta la disciplina è stata riordinata, imponendo molti lacci e lacciuoli prima mancanti, non conviene più (o conviene sicuramente meno di prima) tenere in piedi questa struttura. Ma nell'Ams lavorano una ventina di dipendenti, e chiuderla significa mandare a casa queste persone (con rispettivi disagi per le famiglie). Non si può neanche decidere di assumere tutti come dipendenti comunali, perché vige il blocco delle assunzioni: solo se si libera un posto (per pensione o altri motivi) si può integrarlo. Inoltre la legge stabilisce una corsia preferenziale per gli Lsu (che sono ancora molti).
La questione si complica anche a causa degli ulteriori decreti emessi a livello statale. Difatti dal 31 dicembre 2010 non possono essere più compiuti affidamenti in house: la pubblica amministrazione, derogando al principio di carattere generale dell’evidenza pubblica, invece che affidare all’esterno certe prestazioni, provvedeva internamente (in house, appunto) all’esecuzione delle stesse, attribuendo l’appalto o il servizio ad altra entità giuridica di diritto pubblico mediante il sistema dell’affidamento diretto senza gara (nel caso maglianese, affidando per esempio la casa alloggio all'Ams).
Le società partecipate (come l'Ams) possono mantenere contratti stipulati senza gara formale fino alla scadenza, solo nel caso in cui le amministrazioni cedano loro almeno il 40% del capitale. In poche parole, o si cede il 40% della municipalizzata ad un privato, o si azzera la concessione e si affida il servizio solo dopo una gara pubblica (con la possibilità che a vincere e gestire il servizio siano privati, con propri lavoratori dipendenti). Cosa fare allora, privatizzare? Si sa che inserendo un privato, questi persegue legittime finalità di lucro che mal si conciliano con l'interesse generale della nostra comunità, soprattutto quando si tratta di gestire servizi come quello della casa alloggio o dei rifiuti. E si può facilmente immaginare come, al fine di poter ridurre i costi e aumentare il lucro, il socio privato spinga per poter ridurre la qualità e rendere quindi il servizio scadente. E non è questo ciò di cui abbiamo bisogno.

Niccolò

lunedì 28 giugno 2010

Appuntamenti Importanti

Invitiamo la cittadinanza a partecipare ad entrambe le assemblee pubbliche che si svolgeranno MERCOLEDI 30 GIUGNO. Il primo appunetamento è fissato per le 18:00 al TEATRO MANLIO, dove l'Ammministrazione Comunale farà il resoconto del primo anno di attività amministrativa ed in seguito tratterà il tema del fotovoltaico in relazione alla ipotetica installazione di grandi parchi sul nostro territorio.
Ci sarà poi l'appuntamento delle ore 21 in SALA CONSILIARE dove il locale circolo del PD organizza un nuovo incontro con la popolazione dal titolo "SALVARE LA SANITA' DEL NOSTRO TERRITORIO". Da sottolineare l'intervento di importanti figure del mondo politico quali il presidente della Provincia FABIO MELILLI, il consigliere Regionale MARIO PERILLI e il capogruppo PD alla Regione ESTERINO MONTINO.

L'invito che rivolgiamo è quello di partecipare ad entrambi gli incontri, prendendo la parola per avere le molte delucidazioni di cui la gente ha bisogno. Sperando che l'Amministrazione prenda atto che calendarizzando assemblee pubbliche migliorerebbe di sicuro il rapporto tra chi vuole essere informato e chi deve informare.

link:
Assemblea Pubblica Amministrazione Comunale
Assemblea Pubblica sulla Sanità organizzata dal PD

franz

domenica 27 giugno 2010

Il Lazio così non funziona: l'hanno capito (alla fine)

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

“Orgoglio per Rieti” è il comitato, coordinato dal consigliere regionale Antonio Cicchetti, il cui nucleo fondatore è costituito dai sindaci Michele Pasquale Nicolai (Borgorose), Fabrizio Trancassini (Leonessa), Sergio Pirozzi (Amatrice), Riccardo Bianchini (Roccantica), Angelo Toni (Contigliano). Ed inoltre dall’ex presidente della Comunità montana di Poggio Bustone, Saturno Sampalmieri, e dal responsabile per lo sviluppo organizzativo del Pdl, Matteo Simeoni. Dopo la ufficializzazione del comitato “che si apre alla collaborazione di altre associazioni”, l’assessore Felice Costini ritiene che “o si inizia un discorso nuovo e operativo per un diverso rapporto tra il Lazio e le sue province in rapporto a ‘Roma capitale’ - che comporta la ‘liberazione’ delle stesse province dalla presuntuosità romana - oppure il comitato non potrà sottrarsi alla richiesta che proviene dal comitato stesso di individuare il percorso da seguire per uscire dal Lazio stesso dopo aver constatato l’incaponimento di Roma nel suo ruolo di una ‘feudataria’ che tratta le province come vassalli”. La contraddizione nel rapporto Roma-province è esplosa con la esclusione dalla giunta regionale del viterbese Franco Battistoni e del reatino Cicchetti “perché ciò ha fatto comodo a Roma”. E la dimostrazione della possente e appassionata dimostrazione non popolare ma “di popolo” - e con ben 60 sindaci - svoltasi mercoledì scorso in città per protestare contro la esclusione dell’assessore reatino dalla giunta regionale è la dimostrazione di massa (e quindi anche politicamente trasversale per la presenza di molti cittadini che nulla hanno a che fare con il Pdl) di un umore collettivo che comincia a dire, attraverso alcuni sindaci, “via dal Lazio”, “via da chi ci ignora e ci umilia”, “via da chi raccoglie i frutti elettorali del nostro lavoro” mentre il sindaco Toni, sconsolato: “Che cosa racconto di questa umiliazione a quei cittadini i quali hanno lavorato perché il Reatino avesse un suo assessore?”. Umori brutti, secessionisti, che il comitato “Orgoglio per Rieti” sta organizzando.

Ajmone Filiberto Milli

sabato 26 giugno 2010

I problemi della nostra scuola

La questione scolastica di Magliano non deve limitarsi soltanto all'analisi del tempo pieno, ma ai possibili sviluppi (negativi) che potrebbero accadere in futuro, il prossimo anno. Alcune indiscrezioni suggeriscono che per quest'anno il tempo pieno venga mantenuto, venendo attribuite ore aggiuntive alla nostra scuola. Ma questo non potrebbe accadere il prossimo anno. E non è questo l'unico problema.
Difatti i rischi non riguardano solo la scuola elementare ma tutto l'Istituto Omnicomprensivo nel suo complesso. Innanzitutto, è necessario che l'istituto rimanga tale, ossia un istituto con il suo preside, e non degradi nella qualifica di plesso scolastico, dipendendo da altri. Per cui il prossimo anno sarà necessario combattere anche per questo. Inoltre ritorna (o forse c'è sempre stato) il pericolo di perdere le superiori. Con solo tre classi, e con una politica di orientamento sinceramente poco interessata acché gli studenti si iscrivano al nostro istituto tecnico-scientifico, con l'effetto sandwich dovuto dallo sviluppo del polo civitonico ad ovest e poggiano a est, Magliano rischia veramente di dover rinunciare al livello "superiore". Infine, i movimenti dei presidi (che ogni anno, con nuove graduatorie, acquisiscono il diritto di potersi spostare altrove) non facilita assolutamente un progetto di ampio e lungo respiro per un territorio, facilitando invece interessi di breve termine.
Cosa fare? Innanzitutto interessarsi alla questione, informandosi. Ma non basta. Poi combattere su tutti questi fronti, affinché Magliano 1) riacquisti di diritto il tempo pieno; 2) rimanga istituto omnicomprensivo; 3) inviti molti studenti ad iscriversi ai propri istituti; 4) abbia la possibilità di sviluppare un piano duraturo con un preside fisso, interessato al nostro territorio.
Ultimo punto: più figli. Se non si fanno i figli, potremo dire addio ai nostri istituti. Come sempre, i servizi si spostano dove c'è futuro, e la tendenza demografica del nostro paese non ci aiuta. Ma è vero anche che i figli (quando crescono) si spostano dove ci sono nuove case e servizi. A riguardo, a che punto è il piano urbanistico per ampliare la popolazione maglianese?

Niccolò

giovedì 24 giugno 2010

Risarcimento dalla Cogne?

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Evitare di spendere soldi pubblici per bonificare l'area dell'ex stabilimento Masan. E' questo l'orientamento con il quale si è dato il via ad un provvedimento giudiziario per rintracciare eventuali responsabilità amministrative nel cattivo smaltimento dei rifiuti e, nello specifico, le 700 tonnellate di polveri di abbattimento di fumi di acciaieria. Una comunità, quella maglianese, danneggiata sia nell'ambiente, sia nell'immagine dallo stabilimento che avrebbe dovuto produrre compost, fertilizzante naturale dunque, e che invece fu scoperto implicato in un giro di riciclaggio di rifiuti tossici. Per la stessa cittadinanza potrebbe arrivare un risarcimento proprio da parte di chi ha contribuito a contaminare l'area. Se il provvedimento accerterà il dolo da parte della "Cogne acciai speciali" nello smaltimento dei sacchi di polvere, l'azienda sarà obbligata a pagare le spese per lo smaltimento di tali rifiuti. La cifra per la rimozione è stata quantificata intorno ai 300mila euro, soldi che saranno perciò "risparmiati" dai 600mila euro elargiti dalla Regione Lazio per la caratterizzazione e bonifica dell'area. Sarà ora da valutare se la Cogne sia responsabile dell'abbandono nel sito di tali polveri. L'azienda di Aosta nonostante abbia già pagato un compenso per uno smaltimento dei rifiuti mai avvenuto all'Ecologia 2000 (società oggi non più esistente) potrebbe vedersi costretta a una nuova spesa per la stessa pratica. "I soldi che saranno recuperati si aggiungeranno a quelli regionali che probabilmente non basteranno a coprire, da soli, le spese per i lavori all'ex fornace", ha dichiarato il sindaco Alfredo Graziani.

Sara Pandolfi

mercoledì 23 giugno 2010

Tar respinge il ricorso della Cogne

martedì 22 giugno 2010

Consiglio comunale del 21 giugno

Ieri sera ha avuto luogo il consiglio comunale: vari sono i punti approvati. Prima dell'apertura del consiglio è stata letta una lettera del consigliere Franco Orsini che dichiara la costituzione del gruppo misto, di cui è unico membro e capogruppo.
Ha seguito poi l'approvazione dei seguenti punti, ad unanimità: approvazione verbali sedute precedenti; determinazione gettoni di presenza dei Consiglieri Comunali, con conferma attuali importi anno 2010; mantenimento attuali partecipazioni in Società; individuazione organismi collegiali ritenuti indispensabili.

Sono stati approvati a maggioranza i criteri generali per la stesura del nuovo Regolamento Comunale sull'Ordinamento degli Uffici e dei Servizi; il nuovo Regolamento Comunale per l'accesso ai documenti amministrativi; il nuovo Regolamento Comunale sul procedimento amministrativo.

E' seguita la lettura di un documento in cui si dichiara l'acqua come diritto fondamentale, bene pubblico, al fine di evitare qualsiasi privatizzazione del settore idrico (approvata unanimemente).
E' stata data lettura del bilancio di previsione, approvato anch'esso ad unanimità. A riguardo è stato annunciato  un finanziamento dal Ministero delle Infrastrutture di 200mila euro per il rifacimento del controsoffitto della scuola elementare (augurandoci che questa cifra possa bastare).

L'ultimo punto approvato ad unanimità riguarda il potenziamento del collegamento di trasporti gomma-ferro, allargato a sei comuni limitrofi (ai comuni sabini s'è aggiunto anche Otricoli) che allo stato attuale non dispongono di un servizio di autobus. S'è richiesto alla Regione l'aumento di 500mila kilometri l'anno (attualmente il Rossibus ne compie 123mila), augurandosi che ne vengano concessi almeno 300mila. Lo scopo di tale intervento è fornire servizi di trasporto ai comuni contigui al nostro per le scuole, l'ospedale e la stazione di Borghetto.

lunedì 21 giugno 2010

XIII Sagra della Lumaca a Foglia



Torna a rinnovarsi la tradizionale sagra della lumaca, in occasione dei festeggiamenti in onore di Santa Serena a Foglia, frazione di Magliano sabina (RI), il 2, 3, e 4 luglio 2010. Arrivata alla 13a edizione è diventa ormai un simbolo, che contraddistingue Foglia. Si potranno gustare le specialità locali come l'abbacchio alla Fogliana, gli strozzapreti all' arrabbiata, le lumache cucinate come vuole la tradizione, ecc.... Per gli amanti del ballo, ogni sera ci sarà un orchestra famosa e il venerdì il consueto spettacolo dei balleri di Helena dance. Nelle serate di sabato e domenica sarà allestito uno spazio dedicato al Karaoke con Mr. LEPRE. Quest star sabato LEO HERRERA, maestro di salsa e merengue, il tutto accompagnato da tequila e sangria party. Sabato, MAXI SCHERMO per seguire in diretta i Mondiali di Calcio.

Per maggiori informazioni: Mail: comitato-s.serena@libero.it
Sito: http://sites.google.com/site/fogliaonline/

domenica 20 giugno 2010

XX Sagra degli strozzapreti

San Pietro 26-29 giugno

Sabato 26
10.00 apertura pesca di beneficenza
19.00 Triduo di preghiera e S. Messa
20.00 Apertura stand gastronomico
21.00 Serata in musica con l'orchestra Mosetti

Domenica 27
10.00 Apertura pesca di beneficenza
19.00 Triduo di preghiera e S. Messa
20.00 Apertura stand gastronomico
21.00 Spettacolo musicale con i Morelli Band
(durante la giornata pizze fritte)

Lunedì 28
10.00 Apertura pesca di beneficenza
19.00 Triduo di preghiera e S. Messa
20.00 Apertura stand gastronomico
21.00 Musica dal vivo con i Gilema

Martedì 29
10.00 apertura pesca di beneficenza
17.30 Arrivo della Banda musicale "Città di Magliano Sabina"
18.00 Santa messa e processione per le vie del paese con la statua del Santo
20.00 Apertura stand gastronomico
21.00 Serata danzante con la Folkloristica italiana

sabato 19 giugno 2010

Dediche dal web, squarci maglianesi

Calcio a 2 a Beradelli

E' terminato domenica scorsa il primo "MEMORIAL LORETO DI GIAMBERARDINO", manifestazione di calcio 2 VS 2 , dedicato al compianto Loreto, grande sportivo maglianese ed inserita all'interno della prima "Sagra della Pasta all'uovo". Il torneo che ha visto la partecipazione di 20 squadre si è concluso con la vittora in finale del team maglianese formato dai fratelli Graziani e da Giammarco Racioppa, che in finale hanno avuto la meglio sulla squadra di Piazza Aldo Moro formata dal duo Antonini-Sabbatini.
Da segnalare che delle otto squadre giunte ai quarti di finale almeno 6 erano formate da ragazzi che le sfide 2 contro 2 le hanno da sempre giocate ai giardini pubblici. E il tempo infatti sembrava essere tornato li, quando in pailo c'era solo la bellezza della vittoria. Palloni contesi, falli e proteste come si faceva durante le infinite partite che si facevano ai giardinetti. Un torneo che ha dunque avuto un grandissimo successo, merito dello staff della festa, ma sopratutto dell'organizzatore Leonardo Massarelli, arrivato sulla piazza d'onore con la sua squadra assieme agli amici Stentella Alessio e Proietti Cristian. Un esperienza sicuramente da ripetere.

venerdì 18 giugno 2010

Nuova rete di trasporto pubblico

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Una rete di trasporto urbano intercomunale per migliorare la possibilità di fruizione di alcuni importanti servizi: ospedale, scuola e ferrovia. E' questo il nuovo progetto per il quale i sindaci e rappresentanti dei comuni di Magliano, Montebuono, Stimigliano, Tarano e Otricoli si sono più volte incontrati. Sul tavolo una mappa di tutto il territorio dove tracciare un percorso stradale che dovrebbe collegare attraverso un bus i cinque paesi sabini più il vicino comune del ternano. L’idea del potenziamento del trasporto pubblico locale parte dal finanziamento messo a disposizione dalla Regione per realizzare interventi di adeguamento e ottimizzazione del servizio di trasporto pubblico. Il contributo prevede una serie di requisiti ai quali hanno aderito i comuni coinvolti: la necessità di un servizio urbano già in essere in almeno un comune di quelli coinvolti, di una potenziale fruizione di almeno 10mila abitanti, la presenza di un pendolarismo scolastico e lavorativo nonché l'esistenza sul territorio di servizi amministrativi, culturali e socio sanitari. Il servizio sarà effettuato dalla stessa azienda che da anni collega le frazioni con Magliano e la stazione. Non è ancora stata definita la forma associativa tra i comuni è tuttavia probabile che si pensi ad una forma di consorzio. La delibera sarà portata in consiglio a Magliano lunedì prossimo

Sara Pandolfi

giovedì 17 giugno 2010

Fotovoltaico per l'illuminazione votiva


Il problema è che bisogna rinnovare l'impianto elettrico del cimitero. La possibile soluzione è il fotovoltaico. E' questa l'ipotesi che sta seguendo il comune di Magliano per poter sostituire l'illuminazione votiva del camposanto. Della grandezza di un portafoglio, si sta pensando di poter posizionare dei mini-pannelli fotovoltaici su ogni loculo. Ciascun mini-impanto, collegato al rispettivo lumino, garantirebbe così la luce necessaria, luce che sarebbe poi alimentata a LED, con un notevole risparmio del costo di illuminazione. Nel frattempo, sempre dal cimitero, urge l'intervento per rinforzare la parete di sostegno. Propongo: magari con i soldi che si prevedono risparmiati si potrebbe intervenire a tal riguardo.

Niccolò

mercoledì 16 giugno 2010

Tempo pieno: un rischio perpetuo?

Della grande questione che colpisce la scuola primaria di Magliano (ossia la possibilità che il prossimo anno non una - come è di norma - ma entrambe le classi prime non abbiano il tempo pieno, ma soltanto i moduli) il punto più importante è essenzialmente uno, ossia la perdita della propria quota "di diritto" di tempo pieno. A livello provinciale, fino all'anno scorso, quando ancora non era entrato in vigore il decreto ministeriale sul taglio degli orari, la scuola di Magliano deteneva di diritto una classe primaria in tempo pieno. I tagli che sono andati a colpire ogni regione ed ogni provincia hanno comportato una diminuzione generale dei tempi pieni, e questo anche a scapito del nostro istituto. Questo significa che non avremo più il tempo pieno? Non esattamente. Significa però che ogni anno dovremo combattere quando d'estate in provincia si farà la compensazione delle cattedre, ossia si assegneranno quelle ore aggiuntive, che permetterebbero alla nostra scuola di mantenere il tempo pieno. In poche parole, ogni anno raccolta di firme, raccomandazione con il politico di turno, e poi (forse)  l'assegnazione delle ore aggiuntive a Magliano. Beh, così non va. Per questo, bisognerebbe combattere già da adesso (o se non è possibile, dal prossimo anno) per riavere di diritto una classe a tempo pieno. Altrimenti si corre un rischio troppo grande ogni anno... o crediamo forse che in provincia riusciremo sempre ad averla vinta?

Niccolò

martedì 15 giugno 2010

Update Comune....

E’ insito nella natura di ogni persona l’essere più o meno sensibili a questo o a quel problema. Lo stesso discorso vale per le cose che a volte fanno davvero arrabbiare. Qui un tasto sul quale abbiamo sempre insistito è la comunicazione da parte degli amministratori nei confronti degli amministrati. Abbiamo criticato la scarsa partecipazione amministrativa nel mondo del web e dobbiamo tornare a porre l’accento su di un piccolo episodio che però necessiterebbe davvero di cosi poco per essere risolto. Mi riferisco all’immagine che vedete qui sotto. Non è possibile avere un sito ancora in queste condizioni. Non è possibile vedere un banner che riporti ancora la data del 19 GIUGNO 2009.

Ma come è nel nostro stile non vogliamo limitarci alla sola constatazione di ciò che non va. Difatti se c'è un problema è sempre d'uopo cercare un rimedio. Se allora c'è una effettiva problematica nella gestione del sito si apportino quantomeno le piccole modifiche di base. Un esempio inserire le mail dei nostri amministratori. Sarebbe un piccolo segnale, una cosa da perderci una mattinata, non di più. Ma sarebbe uno strumento al servizio del cittadino e un piccolo passo verso una migliore informatizzazione del nostro comune.

Bilancio partecipato, quest'anno facciamolo

Come è risaputo (quantomeno dai nostri lettori, che abbiamo praticamente tempestato con questo argomento) il bilancio partecipato è una modalità di redazione del bilancio condivisa dalla popolazione, che per una cifra prestabilita decide direttamente come spendere quella somma. Negli anni passati è stato possibile dare impulso alla Settimana Maglianese, sono stati organizzati dei laboratori doposcuola, nel settore delle infrastrutture è stato promosso il progetto "Magliano Solare" (a proposito, che fine ha fatto?). L'anno scorso non ci risulta esserci stato nessun bilancio partecipato. Visto che, da quando è nato ed applicato a Magliano, viene ritenuto da tutti uno strumento valido, per l'anno che viene (2011), facciamolo.

Niccolò

lunedì 14 giugno 2010

Differenziata, dove sei?




I tentativi di differenziare sono stati molti in questi anni.

Eccone un riassunto:
- prima sperimentazione nel 2003/2004, durata qualche mese con la disposizione di bidoni colorati per il paese (ora quei bidoni, se sono rimasti, contengono tutto);
- luglio 2008, annuncio dell'inizio a pieno regime (soltanto annuncio);
- luglio 2009, altro annuncio sulla sperimentazione della raccolta differenziata con le compostiere (la sperimentazione è partita regolarmente, ma si è sperimentata l'inadeguatezza di tale sistema, o quantomeno la poca chiarezza nella gestione).
Siccome siamo quasi a luglio, mese caldo per gli annunci, preferisco mettere le mani avanti per chiedere: a che punto stiamo? Cioè, molti sono stati davvero gli annunci a cui purtroppo non sono seguiti i fatti. Le sperimentazioni compiute sono state abbastanza, ora c'è bisogno della vera raccolta differenziata (consapevoli del fatto che un impegno per l'ambiente costa, come impegno e come spese - ossia abbandonando la speranza di veder riduzioni nei costi di gestione del servizio Tarsu). Senza annunci, però: sembra che portino sfortuna.

Niccolò

domenica 13 giugno 2010

Provincia allargata? I sindaci nicchiano

dal sito de "Il Messaggero"

«Allargare la Provincia di Rieti fin dalle nostre parti? Sinceramente lo sento adesso. Per carità, legami territoriali ed economici col reatino non mancano ma da qui a cambiare provincia ce ne corre». Luigi Sergi, sindaco di Montelibretti (4.823 abitanti, che tanto comodo farebbero alla causa, reatina almeno), non si sbilancia. «Certo, per noi stare dentro una Provincia più piccola potrebbe avere i suoi vantaggi ma c’è chi è molto legato a Roma e allora ci sarà da capire bene l’orientamento della popolazione, dei partiti politici». Il giorno dopo il gran consiglio provinciale sulla salvaguardia di Rieti, chiuso da una mozione unanime che impegna tra le altre cose la classe politica locale a riprendere il discorso dell’allargamento alla sabina romana, ecco l’aria che tira di là dalla striscia della Salaria che divide la Sabina.
«Mi sembrava di aver capito che il problema della soppressione della Provincia di Rieti fosse superato - dice il sindaco di Moricone (segue).

sabato 12 giugno 2010

Risalto ai nostri talenti: Del Frate sul Messaggero

dal sito de "Il Messaggero"

L’estro e la fantasia del calcio brasiliano come doti naturali abbinate a una filosofia di vita in grado di superare qualsiasi preclusione sia sul campo di gioco che nel contesto sociale quotidiano. Sono le qualità di Mattia Del Frate, attaccante della Polisportiva Maglianese (società che ha disputato quest’anno il campionato di Seconda categoria nel girone viterbese insieme a Stimigliano e Real Collevecchio) e capocannoniere della squadra con diciotto reti. Nato a Itabuna (Brasile) il 25 novembre 1988 e sabino d’adozione dal 1992, ha disputato tutti i campionati giovanili con i Pulcini della Narbon Calcio di Narni, gli Allievi e Juniores provinciali e regionali con il Pool Industrie di Civita Castellana (dove ha vinto tutto), poi tre anni in Prima Categoria col Gallese e da quest’anno alla Polisportiva Maglianese di Giancarlo Nesta. «Penso di restare in questa squadra - dice Mattia - alla quale sono legato in modo particolare sia con i compagni che con l’ambiente, anche se il fatto di aver realizzato parecchi gol ha suscitato l’interesse di alcune società di Promozione» (segue).

di RENATO LETI

venerdì 11 giugno 2010

Primi dati sul funzionamento della fontanella

E' passata ormai quasi una settimana dall'installazione della fontanella di Viale XIII Giugno ed è possibile ormai tirare i primi bilanci. Il vicesindaco e assessore all'ambiente Fabio Di Giamberardino ha potuto rilevare i dati di emissione della fontanella, rilasciando ulteriori informazioni a riguardo: "L'iniziativa è sorta per favorire le famiglie nel risparmio sul trasporto e acquisto di acqua e per limitare l'utilizzo delle bottiglie di plastica (evitando di doverne consumare e conferire in discarica tonnellate ogni anno), nonché per favorire la cultura dell'utilizzo dell'acqua (oramai pulita) dell'acquedotto comunale. L'installazione della fontana è stata approvata unanimemente dalla commissione ambiente del comune. 
Il procedimento è iniziato con la manifestazione di pubblico interesse del comune per il noleggio di una fontanella, alla quale ha partecipato soltanto la ditta Lorenzoni. All'apertura delle buste (della busta) è stato chiesto di ridurre il prezzo; alla successiva apertura è stata accettata la proposta della ditta medesima, ossia un contratto di noleggio mensile della struttura e del servizio (comprensivo dell'intera manutenzione, nonché dell'analisi delle acque ogni 15 giorni) di 590,00 € + IVA (23,60 € al giorno, 708 € al mese, 8496 € l'anno NdR). Gli introiti della fontana (5 cent per 1,5 lt di acqua) vanno al comune. C'è da aggiungere che per la realizzazione del progetto, è stato percepito dalla provincia un contributo di 4'000 €. 
Passando ai dati - continua l'assessore - fino a ieri (venerdì 10 giugno) s'è registrato il consumo di 7800 litri totali in 6 giorni, ossia 1300 litri al giorno (circa 867 bottiglie al giorno; una media di 60 bottiglie l'ora, considerate solo 15 ore al giorno NdR). Per poter rientrare nei costi è necessario consumare all'incirca 900 litri al giorno. Il risultato finora raggiunto è visto assai positivamente e non si esclude di poter in futuro installare altre fontanelle nelle frazioni di Magliano".

Niccolò

giovedì 10 giugno 2010

Gli equilibri ospedalieri

dal sito de "Il Messaggero"

[...] Intanto, in Sabina il sindaco di Magliano Alfredo Graziani e gli operatori sanitari del Marini cercano di far propri i consigli offerti dall’assessore regionale Antonio Cicchetti durante la conferenza dei sindaci. Ovvero: «Maggiore incisività e coesione nell’attività specialistica, per evitare uno sfaldamento dell’utenza che al presidio sabino potrebbe costare la riconversione futura». Sul capitolo sprechi, di cui il Marini sembra abbondare, torna Maurizio Angeloni dell’Ugl medici che polemizza col direttore amministrativo Adalberto Festuccia e quello sanitario Carlo Maria Mancini che durante la conferenza dei sindaci avevano giustificato l’impossibilità di portare a termine molti obiettivi coi tagli imposti dal piano di rientro regionale (segue).

mercoledì 9 giugno 2010

Secessione amatriciana

Laddove le legittime pretese di un territorio vengono ignorate, eliminando le strutture vitali per quei luoghi e per le zone contigue, ecco che la popolazione decide di cambiare aria definitivamente, approdando in consessi in cui i propri interessi sono curati e apprezzati. E' questo ciò che fa Amatrice, privata del proprio ospedale. E' ancora Secessione!


dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Ascoli Piceno è sempre più vicina. Il sindaco del capoluogo ascolano Guido Castelli farà visita oggi al sindaco Sergio Pirozzi. Visita, inutile nasconderlo, venuta all'indomani del "polverone" mediatico che ha sollevato la decisione di Pirozzi di proporre il referendum per separarsi dalla Provincia di Rieti. Da quel momento in poi si sono risvegliate le "sirene" dell'ascolano, una zona che per motivi commerciali e di vicinanza, da sempre si trova ad avere contatti sia con Amatrice che con Accumoli. Ora giunge questo colloquio fra i due sindaci, da cui potrebbero scaturire spunti e collaborazioni inaspettate: e poi, anche se il referendum non dovesse prendere la piega sperata, potrebbe rimanere un rapporto di collaborazione con una città ed una provincia che comunque gravitano da sempre in un'orbita comune, vista la posizione di Amatrice, incuneata fra quattro regioni. C'è poco da fare: agli ascolani non dispiacerebbe affatto di avere nel novero della loro provincia anche le montagne dell'amatriciano. Ma l'attualità incalza e ieri è stato il giorno della conferenza dei sindaci, a Rieti. "L'assemblea ha recepito la delibera del consiglio comunale sull'ospedale - racconta il sindaco Pirozzi - ora si procederà ad un documento comune che sancisca l'accordo fra i sindaci sulla difesa del presidio". Un accordo che sembra esserci, come già successo l'estate scorsa sempre nel caso del nosocomio amatriciano. Presente anche l'assessore regionale Antonio Cicchetti all'assemblea dei sindaci e Pirozzi dichiara: "Cicchetti ci ha detto che per quanto riguarda la nostra richiesta, la Regione sarebbe disponibile a confermare il Pronto Soccorso e i trenta posti letto di riabilitazione". Nessuna notizia sugli attuali posti letto acuti. La sensazione è che Pirozzi voglia aspettare comunque l'incontro con la Polverini, prima di dichiarare una vittoria sulla partita. Un incontro che potrebbe svolgersi o domani o venerdì. Una cosa è certa: la "proposta Pirozzi", quella sui trenta posti letto di riabilitazione (ritagliati dallo stesso piano della Polverini) sembra aver fatto in qualche modo breccia a Roma. Ora si attendono pronunciamenti ufficiali in merito. Ieri mattina ha fatto visita al Grifoni anche il Tgr della Rai: peccato che gli amatriciani non hanno potuto vedere il servizio, visto che da quando è sbarcato il digitale terrestre, il Tgr Rai non è più visibile, se non per i possessori di una linea internet veloce. Anche questo per alcuni, potrebbe essere un motivo per passare ad altra regione. Sul fronte referendario invece, c'è da notare che ieri pomeriggio erano state raccolte ben 185 firme: un risultato non trascurabile, visto che si era solo al primo giorno di raccolta; lo sforzo prosegue. Sarà davvero curioso vedere cosa succederà se l'emergenza Grifoni alla fine rientrerà, cosa decideranno i cittadini amatriciani. Per ora c'è solo voglia di manifestare un civile dissenso sulla questione ospedale. Intanto questa mattina alle ore 11 e 30, la Cgile si incontra ad Amatrice per un'assemblea pubblica con tema sempre l'ospedale Grifoni.

Marzio Mozzetti

martedì 8 giugno 2010

Foglia trema: tra sogno e realtà

E' questo il video realizzato dal blog "Foglia" per sensibilizzare la cittadinanza sulla condizione insostenibile del loro borgo. Per maggiori informazioni e per conoscere tutte le iniziative clicca qui.

Rieti (provincia) è salva

dal sito de "Il Messaggero"


ROMA (8 giugno) - Torna il taglio delle mini-province sotto i 200mila abitanti, già inserito e poi cancellato nella manovra. La commissione Affari costituzionali della Camera ha infatti approvato un emendamento del relatore al ddl sulla Carta delle autonomie, Donato Bruno, che prevede che la popolazione delle province non possa essere in ogni caso inferiore ai 200mila abitanti. L'emendamento (che ha ricevuto l'ok di Lega e Pdl e il voto contrario delle opposizioni) prevede che, nell'ambito della delega, il governo adotti, entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore del ddl, uno o più decreti per la razionalizzazione delle Province e la riduzione del numero delle circoscrizioni provinciali il governo si attenga a una serie di principi, tra i quali quello del numero di abitanti non superiore a 200mila, secondo i dati dell'Istat relativi al 2009. 

Il taglio, già modesto, grazia una serie di province montane. Il testo dell'emendamento del relatore che prevede che non ci siano Province sotto i 200 mila abitanti è stato infatti modificato da un sub-emendamento di Beatrice Lorenzin (Pdl) che abbassa questa soglia a 150mila per le province che abbiano almeno il 50% di territorio montuoso.

La commissione ha terminato l'esame di tutti gli emendamenti al testo e mercoledì, dopo il parere delle altre commissioni competenti, dovrebbe arrivare l'ok al mandato al relatore. Il testo dovrebbe andare in Aula lunedì prossimo, 14 giugno.

4 Province abolite, 3 in forse. Le province che - in base a quanto stabilito dagli emendamenti al ddl sulla Carta delle autonomie - dovrebbero essere abolite perché al di sotto dei 200mila abitanti secondo i dati Istat relativi all'anno 2009 sono quattro: Vercelli (180.111 abitanti) in Piemonte, Isernia (88.895) in Molise, Fermo (176.488) nelle Marche e Vibo Valentia (167.334) in Calabria. Altre tre province sono ancora in forse perché, pur avendo meno di 200mila abitanti, potrebbero non rientrare nel provvedimento in quanto sono al 50 per cento con territorio montano: sono le Province di Biella e Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte, e di Crotone, in Calabria.

Melilli: Rieti è salva. «Le decisioni della Commissione Affari costituzionali dimostrano che la revisione dei confini provinciali non può essere semplicemente legata al solo numero degli abitanti - dice il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli - Il sub-emendamento che fissa il limite di popolazione a 150mila per le Province con il 50% del territorio montano salva la Provincia di Rieti, e di questo sono grato alla Commissione. Resta tutta intera la necessità di dare avvio finalmente alla costituzione delle Città metropolitanee e alla conseguente eliminazione delle Province che su di esse insistono» (segue).

"Accorpare i piccoli comuni"

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Il presidente provinciale di “Socialismo2000”, Pietro Agostinelli, è intervenuto sulla delicata querelle riguardo al futuro della Provincia, l’animato dibattito che è nato nelle ultime settimane sull’altalenante destino che potrebbe toccare l’ente reatino in base ai tagli alle amministrazioni previste, prima, dalla manovra finanziaria del governo; poi, dal riordino delle autonomie locali. “Il governo Berlusconi ha disposto l’abolizione delle piccole province per far risparmiare soldi alle casse dello Stato. Questo governo - afferma Agostinelli - ha scoperto l'acqua calda: per risanare i conti pubblici chiede agli italiani di stringere la cinghia. Sono anni che gli italiani stringono la cinghia, ma i buchi sono finiti; anche se Berlusconi ha sempre ribadito che l'Italia è fuori dalla crisi, tutto ciò non ci risulta. E' utile invece abolire le grandi province (Milano, Roma, Napoli, Palermo e Bari) e unificare i piccoli comuni, come nella nostra provincia. Togliere la provincia di Rieti vuol dire che si perderebbero molti posti di lavoro, quei pochi che sono rimasti, dando vita a un forte indebolimento della richezza economica locale. Socialismo2000 (Federazione della Sinistra) è contrario all'abolizione delle piccole province, ma è favorevole all'abolizione delle grande province e all'unificazione dei piccoli comuni. Se Rieti dovesse perdere la Provincia - conclude Agostinelli - è utile che la nostra comunità lasci territorialmente la regione Lazio per passare nella regione Umbria”.

lunedì 7 giugno 2010

Bilancio demografico 2009 dell'Istat

Magliano non riesce a raggiungere i 4mila abitanti, anzi, vede ridurre la propria popolazione. Il dato è causato essenzialmente dal mancato apporto femminile. Continua la tendenza negativa del saldo naturale. Per la prima volta è invece negativo il saldo migratorio.

Si pensava di poter superare la fatidica quota 4mila, ed invece non solo non è stata raggiunta, ma da essa ci si sta anche progressivamente allontanando. Stiamo parlando della popolazione di Magliano, analizzata già in passato. Seguendo le dinamiche fornite dal bilancio demografico Istat del 2009, è possibile conoscere l'andamento nel nostro territorio. Emergono molti dati interessanti.
La popolazione di Magliano è di 3929 abitanti, alla data del 31 dicembre 2009. Avevamo chiuso l'anno 2008 con ben 3962 unità, sperando di poter raggiungere e superare i 4'000, e invece così non è stato. Dopo aver raggiunto ad aprile 2009 l'apice delle presenze (3969), è iniziato un decremento continuo (3929 abitanti il 31 dicembre 2009), che probabilmente ci accompagnerà ancora per molto.
Una visione analitica dei dati permette ci conoscere più approfonditamente le ragioni di tale débacle. Nell'anno 2009 i nati sono 38 (24M; 14F); i morti 53 (27M; 26F). Il saldo naturale continua quindi ad essere costantemente negativo (-15). A ciò si aggiunge un fatto sicuramente da non sottovalutare: per la prima volta da parecchi anni il numero degli emigrati supera quello degli immigrati. Se gli iscritti (81 dall'Italia e 23 dall'estero) sono 104, i cancellati sono ben 122, con un saldo migratorio di -18. Ecco quindi il risultato finale: -15 di saldo naturale aggiunto ad un -18 di saldo migratorio comporta un -33 totale.
Dall'analisi congiunta dei dati emerge un elemento ulteriore: la riduzione della popolazione è da imputare quasi esclusivamente al sesso femminile, visto che la popolazione femminile ad inizio anno era di 2067 abitanti, abbassatasi fino a raggiungere 2033 unità. Pochi sono stati infatti i fiocchi rosa e molte le cancellate verso altri comuni. La popolazione maschile è invece rimasta stazionaria: 1895 ad inizio anno e 1896 al termine. Sono 1638 le famiglie maglianesi, e il numero medio di componenti per famiglia è di 2,37 persone.

Niccolò

Rumori e vibrazioni a Foglia: il video


Dal sito youtube.it abbiamo condiviso sul nostro blog il video postato dai ragazzi di fogliaonline.blogspot.com
Come palesato in un passato abbastanza prossimo, non vogliamo fermarci alla mera solidarietà, ma vogliamo contribuire a diffondere quanto più possibbile notizie circa questa questione, nonché renderci disponibili per ulteriori e future collaborazioni.
Nel frattempo ricordiamo come direttamente dall'url dove è postato il video sia possibile condividerlo attraverso blog e social network.

domenica 6 giugno 2010

Idee sul futuro della provincia

dal sito de "Il Messaggero"

Provincia a rischio soppressione, dopo la “prova generale” del 25 maggio - con la proposta entrata e uscita dalla finanziaria nello spazio di 24 ore - ora siamo al debutto alla Camera della manovra e se il presidente Fabio Melilli torna a suonare l’allarme, il senatore Angelo Cicolani minimizza: «E’ vero, c’è un emendamento in tal senso che verrà presentato alla commissione affari costituzionali ma non me ne preoccuperei più di tanto. Siamo solo all’inizio di un iter parlamentare lungo, tante cose possono cambiare...». Però l’orientamento del Pdl sembra chiaro: tagliare le Province a cominciare dalle più piccole. «Non la metterei proprio così: ho avuto io il mandato dal vicecoordinatore regionale Alfredo Pallone di relazione ai quadri del partito sulla situazione delle Province, la linea è un’altra».
E sarebbe? «Cominciare col tagliare quelle che coincidono con le cosiddette città metropolitane». Una cosa nel Lazio più complicata che altrove, con Roma capitale: «Certo, se Roma capitale dovesse coincidere con l’area metropolitana saremmo fritti. Ma se, come credo, i comuni della cintura più esterna avranno la facoltà di scegliere con chi andare, beh, noi dovremmo essere bravi ad attrarli verso Rieti. Senza pretese annessionistiche, per carità. Ma c’è da lavorare perché a noi basterebbe qualche comune grande per superare la soglia dei 200mila abitanti, e Fiano, Montorio per esempio già sono interessati. Certo è che su questo dobbiamo essere molto attivi».
Invece, l’impressione è che dopo l’exploit di due settimane fa, l’attenzione sia ormai scivolata altrove. Tanto più che paladini di peso per la salvaguardia delle “Provincette” non se ne sono trovati...
A.L.

Giovani laureati per il centro commerciale naturale

dal blog "Magliano Insieme"

Prende forma il progetto finanziato dalla Regione Lazio e dal Comune di Magliano Sabina.

Dopo la rimodulazione del progetto atta a migliorare l'attività dei commercianti, con un contributo per ristrutturare vetrine e/o facciate dei negozi, e centro storico, con fondi per illuminazione pubblica, arredi e segnaletica,  si è formato venerdì scorso il tavolo che dovrà lanciare il centro.
Si è deciso di formare un gruppo di lavoro composto da giovani professionisti maglianesi con il coordinamento del Dott. Filabozzi e dell' Assessore Teodori il quale affiancherà i commercianti nell'attività di marketing e non solo.
Prodotto un bando a cui chiunque poteva partecipare sono stati individuati quattro laureati maglianesi con specificità diverse:

--- Edoardo Vivadio, grafico ( anni 28 )
--- Sara Pandolfi, esperto in comunicazione ( anni 26 )
--- Isabella Sernicola, analista economica ( anni 23 )
--- Matteo Stentella, programmatore informatico ( anni 22 )

lo stage, che ha avuto inizio ufficialmente il primo giugno, durerà tre mesi, i giovani professionisti percepiranno un contributo a titolo di rimborso spese, al termine verrà valutata la necessità o meno di ampliare l'orizzonte temporale del programma di lavoro, il bando rimarrà aperto per eventuali necessità del gruppo ad integrarsi con altre figure professionali.
Sotto la guida attenta dei coordinatori il tavolo sarà chiamato a realizzare la struttura virtuale del Centro, le reti informatiche necessarie, l'azione di comunicazione e marketing e uno strumeto che permetta l'analisi dei risultati economici ottenuti nel tempo [...].

sabato 5 giugno 2010

Polemiche idriche

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Non ancora inaugurata e già al centro delle polemiche. Il nuovo record spetta alla fontana pubblica d'acqua minerale che oggi sarà messa in funzione in viale XIII Giugno. "Un esempio di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio naturale - aveva dichiarato il sindaco di Magliano Graziani - che porterà un significativo risparmio per i cittadini. Per ribadire il principio a favore dell'acqua pubblica". Ed è proprio su quest'ultima affermazione che nascono le polemiche e, a muoverle, è il maglianese Pietro Galadini. "Non voglio criticare la scelta della fontana - dice Galadini - ma è una vergogna che un sindaco non allacci l'acqua nelle case di alcuni cittadini, porti avanti una procedura legale per la quale pagare avvocati solo per mantenere il punto su una questione che gli è stata lasciata in eredità dal suo predecessore e intanto inaugura fontane pubbliche d'acqua frizzante". La questione in ballo è il mancato collegamento di alcune abitazioni al civico acquedotto. Fiumi di richieste e un ricorso al Tar non sono bastati per far partire i lavori. "In campagna elettorale era stato promesso ad altri che come me non hanno l'acqua pubblica e che vivono con bambini usando quella dei pozzi inquinati, ma come sempre non è stato mantenuto. Va bene quando si parla della salvaguardia del patrimonio naturale, ma sono arrabbiatissimo. Ho fatto e vinto un ricorso al Tar per avere l'allaccio dell'acqua che è un mio diritto e devo sentire il mio sindaco che ho votato prendere per i fondelli a me e quanti come me si lavano e cucinano con l'acqua minerale". "Ho preso contatto lo scorso anno con le 5 famiglie che sono ancora senza acqua. E' certamente una situazione incresciosa, per questo ho chiesto di ritirare il ricorso, possibilità però rifiutata. Ora, compatibilmente con le casse comunali, si provvederà a realizzare gli allacci, tuttavia non mi sembra che, la questione dell'acqua pubblica, escluda la possibilità di attivare un servizio utile per tutta la comunità, per adesso in centro e successivamente, qualora l'iniziativa abbia successo, anche in tutte le frazioni".

Sara Pandolfi

Amatrice e Accumoli "secedono"

Sembra davvero impossibile intuire quale sarà il futuro della provincia. Intanto, dopo Leonessa, dopo Magliano, anche Amatrice e Accumoli dichiarano la loro volontà di secedere e indicono il referendum. Diventa sempre più palese come questa costruzione geografica artificiale (la provincia) soffra problemi esistenziali ad ogni leggera folata di vento.

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

Secessione anno zero. Il sindaco Pirozzi rilancia: “Giovedì prossimo indiciamo il consiglio comunale per l’approvazione del referendum consultivo”. Dunque piede in due staffe per il sindaco di Amatrice che se da un lato cerca l’appoggio delle istituzioni, dall’altro prepara la possibile battaglia in caso di fallimento. Dalla sua ha incassato il sì del Comune di Accumoli, che si è dichiarato pronto a cambiare provincia. “Anche se rimanessimo senza ospedale pur passando nella provincia di Ascoli Piceno, almeno avremo la possibilità ti poterlo raggiungere in tempi minori”. Dunque, da qui l’esigenza di agitare lo spettro del passaggio di provincia (e quindi di regione). Tutti si augurano che prima della fatidica data nella quale il consiglio sarà chiamato ad approvare la decisione, vengano dei segnali positivi e di apertura da parte della Regione Lazio. In caso contrario, la provincia di Rieti potrebbe perdere due comuni in un colpo solo. Il precedente Leonessa docet. Con motivazioni differenti, ma sempre imputabili alla Regione Lazio, il comune montano ha da poco fatto scuola e ora Amatrice potrebbe ripercorrere le sue orme. Nel dicembre del 2008 i residenti leonessani si sono recati alle urne, superando il 50 per cento del quorum richiesto, con lo scopo di cambiare provincia e regione. Su 2 mila e 290 votanti hanno espresso la propria preferenza mille e 207 cittadini, di cui 926 favorevoli nel restare reatini e laziali e 238 contrari. Nel momento della decisione referendaria si aprirono in tutto il territorio laziale delle vere e proprie diatribe sul voto e, a scendere in campo con i rispettivi comitati, furono i partiti con il loro massimi dirigenti. Al centro del dibattito l’opportunità o meno di subire le decisioni della Regione senza che l’ente avesse concretamente valutato l’opportunità di quanto in atto che, nello specifico, era imputabile alla realizzazione dello scavalco montano per la conseguenziale creazione di un comprensorio sciistico più competitivo dell’attuale. A Leonessa si giunse al voto dopo un anno intero di bagarre che cominciò con l’approvazione e l’adozione all’unanimità della delibera comunale che, ai sensi dell'articolo 132 comma secondo della Costituzione italiana, chiedeva l’aggregazione del comune reatino alla Regione Umbria.

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

“Amatrice vuole il referendum”. Così titolava ieri la prima pagina dell’edizione ascolana del Corriere Adriatico, che riporta i fatti dell’ultimo consiglio comunale straordinario sul destino dell’ospedale “Grifoni”. Passare nella regione Marche? Per la maggioranza degli amatriciani non sarebbe un problema. La vicenda della sopravvivenza del Grifoni ha messo sul tavolo il tema della secessione, argomento non certo nuovo da queste parti. D'altronde lo ha dichiarato lo stesso sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, durante il consiglio straordinario sull'ospedale che "ricadendo nella provincia di Ascoli e dando per perso comunque l'ospedale di Amatrice, resta il fatto che l'ospedale di Ascoli è sicuramente raggiungibile in minor tempo". L'umore della gente lo ha tastato ieri mattina anche una troupe dell'emittente “Tv Centro Marche”, giunta sul posto sulla scia dei venti di secessione che hanno visto protagonisti già alcuni comuni marchigiani passati nella provincia di Rimini. Nel servizio, andato in onda ieri sera, i giornalisti hanno dapprima intervistato Sergio Pirozzi, poi hanno potuto constatare come per la maggioranza degli intervistati l'idea dell'opzione marchigiana non sarebbe da buttar via. Non si tratta di una novità, in quanto è risaputo che l'amatriciano e l'accumolese, per la vicinanza con le Marche, intrattengono da sempre rapporti, soprattutto commerciali (segue).

Marzio Mozzetti

venerdì 4 giugno 2010

Per Bruno e Cicolani: mettetevi d'accordo sulla provincia


Il giorno prima al sen. Cicolani giunge la  rassicurazione dal relatore Bruno per l'espansione della provincia di Rieti verso Roma; il giorno dopo il sig. Bruno firma l'emendamento per eliminare le province al disotto di 200mila abitanti. Mettetevi d'accordo prima di esprimere in pubblico le vostre opinioni.


dal sito de "Il Messaggero"

La Provincia di Rieti di nuovo sotto la ghigliottina del centro destra. Quanto uscito rocambolescamente dalla porta dell’ultima manovra finanziaria (la soppressione tout court delle Province con meno di 220mila residenti) si prepara a rientrare dalla finestra aperta in Parlamento alla Commissione affari costituzionali, dov’è all’esame il disegno di legge sulla Carta delle autonomie. A riproporre la sforbiciata è un emendamento a firma del relatore (nonchè presidente della commissione) Donato Bruno (lo stesso che il senatore Cicolani sosteneva l’avesse rassicurato) che fissa un tetto minimo alla popolazione (200mila abitanti) affinchè possa costituirsi una provincia. Il che a conti fatti mette a rischio nove realtà, Rieti compresa. Il meccanismo però non è automatico e dunque alcune province potrebbero salvarsi: l’emendamento infatti prevede che la soppressione sia fatta anche in base «all’estensione del territorio» nonchè «tenendo conto della peculiarità dei territori montani» così come vuole la Costituzione. La proposta resta l’ultimo nodo da sciogliere prima che il ddl passi all’esame dell’aula di Montecitorio, anche se il relatore Bruno assicura che nella maggioranza «non ci sono problemi e non c’è motivo» per temere che alla prima seduta utile, fissata per martedì prossimo, l’emendamento non venga approvato (segue).

di ALESSANDRA LANCIA

giovedì 3 giugno 2010

Tota Sabina Provincia: più che un'ipotesi

dal sito de "Il Corriere di Rieti"


(a.f.m.) Oggi l’onorevole Donato Bruno si incontrerà con il ministro Roberto Calderoli per discutere della “semplificazione” del “sistema Province”. Al senatore Angelo Maria Cicolani (Pdl) l’onorevole Bruno, presidente della commissione Affari costituzionali della camera e quindi relatore del codice per il riordino delle Autonomie locali, ha assicurato come nel “codice non sarà ripresentata la questione inerente alla soppressione della provincia reatina”, in quanto tale territorio amministrativo potrà “allargarsi sulla Sabina romana includendo parte di essa”. Quindi una assicurazione, quella data al senatore reatino Cicolani, circa la non soppressione istituzionale della provincia nonotante abbia meno di 220mila abitanti. L’allargamento cui si riferisce l’onorevole Donato Bruno verrebbe visto come una “sovrapposizione”, un “combaciamento” con quanto, già da qualche anno, è in essere nel distretto giudiziario reatino dove, su iniziativa legislativa dell’onorevole Pietro Fausto Carotti, 10 Comuni della Sabina romana fanno parte del distretto giudiziario reatino e altri vorrebbero entrarvi ma non tanto come soluzione “giudiziaria” quanto come “provincia di Rieti” (per esempio il ricchissimo Monterotondo e Fiano Romano, ma dall’Ente Provincia reatino “non abbiamo avuto ancora alcuna risposta in proposito nonostante la ufficializzazione di nostre richieste”). Come mai? Questioni di “puntigli burocratici” da parte della Provincia? “Con altri Comuni che intendono entrare a far parte della nostra provincia, questa, a parte gli aspetti economici e di mercato, oggi conterebbe non meno di 300mila abitanti”, conteggia Carotti. Comunque, a parte la “latitanza” delle forze politiche del Reatino per non aver fatto nulla, ma proprio nulla, per inserirsi immediatamente nel solco giudiziario tracciato allora dal parlamentare Carotti, oggi quella “latitanza” potrebbe essere forzosamente corretta dal codice per il riordino delle Autonomie locali secondo lo schema che l’onorevole Bruno ha prospettato al senatore Cicolani, il quale è deciso ad assumere iniziative in proposito. Oggi, quindi la riunione romana sul futuro della provincia reatina, in occasione della quale anche il presidente di Palazzo Dosi, Fabio Melilli, aveva annunciato di recarsi nella Capitale, per un incontro previsto in Parlamento con Dario Franceschini e gli esponenti del Pd.

PS: Intanto Amatrice (che chiede di essere seguita da Accumoli, Cittareale, Posta e Borbona) chiede però di uscire dal Lazio (clicca qui per leggere).

Biglietti gratuiti per il golden gala

dal blog "Magliano Insieme"

Anche quest'anno è di scena il Golden gala!

Il meeting di atletica leggera, uno fra i più importanti sulla scena mondiale, si svolgerà Giovedì 10 giugno dalle 19.30 allo STADIO OLIMPICO di ROMA.
Il Comune ha ordinato 30 biglietti gratuiti per la Curva Nord e i Distinti Nord-Est, chi volesse partecipare all'evento può contattare l'Ufficio Cultura nella persona del Sig. Proietti per prenotare i ticket finchè disponibili.
Invitiamo a partecipare numerosi a questa meravigliosa giornata di Sport.

Foglia trema: alcune notizie

La questione ribattezzata "Foglia Trema" nasce da un intervento probabilmente poco pensato da parte degli allora costruttori dell'Autostrada A1 e soprattutto dai progettisti del ponte sottostante il borgo maglianese. Il passaggio delle auto a ridosso del paese e, soprattutto, il passaggio degli autotreni, provoca forti vibrazioni che in passato hanno causato una rottura di roccia (per fortuna senza danni a persone) ma che ancora oggi sottopongono il centro storico a continue sollecitazioni che con il tempo possono provocare ulteriori danni.
Per evitare queste vibrazioni la società che gestisce le autostrade ha pensato di installare l'asfalto assorbente, un particolare genere di bitume in grado di assorbire le sollecitazioni. Tuttavia per poter raggiungere un alto livello di sicurezza, sarebbe necessario che l'asfaltatura di quel tratto di strada sottostante Foglia fosse continuamente sostituita. Ciò non avviene, o quantomeno non avviene così spesso. Ed ecco che le vibrazioni tornano a farsi sentire. Diventa quindi necessario intervenire con delle barriere stradali anti-rumori, che impediscano alle onde sonore di rimbalzare verso il borgo maglianese.
L'installazione di tali pannelli è competenza esclusiva della società che gestisce quel tratto autostradale, e per richiedere tale intervento è necessario fornire alla società medesima delle tabelle che contengano i rilevamenti sonori effettuati sul posto, rilevamenti che devono superare una certa soglia di onde per dare così l'impulso all'azione della società autostradale.
Il comune di Magliano, qualche mese fa, ha posto domanda all'Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio (ARPA) affinché provvedesse alla misurazione acustica della zona. Allo stato attuale la rilevazione non è stata ancora effettuata. Si presume (e ci si augura) che questa venga realizzata nei prossimi mesi. Quando ciò avverrà, se i dati avranno superato la soglia necessaria (e riteniamo che la supereranno sicuramente) allora si potrà finalmente presentare alla società autostradale la tabella richiesta, affinché questa possa finalmente realizzare l'opera così tanto attesa da tutti i fogliani (e i maglianesi).

Niccolò

mercoledì 2 giugno 2010

Una fontana stabile con le bollicine

dal sito de "Il Corriere di Rieti"

La cittadina sabina sceglie la strada dell'ecocompatibilità e del risparmio offrendo la possibilità di dare un taglio all'acquisto di bottiglie d'acqua di plastica. Sono infatti oltre 200 mila le bottiglie che verranno risparmiate grazie all'installazione all'ingresso del paese della fontana realizzata proprio da un'azienda locale - la Lorenzoni srl, titolare del marchio "Acqua sì" - in una casetta in legno che, con soli 5 centesimi, erogherà 1,5 litri di acqua refrigerata frizzante e naturale. La fontana di distribuzione automatica di acqua alla spina verrà inaugurata il 5 giugno alle11 in viale XIII Giugno, nel corso di una cerimonia celebrata all'insegna dello slogan "Imbrocchiamola..e gustiamola tutti insieme", alla presenza di cittadini, istituzioni locali e scuole. Alla cerimonia sarà presente anche un banchetto del Coordinamento referendario provinciale che raccoglierà le firme per i referendum sull’acqua. "Uno dei primi compiti dell'amministrazione - ha dichiarato il sindaco di Magliano, Alfredo Graziani - deve riguardare la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio naturale. La nostra idea, è quella di sostenere progetti ecocompatibili come questo che producono un significativo risparmio energetico ed economico per tutti i cittadini. Inoltre, questa scelta vuol ribadire come questa amministrazione sia a favore dell'acqua pubblica. Contiamo, se questa esperienza avrà esito positivo, di installare altre due fontane nel centro storico e tra la frazione Angeli e Berardelli". "E' per me una grande soddisfazione ed un onore poter inaugurare la fontana nella mia cittadina - ha dichiarato Massimo Lorenzoni, socio della Lorenzoni srl -. La prima fontana è stata installata ad Amatrice, dando da subito grandi risultati. Nel resto del Lazio siamo presenti a Corchiano e Gallicano e sono in partenza altre fontane in altri centri della provincia di Rieti, di Terni, e nella provincia dell'Aquila”.

Sara Pandolfi

Foglia continua a tremare...

Riprendiamo l'allarme lanciato dai cari concittadini fogliani per segnalarlo con maggior forza. La presenza dell'autostrada A1 crea vibrazioni troppo pericolose: non è assolutamente il caso di intervenire soltanto dopo che sia accaduto il peggio. Prevenire è la parola d'ordine.


dal blog "Foglia"

Torniamo sull'argomento "Foglia trema". Mi chiedo come mai sono state messe le barriere a Frangellini (a nostro avviso non così esposto quanto noi), mentre Foglia non è stata proprio presa in considerazione. Va bene metterle a Frangellini, ma visto che noi siamo molto più esposti ed abbiamo rischi maggiori, dovremmo essere più tutelati. Durante la campagna elettorale, avevano preso l'impegno di fare qualcosa. Non stiamo facendo polemiche, ma vogliamo delle risposte! Forse non vi rendete conto della gravità. Mostreremo in seguito immagini e video, per dimostrare il tutto [...].

"Gocce di Polifonia" a San Pietro

(clicca sull'immagine per ingrandire)


Incontri Corali a Magliano Sabina
L’Ass. Culturale “ G.G. Carissimi”

Presenta

Il Coro
“Gian Giacomo Carissimi”
Dir. M. PIAZZA

in

“Gocce di Polifonia”

Musiche di
Des Prèz, Lotti, Mozart, Schubert, Casimiri, Perosi, Frisina

A conclusione dell’Anno Artistico 2009-2010

Chiesa San Pietro
Sabato 5 Giugno 2010

 ore 18.00 

Magliano Sabina
Ingresso libero

martedì 1 giugno 2010

La riorganizzazione sanitaria nel dettaglio

dal sito de "Il Tempo"


Presentata al governo la riorganizzazione della sanità. Chiudono 10 piccoli ospedali, tagliati 2.492 posti per acuti. Ridotto il budget dei privati e degli istituti religiosi. Più controlli.

Piano di riordino della rete ospedaliera con la suddivisione del territorio in quattro macroaree; centrale unica degli acquisti per le Asl; nucleo regionale di controllo; taglio dei budget della sanità privata del 4% per gli acuti e per la specialistica ambulatoriale e del 10% per riabilitazione e lungodegenza (accorpate per riequilibrare la decurtazione); taglio del 4% del budget degli ospedali religiosi; revisione delle tariffe per le prestazioni di ambulatorio; tetto alla produzione del Policlinico Gemelli (510 milioni per il 2010 anziché 610, taglio di 86 posti letto, creazione di 42 day hospital); riconversione di 2.492 posti letto per acuti e di dieci ospedali (Sezze, Gaeta, Montefiascone, Ronciglione, Amatrice, Ceccano, Rocca Priora, Zagarolo, Ariccia e una parte del Centro paraplegici di Ostia).


La governatrice del Lazio in qualità di commissario ad acta per la sanità Renata Polverini ha consegnato ieri ai tecnici di Tesoro, Welfare e Sanità un pacchetto di 12 decreti per «attuare il piano di rientro dal deficit» e ottenere lo sblocco degli oltre 420 milioni di euro di fondi Fas più il parziale pagamento del credito vantato nei confronti del governo di 1,5 miliardi per scongiurare l'aumento delle addizionali regionali Irpef (0,5 per mille) e Irap (0,3 per mille). La scadenza imposta da Palazzo Chigi - 31 maggio anziché 31 dicembre come per le altre Regioni in rosso - è stata rispettata. Ora si attende la risposta del governo. «Non credo che avremo risposte oggi o domani, si tratta di procedure lunghe - ha spiegato Polverini - Speriamo che tutto questo ci metta al riparo dall'aumento delle tasse». Le novità sostanziali del piano riguardano la centrale unica degli acquisti e il nucleo di controllo, provvedimenti già annunciati in campagna elettorale.


Con il settimo decreto si istituisce un nucleo regionale di controllo sanitario, organismo collegiale (massimo 8 membri) con funzioni di supporto al commissario, coordinamento e miglioramento dei sistemi di controllo nel servizio sanitario regionale. Il decreto numero 8 istituisce la centrale unica per gli acquisti: le Asl dovranno trasmettere alla Direzione regionale programmazione economica, entro 15 giorni dal decreto, il piano degli acquisti di beni e servizi 2010-2011 per le gare regionali centralizzate. Il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, poi, divide in quattro macroaree «omogenee e autosufficienti» il territorio della Regione. Il subcommissario Mario Morlacco ha spiegato che le quattro macroaree non coincidono con i territori provinciali, ma comprendono «Roma centro, e poi tre fasce: una in direzione Rieti-Viterbo, le altre verso Latina e Frosinone» per garantire «tutti i servizi e parità d'accesso alle prestazioni in ogni parte della Regione». Divisione «propedeutica alla riduzione delle Asl da 12 a 8».


Nell'ambito di ciascuna area, inoltre, saranno presentate entro 30 giorni quattro reti di specialità (come quella neonatale o quella oncologica), a cui se ne aggiungeranno entro luglio altre sette (tra cui quella per gli ictus, per i traumi gravi o d'emergenza). Per quanto riguarda i posti letto, Polverini ha precisato che «non ci saranno tagli, ma riconversione in strutture assistenziali». I letti per acuti da riconvertire sono 2.492, di cui 2.000 già operano non per gli acuti e possono immediatamente essere tagliati. A essi se ne potranno aggiungere 3.000 per coprire almeno parzialmente il fabbisogno complessivo di Rsa, oltre 7.900 posti. A questo va aggiunta la riconversione in strutture sanitarie assistenziali di dieci presìdi: Rocca Priora, Zagarolo, Ariccia, Sezze, Gaeta, Montefiascone, Ronciglione, Amatrice, Ceccano e «una parte del Centro paraplegici di Ostia». «Riconvertire - ha commentato Polverini - non significa solo risparmiare: evita l'inappropriatezza di prestazioni e ricoveri».


I 2.492 da riconvertire verranno spalmati su tutti gli ospedali del Lazio, prendendo a parametro i ricoveri inappropriati. Solo per citarne alcuni: il Policlinico Gemelli ne perderà 86; l'Umberto I 50, il San Giovanni Calibita 17, l'Angelucci di Subiaco 4, il San Giovanni Evangelista di Tivoli 10, il Policlinico Casilino 5, il Pertini 8, il Policlinico di Tor Vergata 10, il Cto 8, il Sant'Eugenio 7, il Vannini 6, il San Giovanni 21, l'Ifo 8, il Campus Biomedico 9, Albano-Genzano 9, il Regina apostolorum 11, il Grassi di Ostia 3, l'Israelitico 8, il San Camillo-Forlanini 13, lo Spallanzani 5, anzio-Nettuno 4, il Santo Spirito 6, l'Oftalmico 5, il San Pietro-Fatebenefratelli 31, il San Carlo di Nancy 14, l'Aurelia Hospital 12, il San Filippo Neri 17, il Sant'Andrea 12, il Cristo Re 4. A fronte di 752 posti letto per acuti tagliati verranno attivati 384 day hospital. La riorganizzazione della rete tende a rispettare il limite di quattro posti letto ogni mille abitanti imposto dal «Patto per la salute» del governo, e a «incidere positivamente sulla rete territoriale e sull'assistenza domiciliare». La rete dell'emergenza verrà invece varata a luglio.

Daniele Di Mario

Altri articoli:
- Corriere della Sera
- Roma Today
- Il Giornale
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